La Gazzetta dello Sport - Bologna
Volata Parigi-Nizza L’olandese Kooij non si ferma più
L’olimpionico cerca risposte per Giro e Giochi. «Devo perdere un paio di chili, ma non siamo macchine». Il re del Tour anticipa il via per il meteo
«Comincio felice per il solo fatto di gareggiare in Italia. Quando arrivano le salite, soffro. Sugli strappi, ancora di più. E alla conclusione, sono ‘finito’. Ma mi servirà, e i giorni di preparazione persi non sono una scusa, In Australia mi staccavo su ogni salita. In Portogallo, meglio. Qui spero di riuscire a stare in gruppo! (sorride, ndr)».
▶Ma l’anno scorso in Portogallo aveva quasi vinto la corsa. Questo confronto condiziona?
«Quando non rendi come vuoi, sapendo i tuoi parametri, è diffi
Sarà interessante vederlo nelle volate al Giro d’Italia: intanto Olav Kooij, 22enne olandese della
Visma, ha vinto allo sprint a Les Mureaux la prima tappa della Parigi-Nizza su Pedersen (7° Trentin). Jorgenson, Evenepoel e Bernal hanno guadagnato con l’abbuono 6”, 4” e 2” su Roglic. Oggi ancora volata a Montargis.
cile. Dici ‘L’anno scorso staccavo Tizio e Caio, stavolta mi stacco io da loro’. Può essere un po’ logorante, stressante. Ma bisogna rimanere focalizzati sugli obiettivi. Non voglio né accelerare né rallentare. Se certe vittorie non arriveranno bisognerà rimanere calmi, sperando che giungano quelle più importanti. Se poi non fosse così, tireremo le conclusioni. Non siamo macchine dove giri una vite e aumenti la cilindrata».
▶Come si è allenato dopo l’Algarve?
«Subito due giorni ancora intensi, poi… ha cominciato a piovere. Il lago, da due metri sotto il livello solito, è salito a un metro sopra. Allora ho fatto una ricognizione della Milano-Sanremo. Poi, diversi giorni in pista dove
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