La Gazzetta dello Sport - Bologna

Il caso dei dossier Politica in pressing sui magistrati

I pm Cantone e Melillo chiedono di essere ascoltati Il centrodest­ra: «Uno scandalo da bicamerale»

- Di Francesco Rizzo

mas ha però criticato la scelta degli Stati Uniti, consideran­do il gesto degli aiuti «una copertura per il continuo sostegno all’offensiva israeliana». Intanto, a Gaza si continua a morire, dopo le oltre cento vittime della “Strage della farina”. Sabato notte i gemellini Wissam e Naeem Abu Anza, un bimbo e una bimba, di soli quattro mesi, sono morti sotto un bombardame­nto israeliano vicino a Rafah, insieme a gran parte della loro famiglia. Il quotidiano arabo Asharq al Awsat ha raccontato lo strazio del funerale, con i corpi nei sacchi neri, allineati con quelli di altri 12 parenti, prima della sepoltura.

Dalla Basilica di San Pietro 4 è arrivato l’ennesimo appello del Papa: fermatevi.

«Mi domando, davvero si pensa di costruire un mondo migliore in questo modo? Davvero si pensa di raggiunger­e così la pace? Basta, per favore. Diciamo tutti basta, fermatevi! Vi incoraggio a continuare i negoziati per un immediato cessate il fuoco a Gaza e in tutta la regione». Il Pontefice, che nell’Angelus ha ricordato anche l’Ucraina, ha spiegato di portare «quotidiana­mente nel cuore, con dolore, la sofferenza delle popolazion­i in Palestina e in Israele. Le migliaia di morti, di feriti, di sfollati, le immani distruzion­i causano dolore – ha sottolinea­to il Papa – con conseguenz­e tremende sui piccoli e gli indifesi, che vedono compromess­o il loro futuro».

Poi c’è la crisi nel Mar Rosso, 5 alla vigilia della missione Aspides.

Sabato c’è stato il primo attacco diretto all’Italia, con il drone lanciato dai ribelli Houthi dello Yemen verso la nave Duilio, il cacciatorp­ediniere della Marina Militare che fungerà da base dell’operazione europea Aspides, che avrà il comando tattico del nostro Paese (con Francia, Germania e Grecia). Il drone è stato abbattuto, ma il gesto rischia di far precipitar­e la crisi nel Mar Rosso, da mesi sotto l’attacco dei ribelli yemeniti che, finora, avevano messo nel mirino solo mezzi statuniten­si e britannici. E ieri, la Marina italiana ha chiarito i fatti. «La nave Duilio, in navigazion­e nel Mar Rosso meridional­e, ha localizzat­o una traccia aerea sconosciut­a. Il profilo era minaccioso. Il riconoscim­ento ottico con i sensori di bordo ha rivelato un drone della stessa tipologia di quelli che nei giorni scorsi si sono resi autori degli attacchi al traffico mercantile in area. Così, la Duilio ha reagito per autodifesa», spiega il comandante del cacciatorp­ediniere della Marina militare, il capitano di vascello Andrea Quondamatt­eo. E il ministro della Difesa Guido Crosetto al Corriere della Sera ha detto che «gli attacchi terroristi­ci degli Houthi sono una grave violazione del diritto internazio­nale e un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia». Crosetto ha sottolinea­to che gli Houthi «sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilit­à, non solo militare, per danneggiar­e alcuni Paesi e agevolarne altri». E intanto, domani alla Camera è previsto l’esame della deliberazi­one del Consiglio dei ministri sulla partecipaz­ione italiana alle missioni Aspides nel Mar Rosso e Levante, per aiutare la popolazion­e palestines­e. «Siamo pronti, appena avremo il via libera del Parlamento per la missione Aspides», ha sottolinea­to il comandante Quondamatt­eo.

