La Gazzetta dello Sport - Bologna
Il Leverkusen è in marcia verso il titolo
Il successo sul Colonia riporta a +10 la capolista Frimpong e Grimaldo esterni goleador
Eroe
«Phil è il miglior giocatore di questa stagione di Premier», lo incorona Pep Guardiola. Il talento il 23enne lo ha sempre avuto, ma questa stagione lo ha portato ad un livello diverso, a quello dei fenomeni. Il gol dell’1-1 al 56’ è un capolavoro quanto quello di Rashford, un sinistro imparabile da fuori. La rete del vantaggio all’80’ una combinazione di classe che mostra anche il suo fiuto in zona gol. Sono 11 in stagione in Premier, record personale eguagliato, e 18 complessivi nel 2023-24, suo nuovo primato. Promettono di diventare molto di più, perché in quest’annata della definitiva consacrazione Foden è diventato uno degli indispensabili del City. «I gol li ha sempre fatti, ma adesso sono quelli che ci fanno vincere ed è così che puoi salire ad un altro livello - lo ha elogiato Guardiola -. Magari sarà sotto pressione se deve fare una conferenza stampa o raccontare l’ultimo libro che ha letto, ma quando è in campo non sente niente. Ha sempre vissuto per il calcio, ma adesso che è migliorato ancora, che è maturato, dà la sensazione che ogni volta che è vicino alla porta può succedere qualcosa di grande». Quello che rende irresistibile il City, arrivato alla vittoria numero 17 nelle ultime 19 partite e imbattuto dal 6 dicembre (con l’Aston Villa), è che Foden è soltanto uno dell’incredibile collezione di gioielli a disposizione di Guardiola. Nel derby dei 27 tiri a 3 hanno brillato anche De Bruyne, Rodri e Bernardo Silva, mentre Haaland si è fatto perdonare soltanto col gol al 91’, il numero
Erling Haaland, 23 anni, celebra il 3-1 segnato allo United con Phil Foden, 23, e il portoghese (di spalle) Bernardo Silva, 29 18 per lui in Premier quest’anno, i troppi errori commessi prima. Domenica c’è la sfida di Anfield col Liverpool: Guardiola si rifiuta di definirla decisiva, ma ci arriva (ritorno di Champions col Copenaghen permettendo) nelle migliori condizioni possibili.
Giù
Lo United invece è a pezzi, per gli infortuni che hanno costretto Ten Hag a improvvisare Bruno Fernandes falso 9, ma anche per le sconfitte, già 11 in 27 partite di Premier. Questa col City, come il derby dell’andata, è stato un ritorno alla realtà, un fastidioso promemoria di quanta distanza ci sia tra i Red Devils e le grandi. Anche se Ten Hag non la vede allo stesso modo. «Non penso che questa partita mostri la distanza tra i due club - 55 46 42 41 40 39 36 35 34 29 28 26 25 25 24 23 20 17 16 13 12 11 11 11 9 9 10 7 8 6 6 7 5 5 5 3 7 7 6 8 7 6 9 8 4 8 4 8 7 4 9 9 5 8 1 4 6 5 6 7 6 7 10 9 12 10 11 13 10 10 14 13 54 35 44 34 23 33 38 36 30 27 25 25 33 23 24 27 21 17 19 18 34 20 17 24 26 29 32 32 38 37 45 36 31 33 37 41 (PRIMO TEMPO)R0-1
MARCATORI Rashford (MU) all’8’ p.t.; Foden (MC) all’11’ e 35’, Haaland (MC) al 46’ s.t.
MANCHESTER CITY (3-2-4-1) Ederson 6; Walker 6,5, Dias 5,5, Aké 6; Rodri 7, Stones 6,5; Foden 8 (dal 52’ s.t. Bobb s.v.), De Bruyne 7,5, B. Silva 7, Doku 5 (dal 14’ s.t. Alvarez 6,5); Haaland 6
PANCHINA Ortega, Gómez, Gvardiol, Akanji, Lewis, Kovacic, Nunes
Guardiola 7 AMMONITI nessuno
ALLENATORE MANCHESTER UTD (4-2-3-1)
Onana 6,5; Dalot 5, Varane 6, Evans 5,5 (dal 24’ s.t. Kambwala 5), Lindelöf 5,5; Casemiro 5,5, Mainoo 5 (dal 37’ s.t. Amrabat 4,5); Garnacho 5 (dal 37’ s.t. Forson s.v.), McTominay 5,5, Rashford 6 (dal 30’ s.t. Antony 5); B. Fernandes 6
PANCHINA Bayindir, Eriksen, Diallo, Collyer, Ogunneye
Ten Hag 5,5 AMMONITI Ten Hag per proteste, Varane per gioco scorretto
ALLENATORE ARBITRO
Madley 6,5
NOTE Tiri in porta 8-1. Tiri fuori 19-2. Angoli 15-2. Fuorigioco 0-1. Recuperi p.t. 4’; s.t. 9’ ha detto il tecnico olandese -. Noi abbiamo tantissimi infortunati, eppure abbiamo avuto una chance di vincere, di segnare il secondo gol. Abbiamo dimostrato che con la rosa al completo possiamo essere competitivi, anche col Manchester City che è la miglior squadra del mondo». Resta che lo United ha segnato quanto il Luton, che lotta per non retrocedere, che all’Etihad ha giocato in difesa e contropiede, che la distanza dalla Champions continua ad ampliarsi anziché a diminuire. «Ogni sconfitta è un danno per il club», ha detto il capitano Bruno Fernandes. L’inferno dei Red Devils non è ancora finito.
