La Gazzetta dello Sport - Bologna

I trofei vinti da allenatore

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MARCATORI

Marcos Llorente (A) al 14’ e al 20’ p.t.; Correa (A) al 2’ e su rig. al 15’, Memphis Depay (A) al 43’ s.t.

ATLETICO MADRID (5-3-2)

Oblak; Molina, Savic, Giménez (dal 19’ s.t. Witsel), Reinildo, Samu Lino (dal 19’ s.t. Riquelme); Pablo Barrios (dal 26’ s.t. Vermeeren), Koke (dal 19’ s.t. De Paul), Saúl; Marcos Llorente (dal 19’ s.t. Memphis Depay), Correa.

Simeone

LAS PALMAS (4-3-3)

Valles; Álex Suárez (dal 13’ s.t. Julian Araujo), Coco, Mika Mármol, Sergi Cardona (dal 29’ s.t. Sinkgraven); Javi Muñoz, Perrone (dal 13’ s.t. Moleiro), Kirian;

Marvin, Sandro (dal 13’ s.t. Marc Cardona), Munir (dal 35’ s.t. Pejiño). Garcia Pimienta volta, hanno vinto la Supercoppa, vengono dalla finale di Champions League col City, tra l’altro giocata alla grande. Simone ha fatto un gran lavoro e visto il rapporto che mi lega a lui la relazione nata ai tempi della Lazio, sono felice per lui. Così come per l’inter: una squadra che guardo sempre con un occhio differente». Ivan Zamorano ci aveva detto che per il Cholo quella con l’Inter è una partita speciale, ed è così.

Partita durissima

Già, il passato che ritorna: la Lazio, l’Inter, l’Italia dove il Cholo atterrò nel 1990, al Pisa, ventenne sbocciato nel Velez. E poi il ritorno da allenatore, col Catania. Mica un posto qualsiasi il nostro Paese per Simeone. E allora, che partita prevede per martedì? «Dura, durissima. Affrontiam­o una squadra molto forte, per me tra le migliori d’Europa in questo momento. Giocano in maniera semplice ma con grande forza, sanno cosa vogliono e hanno un’identità precisa. Che è quella di Simone: un tipo che ha una grande energia e sa come trasmetter­la ai suoi uomini».

Nuova formula

L’Atletico è pronto a giocarsela, perché gli alti e bassi stagionali sono in gran parte derivati dal nuovo assetto dato dal Cholo alla sua squadra: non più difesa e contropied­e e la costante ricerca della vittoria per 1-0 affidandos­i al catenaccio e alle manone respingent­i di Jan Oblak. No. Questo Atletico prova a giocare, e spesso ci riesce. I gol sono già 78 in 36 uscite, oltre due a partita. Il gioco spesso piacevole,

Simeone ha vinto due volte il campionato argentino (Estudiante­s e River Plate) e altrettant­e la Liga. Con i colchonero­s, oltre a due finali di Champions, ha vinto pure 2 Europa League, una Coppa di Spagna, 2 Supercoppe europee e due spagnole

con il Metropolit­ano sempre e pieno e spesso soddisfatt­o. Alla gente il cambio di pelle piace. E tollera anche gli alti e bassi. Perché la difesa colchonera non è impermeabi­le: 41 reti subite in 36 partite con 12 clean sheet. E così ogni tanto l’Atletico viene infilato. Come col Las Palmas all’andata. O col Madrid, altro interessan­te paradigma della stagione: Real battuto 3-1 in campionato e 4-2 in coppa, unici ko stagionali di Ancelotti, ma in Supercoppa Carlo ha vinto 5-3, e la quarta sfida è finita 1-1. L’Atletico 2.0 è capace di tutto, nel bene e nel male.

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Diego Simeone

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Nato il 28/4/70 a Buenos Aires, ex centrocamp­ista, ha giocato con Velez, Pisa, Siviglia, Atletico, Inter, Lazio, di nuovo Atletico e Racing Club. Per lui, 16 presenze e 11 reti con l’Argentina. Da allenatore, Racing, Estudiante­s, River Plate, San Lorenzo, Catania, ancora Racing e poi Atletico Madrid, dal 2011

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