La Gazzetta dello Sport - Bologna
Pavlovic di personalità, che classe Musiala
Èbastato un Bayern normale per spegnere il sogno della Lazio. Stavolta i tedeschi hanno riscoperto il gusto della concretezza, mentre è stata la squadra di Sarri a non tirare mai nello specchio della porta. Ai quarti di Champions va la formazione più forte, ma il risultato largo non riesce a nascondere la sensazione che questo Bayern sia tutt’altro che guarito e che si sarebbe potuto fare di più. Ovviamente sarebbe servita una Lazio perfetta e invece, dopo un inizio confortante, la squadra si è progressivamente spenta, incapace di reagire alla mazzata dei due gol incassati appena prima dell’intervallo. Il secondo tempo è stato molto deludente dal punto di vista caratte
D’altronde, che fosse un’altra sfida rispetto all’andata, si è capito in fretta. All’Olimpico i tedeschi non avevano mai cen
L’ALLENATORE
Nel momento più delicato della stagione ritrova il suo Bayern. Bravo a chiedere ai suoi giocatori di non cadere nell’errore di metterci troppa foga.
IL MIGLIORE
Una doppietta che fa la differenza. Due gol dei suoi, da predone d’area. Ma è fondamentale anche come pivot offensivo. tare che ci fosse sempre un avversario libero tra difensori e mediani. Da un triangolo tra Guerreiro e Musiala nasce una grande occasione per Müller, che però buca la conclusione. Non è però un monologo tedesco. La Lazio non rinuncia ad attaccare ed è abbastanza lucida nella gestione dei ritmi, ma paga la scarsa vena di Zaccagni e Immobile, protagonisti comunque nell’azione che potrebbe cambiare tutto: il cross dell’esterno viene deviato male da De Ligt che serve Ciro, defilato sul secondo palo come piace a lui, davanti a Neuer. Il colpo di testa finisce incredibilmente a lato inchiodando la Lazio di fronte alla prima e ineluttabile regola del calcio: vince chi sbaglia di meno nelle due aree. Il resto è importante ma opinabile,
Dopo un inizio confortante i biancocelesti si spengono e non riescono a reagire
Muller raddoppia di testa nel recupero del primo tempo su tiro di De Ligt e la Lazio crolla
IL VOTO PIÙ BASSO
Non appare irresistibile, anche se il suo lo fa. Fortunato, però, ad essere poco sollecitato da una Lazio che scompare presto dal match.