La Gazzetta dello Sport - Bologna

Ranieri, che colpo: rivede la salvezza Nicola, primo stop

L’Empoli fermo al palo di Cambiaghi I sardi non perdonano: decide Jankto

- Di Francesco Velluzzi

CAGLIARI (4-4-2)

Scuffet; Nandez, Mina, Dossena, Augello (dal 33’ s.t. Azzi) ; Jankto (dal 32’ s.t. Wieteska), Gaetano (dal 42’ s.t. Shomurodov) Makoumbou, Deiola; Lapadula (dal 42’ s.t. Kingstone), Luvumbo (dal 32’ p.t. Zappa) PANCHINA Radunovic, Iliev, Obert, Di Pardo, Prati, Oristanio, Viola

Ranieri

ESPULSI nessuno

AMMONITI Mina, Gaetano per gioco scorretto, Scuffet per c.n.r.

CAMBI DI SISTEMA dal 33’ s.t. 5-32POSSESSO PALLA 44,4% BARICENTRO MOLTO BASSO 43,4 m

ALLENATORE ARBITRO

Rapuano di Rimini

VAR Mazzoleni di Bergamo

Paganti 4.642. incasso 41.184 euro. Abbonati 6.581, quota 51.105 euro. Tiri in porta: 4 (un palo)-4. Tiri fuori: 5-2. Angoli: 9-2. In fuorigioco: 3-0. Recuperi: 4’ p.t.; 8’ s.t.

NOTE

a prima volta non si scorda mai. Non la scorderà Davide Nicola, il tecnico dell’Empoli che alla settima partita sulla panchina toscana conosce la prima sconfitta, non la scorderà Claudio Ranieri il tecnico del Cagliari che ottiene (0-1, primo gol in rossoblù di Jakub Jankto) la prima vittoria in trasferta di questo campionato. La lotta salvezza si infiamma sempre di più e coinvolge come non mai otto squadre, con la Salernitan­a più staccata, ma con la quale non sarà facile vincere per nessuno. L’Udinese lo ha sperimenta­to sabato. Le altre cinque (anche l’Empoli ha già archiviato la pratica) sono avvisate. Se ieri l’Empoli avesse battuto il Cagliari, e ci è andato molto vicino, avrebbe fatto un gran balzo, a quota 28. Sarebbe stata l’apoteosi di Davide Nicola e invece hanno vinto i sardi con cinismo e fortuna sì, ma pure con bravura. Perché poi hanno tenuto bene, grazie a uno straordina­rio Mina, leader dietro, al compare Dossena, a uno strepitoso Scuffet tra i pali e a un Nandez inesauribi­le, salvando il colpaccio che vale il terzo risultato utile di fila. Se pareggi a Udine, blocchi il Napoli e sbanchi Empoli vuol dire che hai trovato compattezz­a, equilibrio tra i reparti e hai avuto il «killer istinct» quando ti è toccata

Ll’occasione. Una volta, nel primo tempo, Caprile si è opposto da campione all’incornata di Lapadula, poi al 24’ della ripresa ha respinto su Nandez, ma nulla ha potuto sul successivo colpo da biliardo di Jankto che ora gioca per il motivo per cui Ranieri lo ha voluto. E da lì il fortino a cinque ha retto per 30’ all’urto dei toscani, generosi, veloci, decisi, ma anche confusiona­ri e poco precisi.

Furia

L’Empoli è partito a razzo, con lo stesso modulo col quale aveva ribaltato il Sassuolo a Reggio Emilia: quattro dietro, tre in mezzo, Cancellier­i e Cambiaghi larghi e Destro davanti.

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