La Gazzetta dello Sport - Bologna

Pavlovic di personalit­à, che classe Musiala

- Di G.B. Olivero

Èbastato un Bayern normale per spegnere il sogno della Lazio. Stavolta i tedeschi hanno riscoperto il gusto della concretezz­a, mentre è stata la squadra di Sarri a non tirare mai nello specchio della porta. Ai quarti di Champions va la formazione più forte, ma il risultato largo non riesce a nascondere la sensazione che questo Bayern sia tutt’altro che guarito e che si sarebbe potuto fare di più. Ovviamente sarebbe servita una Lazio perfetta e invece, dopo un inizio confortant­e, la squadra si è progressiv­amente spenta, incapace di reagire alla mazzata dei due gol incassati appena prima dell’intervallo. Il secondo tempo è stato molto deludente dal punto di vista caratte

D’altronde, che fosse un’altra sfida rispetto all’andata, si è capito in fretta. All’Olimpico i tedeschi non avevano mai cen

L’ALLENATORE

Nel momento più delicato della stagione ritrova il suo Bayern. Bravo a chiedere ai suoi giocatori di non cadere nell’errore di metterci troppa foga.

IL MIGLIORE

Una doppietta che fa la differenza. Due gol dei suoi, da predone d’area. Ma è fondamenta­le anche come pivot offensivo. tare che ci fosse sempre un avversario libero tra difensori e mediani. Da un triangolo tra Guerreiro e Musiala nasce una grande occasione per Müller, che però buca la conclusion­e. Non è però un monologo tedesco. La Lazio non rinuncia ad attaccare ed è abbastanza lucida nella gestione dei ritmi, ma paga la scarsa vena di Zaccagni e Immobile, protagonis­ti comunque nell’azione che potrebbe cambiare tutto: il cross dell’esterno viene deviato male da De Ligt che serve Ciro, defilato sul secondo palo come piace a lui, davanti a Neuer. Il colpo di testa finisce incredibil­mente a lato inchiodand­o la Lazio di fronte alla prima e ineluttabi­le regola del calcio: vince chi sbaglia di meno nelle due aree. Il resto è importante ma opinabile,

Dopo un inizio confortant­e i biancocele­sti si spengono e non riescono a reagire

Muller raddoppia di testa nel recupero del primo tempo su tiro di De Ligt e la Lazio crolla

IL VOTO PIÙ BASSO

Non appare irresistib­ile, anche se il suo lo fa. Fortunato, però, ad essere poco sollecitat­o da una Lazio che scompare presto dal match.

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