La Gazzetta dello Sport - Bologna
Le migliori
568.000 se perderà la finale, 767.655 in caso di successo oggi da sommarsi a quelli guadagnati in carriera (2.847.910 euro).
Le origini
Un metro e 63 centimetri di acume tattico con cui sopperisce alla potenza delle avversarie, Jasmine è allenata da Renzo Furlan al Tennis Club Carrara. Ha conosciuto il tennis a 6 anni a Lucca e a 15 ha intensificato la sua attività trasferendosi a Tirrenia prima di seguire il coach che da giocatore raggiunse nel 1996 la 19a posizione del ranking Atp. Nata e cresciuta in Italia, Jasmine ha una famiglia che affonda radici in diversi Paesi: figlia del lucchese Ugo, Paolini è nata e cresciuta in Italia come il fratello William, ma mamma Jacqueline è polacca mentre il nonno materno è ghanese. Con un titolo in carriera – il Wta 250 a Portorose, in Slovenia, nel 2021 – oggi alle 16 (diretta su Sky Sport Max) Paolini andrà alla caccia del primo Wta 1000 (montepremi complessivo di 2.967.946 euro) della carriera.
Scalata
Con la vittoria in due set
di ieri l’azzurra, che nel 2017 ha fatto il suo esordio in Fed Cup (a febbraio contro la Slovacchia nel doppio), diventa l’ottava italiana di sempre nel ranking mondiale – la nona a entrare nella top 20 con la possibilità in caso di successo di superare Sandra Cecchini e salire al 7° posto. Vittoria in un Wta 1000 che manca al tennis italiano dal 15 agosto 2021, quando Camila Giorgi a Montreal vinse l’Open del Canada battendo in finale la ceca Karolina Pliskova 6-3 7-5. Quella di Paolini è la quinta finale italiana al femminile in un “1000” dopo quella di Schiavone a Mosca nel 2005, Pennetta a Indian Wells nel 2014, Errani a Roma nel 2014 e Giorgi a Montreal nel 2021. «Se qualcuno me lo avesse detto prima di questa settimana, non ci avrei creduto. Mi sto godendo il momento. Spero di farlo anche in finale».
Rivincita
Tra Paolini e il successo del torneo c’è una vecchia conoscenza. Agli Australian
FRANCESCA SCHIAVONE
SARA ERRANI
FLAVIA PENNETTA
ROBERTA VINCI
SILVIA FARINA
RAFFAELLA REGGI
SANDRA CECCHINI
JASMINE PAOLINI
Open l’azzurra e Anna Kalinskaya si sono incontrate negli ottavi di finale con successo della russa per 6-4 6-2. Nell’altro precedente nel 2021 in Slovenia passaggio del turno e successo nel torneo di Jasmine. «Sarà durissima perché affronterò una giocatrice che viene dalle qualificazioni ed è in fiducia. Anna è una giocatrice straordinaria. Sta giocando davvero bene. Ho perso con lei agli Australian Open. Io però sto giocando al massimo, sento bene la palla: vedremo come andrà». Finale che a un certo punto l’azzurra ha temuto di perdere: avanti un set e 4-2 nel 2° set, ha dovuto annullare 6 set point per allungare il match al terzo. «Ho vissuto un piccolo dramma, ero un po’ nervosa, lei è una grande giocatrice ed ero un po’ preoccupata visto da come ha recuperato».
Capitana
C’è anche Tathiana Garbin a festeggiare per il risultato della tennista: è la capitana azzurra che nel novembre 2023 ha guidato l’Italia alla finale di Billie Jean King Cup (persa con il Canada). «La finale conquistata da Jasmine è un grande segnale di maturità per come sta gestendo i momenti e i punti importanti. Il suo è un progetto lungimirante che parte da lontano costruito insieme a Renzo Furlan. Ha grande maturità e rispetto verso il lavoro. Anche dalle sconfitte ha colto le cose da fare e da migliorare per raggiungere grandi risultati».
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La sorpresa «Mi sto godendo il momento, spero anche in finale»
La c.t. Garbin «Questo risultato è un segnale di maturità»