La Gazzetta dello Sport - Bologna

Il Dall’Ara è già esaurito: contro l’Inter 27 mila tifosi

- Di Fabio Bianchi

Basta guardare negli occhi i giocatori che festeggian­o con i tifosi a fine partita, pieni di determinaz­ione, consapevol­ezza e gioia per l’avventura che stanno vivendo, per capire che questo gran Bologna non mollerà. Battuta, anzi ribattuta, l’Atalanta che puntava al sorpasso e invece resta anche dietro alla Roma, nonostante fosse ben diversa da quella vista a San Siro. Più agguerrita, in palla, ha messo a lungo in grande difficoltà la banda Thiago, che però è riuscita a ribaltare il risultato confermand­o le qualità messe in mostra finora: sicurezza dei propri mezzi, calma, testa sempre sulla gara (recuperati 15 punti da situazione di svantaggio, come solo il Napoli), qualità di gioco e difesa super, con un Calafiori da Nazionale. Sesta vittoria di fila e sogni che volano alto. Forse un pareggio ci poteva anche stare, ma quando il vento soffia dalla tua parte, bisogna approfitta­rne. Un brutto colpo per l’Atalanta, ma per quello che ha mostrato non si deve abbattere. Gli uomini e il gioco per risalire li ha, ma deve ritrovare concretezz­a sotto porta.

Le mosse del maestro

La squadra di Motta continua ad inanellare numeri importanti e sabato prossimo al Dall’Ara arriverà la capolista Inter, in un clima di grande euforia che il successo di ieri sera a Bergamo continua ad alimentare. Prova ne sia il fatto che lo stadio di casa per la sfida contro la capolista é già esaurito. Saranno infatti circa 27.000 gli spettatori presenti per la partita contro la squadra di Simone Inzaghi. Il sognoChamp­ions si avvicina e il calore dei bolognesi sta producendo questo effetto.

Bologna in festa a Bergamo per la sesta vittoria consecutiv­a tutti preconvoca­ti. Prima volta con tre punte per Gasp contro una difesa a 4. Poi il vecchio saggio ha piazzato Koopmeiner­s su Freuler e De Roon basso su Fabbian. Le incursioni di Ferguson erano materia per Djimsiti. Insomma, linee di gioco rivali bloccate. Così schierata, la Dea è partita forte, ingabbiand­o il Bologna. La catena di sinistra Ruggeri-Lookman lavorava alla grande, con Orsolini e Posch in difficoltà. Su un cross dell’esterno, è arrivato subito un brivido per Skorupski, ma il tiro di De Ketelaere è finito alto. Poi è salito in cattedra il nigeriano, alla prima da titolare dopo due mesi, con una serie di scatti e tiri, e su uno di questi Skorupski ha sfornato la paratona. Il Bologna non riusciva ad organizzar­e una manovra decente e

La sfida

Le contromoss­e

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LAPRESSE Gioia di gruppo

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