La Gazzetta dello Sport - Bologna

Dionisi confermato cerca il suo Sassuolo «Gara durissima, la prima di 15 finali»

- Di Matteo Dalla Vite Stefano Fogliani

utto d’un fiato. E’ per questo che nel prossimo mese la Dea ha bisogno di gestire, valutare, attivare, riattivare e calibrare tutto il possibile. Ed è anche per questo che Gasp ha bisogno dei “Valorizzat­i”: da Ederson a De Ketelaere, da Miranchuk a Carnesecch­i e del miglior Scamacca. In soldoni: nel prossimo mese, quindi dalla sfida al Sassuolo di questa sera, Gasp avrà il Milan, il recupero contro l’Inter il 28, poi la sfida con l’allievo Motta il 3 marzo, poi il primo turno di Europa League (sorteggi il 23 febbraio, Dea testa di serie), la trasferta allo Stadium contro la Juve, il ritorno di EL e poi la Fiorentina. Roba forte insomma. Tutto d’un fiato, appunto.

TVerdeoro

Ecco: in questa maratona da cento all’ora, l’Atalanta avrà bisogno di ogni singola particella. Nessuno escluso. E sembra quasi costruita in maniera scientific­a la crescita esponenzia­le di alcuni elementi che diverranno decisivi nella gestione delle forze e nello sprigionam­ento delle proprie qualità in questo mese tostissimo. Vien subito da pensare alla trasformaz­ione, con crescita evidente, di Ederson, l’uomo che a Salerno stava a un passo dalla difesa avversaria e che invece Gasp ha messo venti passi indietro, a un niente dalla propria difesa con l’ovvia possibilit­à di guardare avanti, di riprenders­i il campo e la verticalit­à. Il brasiliano ha moltiplica­to le

Da sinistra, Aleksej Miranchuk, 28 anni, e Charles De Ketelaere, 22 anni, con rispettiva­mente 2e6golin questo campionato

SASSUOLO (MO) In settimana l’a.d. neroverde Giovanni Carnevali ha chiuso la questione, spiegando come Alessio Dionisi abbia la più ampia fiducia. «Con la società – ha detto alla vigilia l’allenatore neroverde – c’è un rapporto costante e c’è condivisio­ne. Ho parlato con i dirigenti anche in settimana, non siamo contenti della situazione, e tutti abbiamo preso coscienza di dover

fare di più». Ma la questione resta lì, perché mica è un Dionisi sì-Dionisi no la stagione neroverde, quanto piuttosto il girare attorno (anche) al momento di un Sassuolo che plana sul Gewiss Stadium e cerca, contro pronostico, di dare continuità al pari ottenuto contro il Torino che, se ha interrotto una serie di tre sconfitte consecutiv­e, lo ha precipitat­o a distanza minima dalla zona rossa. E

Serve coraggio Sfida impari, tuttavia, conviene Dionisi, «ma non uno spartiacqu­e, perché dopo avremo altri scontri diretti. Ma voglio vedere

Il tecnico coraggio e personalit­à». Non è detto basteranno, ma a questo si sta, anche considerat­o che per vedere Sassuolo che vince a Bergamo bisogna andare indietro di dieci anni (aprile 2014) e per vederlo pareggiare appena più avanti, ovvero alla primavera del 2017. E considerat­o che il Sassuolo anti-Atalanta, oltre che di Berardi in attacco, dovrà fare a meno anche di Erlic in difesa. Recuperano Volpato e Boloca, e Kumbulla “vede il debutto”. Basteranno? il

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Alessio Dionisi, 43 anni, è alla terza stagione al Sassuolo
LAPRESSE gioca «la prima – dice Dionisi – la prima di 15 finali. Gara difficilis­sima, visto che l’Atalanta lotta per la Champions ed è in fiducia, ma da giocare, perché da qui alla fine vogliamo sfruttare tutte le nostre chance». Alessio Dionisi, 43 anni, è alla terza stagione al Sassuolo

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