La Gazzetta dello Sport - Bologna

Next Gen, Toronto e la Davis: Alex rivale portafortu­na

Fa meglio di Panatta nel 1976: nessun italiano come lui nell’Era Open. Oggi alle 15.30 (Sky) la sfida per il titolo contro De Minaur, sempre battuto

- SAN CANDIDO (BZ) 16 AGOSTO 2001 1.88 80 KG di Federica Cocchi

NATO A

IL ALTEZZA PESO

a esordito nel circuito profession­istico nel 2015, all’età di 14 anni. Si è segnalato vincendo nel 2019 le Next Gen Finals di Milano, il torneo riservato ai migliori under 21 del mondo. Con il trionfo agli Australian Open ha conquistat­o 11 tornei Atp, superando così Adriano Panatta tra gli italiani nell’era Open. Ha raggiunto almeno i quarti in tutti gli Slam. Finalista alle Atp

Finals di Torino del 2023, ha vinto la Coppa Davis 2023. È fidanzato con l’influencer Maria Braccini ed è appassiona­to di motori (foto)

HSolo lui

Strepitosa­mente Sinner. Tocca ancora a lui segnare una tacca nella storia del tennis italiano. La vittoria in semifinale contro Tallon Griekspoor, col punteggio di 6-2 6-4, vale un posto in finale a Rotterdam ma, soprattutt­o, lo proietta sul podio mondiale, al numero 3. Se oggi (finale alle 15.30, diretta Sky Sport) contro Alex De Minaur, battuto sei volte su sei, solleverà il titolo a Rotterdam, il numero 3 al mondo dietro Novak Djokovic e e Carlos Alcaraz sarà suo già domani. In caso contrario, dovrà aspettare il 26 febbraio, giorno in cui dalla classifica di Daniil Medvedev usciranno i punti del titolo di Doha, che il russo ha scelto di non difendere.

Mai nessun tennista italiano nell’era Open era riuscito a raggiunger­e questo risultato, nemmeno nel femminile, con Francesca Schiavone arrivata al numero 4, proprio come Adriano Panatta, superato anche in questo primato destinato a cadere dopo quasi 50 anni. Non solo, con questo successo Jannik allunga la sua striscia vincente arrivando a 14 match vinti consecutiv­amente e diventa il primo nato in questo millennio con 201 vittorie sul circuito maggiore. Un successo che rende orgoglioso anche Jannik, sempre molto cauto nei festeggiam­enti ma giustament­e felice di aver regalato all'Italia un altro momento storico: «Il tre, alla fine, è solo un numero, ma vuole dire tanto - commenta dopo aver sconfitto Griekspoor -. È un traguardo che mi rende felice, e che penso sia importante per tutta l’Italia». E ancora una volta il barone rosso dimostra una maturità non comune: «La cosa più importante di questo risultato è far crescere il tennis italiano, voglio portare a giocare tanti ragazzi. Quello che mi interessa è essere di esempio». Il traguardo della top 3 non è inaspettat­o: «Non sono stupito che sia arrivato ora

Ci sono volti che ritrovi in tanti dei momenti cruciali della tua vita. Per Sinner, hanno i connotati di Alex De Minaur, l’avversario della finale di oggi. Sei confronti diretti e sei vittorie dell’azzurro (a Parigi Bercy a novembre Jannik si ritirò prima di giocare), tre delle quali resteranno sicurament­e iconiche nella carriera della Volpe Rossa. Che contro l’australian­o, 25 anni compiuti proprio ieri, ha ottenuto il primo successo in carriera, le Next Gen Finals milanesi del 2019; il primo trionfo in un

- ammette -. In fin dei conti lo scorso anno sono stato molto costante, giocando sempre semifinali e finali, vincendo titoli. Adesso mi trovo in questa posizione, ma c’è ancora una partita importante da giocare e non voglio perdere la concentraz­ione».

Batte Van de Zandschulp (Ola) 6-4 7-5 6-3 Batte De Jong (Ola) 6-2 6-2 6-2 Batte Baez

(Arg) 6-0 6-1 6-3 Batte

Khachanov (Rus)

6-4 7-5 6-3

Batte Rublev (Rus)

6-4 7-6 (5) 6-3 Batte Djokovic (Ser) 6-1 6-2

6-7 (6) 6-3

Batte Medvedev (Rus)

3-6 3-6 6-4 6-4 6-3

Sempre Damon

Nei momenti chiave della carriera c’è sempre stato Alex De Minaur dall'altra parte della rete, a partire dalle Next Gen Finals, fino al trionfo in Coppa Davis. Così sarà anche oggi, in una partita che preparerà a puntino come già aveva fatto per la semifinale, seminando i curiosi e allenandos­i sul Centrale invece che sul campo 3: «Sul Centrale abbiamo provato colpi utili per la partita e per trovare ritmo in campo - ha

Masters 1000, a Toronto nell’agosto scorso; e soprattutt­o la vittoria nel secondo singolare della finale di Davis, quella che ci ha aperto le porte del paradiso 47 anni dopo. Un rivale portafortu­na, insomma, ma da non sottovalut­are, adesso che ha di nuovo recuperato la top 10 e fisicament­e sembra esplosivo: «Con Jannik siamo amici, ci affrontiam­o da anni e abbiamo giocato anche il doppio insieme. Sarà bello mettermi di nuovo alla prova con lui». Buona finale a tutti di Hewitt

Batte Van de Zandschulp (Ola) 6-3 6-3 Batte Monfils (Fra)

6-3 3-6 6-3 Batte Raonic (Can)

7-6 (4) 1-1 rit. Batte Griekspoor (Ola) 6-2 6-4

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Jannik Sinner giocherà oggi la 16a finale in carriera: è dal 2001 con Hewitt che chi vince il suo primo Slam non si impone nel torneo successivo
Sulle orme Jannik Sinner giocherà oggi la 16a finale in carriera: è dal 2001 con Hewitt che chi vince il suo primo Slam non si impone nel torneo successivo
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