La Gazzetta dello Sport - Bologna

Scoprire Diabolik lungo tre epoche tra fascino e segreti

- EDIZIONE NPE, 174 PAGINE, 25 EURO Fabio Licari

gli altri prigionier­i politici» hanno scritto in una nota congiunta la presidente della Commission­e europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresent­ante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell. Tra le reazioni non poteva mancare quella del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky: «Navalny è stato ucciso e Putin dovrà rendere conto dei suoi crimini», ha commentato il leader di Kiev. «Navalny ha pagato il suo coraggio con la vita» ha detto il cancellier­e tedesco Olaf Scholz. «Nella Russia odierna gli spiriti liberi vengono mandati nei Gulag e condannati a morte. Rabbia e indignazio­ne» ha aggiunto il presidente francese Emmanuel Macron. E la premier italiana Giorgia Meloni l’ha definita «un’altra triste pagina che ammonisce la comunità internazio­nale» e ha chiesto che «venga fatta piena luce». E il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolinea­to che la morte di Navalny «riporta alla memoria i tempi più bui della storia». In Italia, si “smarca” però la Lega, che si mostra “garantista”: «Aspettiamo le indagini, non ci sono ancora le prove», ha detto il vicesegret­ario Andrea Crippa.

Mosca respinge le accuse 5

dirette e chiede cautela.

«La reazione immediata alla morte di Navalny, sotto forma di accuse dirette contro la Russia, mostra la natura di questi Paesi», è il commento della portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, «non esiste ancora un esame, ma le conclusion­i dell’Occidente sono già pronte», aggiunge. Le parole più dolorose arrivano dalla moglie del dissidente russo. «Se è vero, voglio che Putin, il suo entourage, gli amici di Putin e il suo governo sappiano che saranno ritenuti responsabi­li per ciò che hanno fatto al nostro Paese, alla mia famiglia e a mio marito. E quel giorno arriverà molto presto» ha detto la moglie Yulia. «Se mi uccidono, vuol dire che siamo fortissimi. Non arrendetev­i», aveva detto Navalny nel documentar­io premiato con l’Oscar, un anno fa. La sua morte avrà un impatto sul già compromess­o rapporto Occidente-Mosca. E sul voto di metà marzo, in Russia.

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Volodymyr Zelensky Presidente dell’Ucraina

Diabolik è stile, immagine e modernità da sempre, fin dallo straordina­rio logo rosso di Remo Berselli che si fece largo negli scaffali delle edicole. E poi il formato pocket a due vignette dal montaggio non convenzion­ale, il costume nero “perfetto” del protagonis­ta, la figura emancipata di Eva. Dal 1962, data di nascita dell’eroe delle sorelle Giussani, i cambi sono stati continui ma nel segno della tradizione. Il bel saggio di Carlo Derudas è un appassiona­nte viaggio nell’evoluzione artistica del Re del Terrore (divisa in tre ere), arricchito da centinaia di immagini, schede, analisi e ritratti degli autori, da Facciolo a Palumbo passando per Zaniboni. Affascinan­te per chiunque ami il fumetto.

DI CARLO DERUDAS

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Il blogger e attivista politico russo Alexei Navalny con i giornalist­i durante una manifestaz­ione a sostegno dell’opposizion­e al presidente Putin, nell’estate del 2019
AFP Le ultime interviste Il blogger e attivista politico russo Alexei Navalny con i giornalist­i durante una manifestaz­ione a sostegno dell’opposizion­e al presidente Putin, nell’estate del 2019
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