La Gazzetta dello Sport - Bologna
«JUVE MIA, RITROVA L’ANTICA MAGIA»
«Sono bianconero Del Piero il top Sinner è pazzesco ma Berrettini...»
Il regista è nelle sale con “Romeo è Giulietta” «Nel calcio mi stanno antipatici quelli forti La Superlega? Non può proprio piacermi»
«Anche se ho fatto il film su Romeo e Giulietta, in Verona-Juve ho tifato solidamente per i bianconeri. Questo 2-2 è un brutto segnale, quando pareggiamo partite che dovremmo vincere è un casino. Io però spero ancora nella rimonta: il campionato è lungo, dobbiamo ritrovare quella magia che tante volte ha fatto la differenza». Parola di Giovanni Veronesi, regista e tifoso bianconero nelle sale con Romeo è Giulietta, «la storia di una ragazza (interpretata da una bravissima Pilar Fogliati, ndr) che trova il suo centro soltanto dietro a una maschera, soltanto quando non è lei». L’espediente narrativo è quello, rischioso, del travestimento (lei è un’attrice che si finge maschio per interpretare Romeo): «Ma io nella vita voglio essere me stesso, ci provo da 60 anni».
▶Tanto da essere toscano e juventino.
«Sono di Prato, cresciuto nel mito di Platini tra i bianconeri venuti dal Sud per lavorare nelle fabbriche della mia città. Non è stato difficile tifare Juve».
▶ Prendiamo spunto dal suo film: potesse mettersi nei panni di un calciatore chi sceglierebbe?
«Alessandro Del Piero, anche perché non credo di avere una cosa migliore di lui. Dal conto in banca al fisico fino all’età, mi batte in tutto! E poi ha testa, l’ha sempre avuta in campo e fuori».
▶ Invece chi non vorrebbe mai essere?
«Mi sarei sentito molto a disagio ad essere Francesco Totti nella vicenda separazione. È stato massacrato. Il calcio, come il cinema, esalta e annienta senza mezze misure. Come pretendiamo che questi ragazzi non sbaglino mai? La gente è annebbiata».
▶ Ogni tanto non sono stati comodissimi nemmeno i panni del suo allenatore.
Su Del Piero
Sarebbe bello vestire i panni di Ale, dal fisico ai soldi, ha tutto meglio di me
«Io non sono contro Allegri. Lo ero all’inizio, poi mi sono dovuto ricredere. Ho capito che il calcio come la vita è fatto di cicli. Poi è chiaro che la Juve è forte e vince più degli altri. Tanto alla fine lo scudetto va sempre alle stesse, quelle che hanno più possibilità economiche, più potere. Adesso vogliono addirittura fare questa Superlega, sarebbe qualcosa di ancora più esclusivo che non può proprio piacermi. Io sono juventino da sempre e sempre lo sarò, ma mi stanno antipatici quelli forti, quelli che usano il loro potere con arroganza. Se potessi tifare un giorno per una
Su Totti
Mi sarei sentito a disagio al posto suo nella separazione È stato massacrato
«Ho tifato segretamente per il Chievo, il Leicester e il Verona di Bagnoli...»
squadretta che arriva piano piano a un grande risultato sarei contento. Ho segretamente tifato per la favola del Chievo, sono rimasto incantato davanti al Leicester di Ranieri e poi il Verona di Bagnoli... Sono belli quei campionati, per me che di mestiere invento storie ci sono tante suggestioni in più da raccontare».
▶ Ci tolga una curiosità, come mai ha scelto Lukaku come fidanzato della sua Giulietta?
«Il film si svolge a Roma, lei è romana e lui è già uno dei simboli giallorossi. Poi è un bel ragazzo, con un passato particolare. E mi sembrava anche bello da pronunciare: Lukaku...».
▶ Se lo dice lei... Un calciatore dal volto da cinema?
«Beh, Ibra. Lui è fantastico, ha la cartola, la faccia giusta. Meglio di lui mi pare difficile trovarne. Ha fatto una particina in un Asterix, ma per me qualche produttore folle gli farà fare qualcosa di serio».
▶ L’altra sua grande passione è il tennis.
«Mi diverte molto. Sono uno di quei giocatori fastidiosi per l’avversario. Stilisticamente resto una pippa, però sono mancino e furbo. Insomma io sto sul ca... a tutti, mi piace essere odiato fin dal primo punto».
▶ Ottimo... Del tennis italiano però non possiamo che parlare bene.
«Non è vero: possibile che Berrettini ogni volta che entra in campo si infortuna? Ci sarà qualcosa nel suo allenamento che non funziona. Potevamo avere due italiani al primo e al secondo posto del ranking, invece nulla. Per me è gravissimo. C’è Sinner, ma i talenti veri erano due».
▶ Qualcuno ha detto che è stata colpa della Satta.
«Ma no, uno che sta con la Satta gode! Queste sono le solite idiozie maschiliste. Sai che forza, che adrenalina che avrei io se la sera mi aspettasse la Satta? Sono tutte fesserie».
▶ Sinner invece continua a convincere.
«È forte e ha un fisico che è cresciuto sotto i nostri occhi anno dopo anno. Era un ragazzino gracile, con il lavoro è diventato solido. E ha vinto».
▶Se dovesse andare a cena con uno sportivo del presente o del passato chi sceglierebbe?
«Adriano Panatta. Ho la fortuna di essere suo amico e spesso ceniamo insieme per davvero. Ma sono convinto che nessuna compagnia potrebbe essere più ironica e intelligente di quella di Adriano».
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Su Lukaku
L’ho citato nel film come fidanzato di Giulietta, è bello ed è già un simbolo di Roma Su Ibra
Ha la faccia perfetta per il cinema, vedrete che qualche produttore folle lo farà recitare
«Matteo mi fa rabbia ma dire che è colpa della Satta è da idioti»