⏻ TEMPO DI LETTURA 3’27”
Monaco - PSG
Reims - Lille Clermont - Marsiglia Tolosa - Nizza
Nantes - Metz
Montpellier - Strasburgo
Brest - Le Havre
Rennes - Lorient
Lione - Lens 0-0 0-1 1-5 2-1 1-0
La festa l problema adesso è il balcone. Perché il municipio di Leverkusen non è una costruzione antica con un terrazzo sulla piazza principale, come a Monaco dove il Bayern mostra i trofei. Il nuovo Rathaus della cittadina del Bayer è un’astronave moderna tutta vetri e travi d’acciaio, con incluso anche un centro commerciale, ma senza spazi all’aperto. Quindi i giocatori non potrebbero mostrare “en plein air” il piatto argentato equivalente dello scudetto, in tedesco Meisterschale. La portavoce del sindaco ha già fatto sapere che «se dovesse presentarsi questa opportunità, è sicuro che si farà una festa all’altezza, in accordo con la società». La quale ha respinto il quesito: «Siamo concentrati solo per ottenere il risultato migliore, partita dopo partita». Figurarsi. Ma a 10 giornate dal termine della Bundesliga, il Leverkusen ha 10 punti di vantaggio sul Bayern. Si sussurra di una celebrazione allo stadio, che almeno può contenere 30 mila persone, non come le esigue piazze della città da 160 mila abitanti a destra del Reno.
IControllo
Ieri la squadra ha attraversato il fiume per recarsi allo stadio del Colonia, 15 km dalla Bayrena, per un derby che i Koelner non ritengono tale, dato che loro pensano di essere la tradizione e gli altri solo degli intrusi. Il primo in Bundesliga si disputò soltanto nel 1979, l’ultimo ha visto la capolista prevalere per 2-0. Quindi 34esima partita senza perdere, tutte quelle della stagione (30 vittorie), 24 match utili in Bundesliga (eguagliato il primato dell’era i giocatori Heynckes), controllo del gioco agevolato dall’espulsione di Thielmann già al 14’. A segno ancora i due esterni difensivi, una coppia che ha messo piede in 33 realizzazioni stagionali in Bundesliga; nessuno come loro in Europa e oltre. Frimpong arriva a 8 in campionato (10 totali più 10 assist), toccando un cross dell’altro esterno Grimaldo, deviato da Schick. La capolista ha anche un aiuto della sorte a inizio ripresa (palo di Adamyan) ma chiude i giochi con Grimaldo (11 totali, 9 in campionato, più 11 assist), imbeccato da Adli. E la ricerca di un balcone adatto può continuare.
⏻ TEMPO DI LETTURA 1’46” (PRIMO TEMPO)R0-1
MARCATORI
Frimpong al 37’ p.t.; Grimaldo al 28’ s.t.
COLONIA (4-4-2)
Schwäbe; Carstensen, Hübers, Chabot, Finkgräfe; Alidou (dal 37’ s.t. Tigges),Martel (dal 38’ s.t. Schmitz), Ljubicic, Maina (dal 38’ s.t. Huseinbasic); Adamyan (dal 20’ s.t. Diehl), Thielmann.
PANCHINA Pentke, Kilian, Heintz, Kainz
ALLENATORE
Schultz
ESPULSO Thielmann gioco scorretto al 14’ p.t.
AMMONITI Ljubicic, Martel gioco scorretto
LEVERKUSEN (3-4-2-1)
Hradecky; Stanisic, Tah, Hincapie (dal 34’ s.t. Tapsoba); Frimpong (dal 1’ s.t. Tella), Andrich, Xhaka (dal 37’ s.t. Palacios), Grimaldo; Hofmann (dal 20’ s.t. Adli), Wirtz; Schick (dal 20’ s.t. Iglesias)
PANCHINA Kovar, Kossounou, Puerta, Hlozek
ALLENATORE
Xabi Alonso AMMONITI Frimpong, Stanisic gioco scorretto
ARBITRO
Stieler
NOTE Spettatori 50 mila. Tiri nello specchio 0-5. Tiri fuori 4-7. Angoli 19. In fuorigioco 2-1. Recuperi 4’ p.t., 3’ s.t.