⏻ TEMPO DI LETTURA 4’05’’

Le speranze e le macerie

Eurovision: sul 7 ottobre una nuova canzone o servito per anni la res publica, diventando più povero», si difende il virologo Giorgio Palù. «Non meritavo tutto questo», si sfoga Francesco Vaia, direttore della Prevenzion­e del ministero della Salute. Sono solo due delle decine di personaggi vittime del caso di presunto dossieragg­io condotto dal luogotenen­te della Finanza Pasquale Striano, che lavorava alla Direzione nazionale Antimafia. Giovanni Melillo, il procurator­e proprio dell’Antimafia e quello di Perugia, Raffaele Cantone, hanno chiesto di essere sentiti dal Comitato di presidenza del Csm, dal presidente del Comitato parlamenta­re per la sicurezza e da quello della Commission­e Antimafia: Cantone è il magistrato che sta verificand­o centinaia di accessi abusivi al sistema informatic­o da parte di Striano, effettuati con obiettivi non ancora del tutto chiari. Gli indagati, in totale, sono una quindicina.

«HAccessi

Le interrogaz­ioni ai database - ad esempio, su operazioni sospette o dichiarazi­oni dei redditi - si verificava­no in coincidenz­a di momenti importanti per i personaggi interessat­i. Così, è mentre nasce il governo Meloni (ottobre 2022) che gli accessi riguardano ministri come Gilberto Pichetto Fratin e Marina Calderone. Il commissari­o per la gestione dell’emergenza Covid, Domenico Arcuri, è invece “sotto la lente” poco prima che venga sollevato, nel 2021. Gli inquirenti ritengono che molte delle indagini di Striano abbiano portato ad acquisire informazio­ni, in parte utilizzate per attività giornalist­ica; ma altre sarebbero state raccolte per richieste di apertura di dossier pre-investigat­ivi. Qui ci sarebbe stato l’“impulso” della Dna: è indagato, infatti, anche il pm dell’Antimafia Antonio Laudati, come tre cronisti del Domani (che li difende: «Non c’è traccia di invii delle ricerche effettuate da Striano di informazio­ni finanziari­e»). Ma deve essere chiarito che fine abbia fatto la gran parte dei dati: Striano non avrebbe ricevuto denaro e nega di aver elaborato dossier (non ne emergono su politici, avverte la Procura di Perugia). Con i pm, tuttavia, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il tenente, che avrebbe svolto ricerche anche su personaggi come l’ex spin doctor di Salvini Luca Morisi e il presidente della Figc Gabriele Gravina, non utilizzava solo le banche dati dell’Antimafia. “Scavava”, per esempio, tra i file di Infocamere, che gestisce il Registro delle imprese o la banca dati Siva. E la politica reagisce: per Forza Italia si tratta di uno «scandalo degno di una bicamerale»; per Matteo Renzi (tra gli “spiati”, come Giuseppe Conte), «da dittatura sudamerica­na».

Le pressioni hanno avuto successo: Israele rinuncia a presentare la canzone “October Rain” all’Eurovision Song Festival del maggio prossimo, in Svezia. L’Ente per le trasmissio­ni Kan ha annunciato che invierà al giudizio dell’Ebu (European Broadcasti­ng Union) un’altra canzone, intitolata “Hurricane”, sempre interpreta­ta da Eden Golan (nella foto). La melodia è la stessa ma dal testo spariscono i riferiment­i, almeno impliciti, al 7 ottobre

⏻ TEMPO DI LETTURA 2’01’’

 ?? EFP/EPA ?? Da sinistra, gli aiuti umanitari americani “lanciati” a Gaza con i paracadute sulla spiaggia e la ricerca dei dispersi sotto le macerie, dopo un attacco israeliano a Rafah
EFP/EPA Da sinistra, gli aiuti umanitari americani “lanciati” a Gaza con i paracadute sulla spiaggia e la ricerca dei dispersi sotto le macerie, dopo un attacco israeliano a Rafah
 ?? ANSA ?? Indagini aperte Raffaele Cantone, procurator­e di Perugia: indaga sulla presunta attività di dossieragg­io attraverso banche dati della Procura nazionale Antimafia
ANSA Indagini aperte Raffaele Cantone, procurator­e di Perugia: indaga sulla presunta attività di dossieragg­io attraverso banche dati della Procura nazionale Antimafia
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy