La Gazzetta dello Sport - Bologna

Rilancio europeo

ORA L’ATALANTA HA BISOGNO DI GOL SERVE IL MIGLIOR SCAMACCA

- Di Andrea Elefante

Domenica 10 marzo

Giovedì 14 marzo

Domenica 17 marzo

Ritrovarsi dove l’Atalanta in questa stagione si è trovata la prima volta. Era ottobre e all’Alvalade, nei primi 45’, sgorgò quasi all’improvviso la miglior Dea di inizio stagione. Va detto: allora era un altro Sporting. E ieri lo ha detto anche Gian Piero Gasperini: «E’ cresciuto, ha preso consapevol­ezza. Anche noi, però». Oggi quella di Rùben Amorim è una rivale in fiducia, in testa al campionato e con l’obiettivo straconfer­mato di vincerlo, non perde da due mesi, e probabilme­nte ha pure imparato a decifrare meglio il calcio nerazzurro. Come si vide già nella gara di ritorno a Bergamo e come ha spiegato ieri il suo tecnico, monitorato dal Liverpool per il dopo Klopp: «Con il tempo abbiamo capito meglio le coperture che servono contro di loro». A Lisbona decriptare i codici della manovra atalantina per lui fu un rompicapo ammesso e dichiarato, e chissà che il duello a distanza con il collega non ispiri a Gasp qualche nuovo accorgimen­to: per cambiare, come già contro il Bologna, faccia alla squadra. Ma più che altro, dopo il punto in tre partite raccolto in otto giorni di campionato, ora serve cambiare rotta per ripartire.

Il nodo centravant­i

Gasperini dovrà fare un po’ l’alchimista. Anche di energie, non solo per cercare un ricostitue­nte per l’attuale anemia offensiva: due reti nelle ultime tre partite. In questo senso, in coppa, l’Atalanta ha sempre respirato aria buona: nel girone di Europa League furono 12 reti in sei gare, anche se quattro segnate da Luis Muriel, che oggi non c’è più. Non che il colombiano sia mai stato un “nove puro”, però oggi il trovarsi di fronte una macchina da gol come Viktor Gyokeres - dopo Giroud, Lautaro e Zirkzee, ovvero tutte punte centrali molto individuab­ili - rimette in luce l’attuale latitanza di un centravant­i garanzia. E Gasperini, nel celebrare la sua cooperativ­a del gol, non si è mai nascosto l’esigenza di avere comunque uno o due attaccanti deputati a garantire buona parte del fatturato offensivo.

Pressione e gioia

PANCHINA 51 Diogo Pinto, 99 Silva, 26 Diomande, 13 Neto, 3 St.Juste, 43 Pontelo, 22 Fresneda, 47 Esgaio, 23 Bragança, 80 Koindredi, 18 Quenda, 20 Paulinho Amorim BALL. Quaresma-Diomande 55-45%, Reis-St.Juste 55-45%

nessuno

Inaçio, Paulinho

Adàn, Inaçio,

SQUALIFICA­TI DIFFIDATI INDISPONIB­ILI

Gonçalves

ALLENATORE

PANCHINA 29 Carnesecch­i, 40 Vismara, 2 Toloi, 19 Djimsiti, 77 Zappacosta, 20 Bakker, 33 Hateboer, 25 Adopo, 7 Koopmeiner­s, 8 Pasalic, 17 De Ketelaere, 10 Touré Gasperini

Hien-Djimsiti 55-45%, RuggeriBak­ker 60-40%, MiranchukK­oopmeiners 55-45%, ScamaccaDe Ketelaere 60-40%

nessuno

Kolasinac, Lookman

BALL. SQUAL. ALL. DIFF. INDISP.

De Roon, Rossi

ARBITRO Siebert (Ger) Seidel-Foltyn (Ger)

4° UOMO Schlager (Ger) Dankert (Ger) Dingert (Ger) TV Sky Sport 1, Sky Sport, Dazn, Now

ASSISTENTI VAR

voluzione per la quale si aspetta sempre un improvviso squarcio di luce. Potrebbe essere oggi, se dovesse tornare titolare dopo quattro gare di fila in panchina (con l’Inter per tutti i 90’). Allo Sporting ha già segnato, l’1-0 del Gewiss: un gol prepotente, un bel condensato dello Scamacca che potrebbe essere sempre e ancora non è. E ieri Gasperini, ai microfoni Sky, ha provato ancora una volta a dettare la sua ricetta: «Più gioia e meno pressione: Gianluca

AVAR

ha sempre addosso grandissim­e aspettativ­e, ma sarebbe bene che si calasse di più nella normalità. Da lui non si può pretendere che faccia i chilometri di Ederson e De Roon, ma vorrei che aumentasse il suo raggio di azione. Però mi piacerebbe anche vederlo meno deluso dopo un errore. Ci sta provando».

⏻ TEMPO DI LETTURA 2’58”

SportingAT­ALANTA (ore 18.45) Andata ottavi Europa League

JuventusAT­ALANTA (18)

Serie A

ATALANTASp­orting

(21)

Ritorno ottavi Europa League

ATALANTAFi­orentina (18)

Serie A

Il ritorno dal 1’

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