La Gazzetta dello Sport - Bologna

Ayuso sempre leader, Contador si compliment­a Oggi arrivo in salita: 4%

Il belga della Alpecin, legatissim­o a Van der Poel, non ha rivali. Volata convulsa: Girmay declassato, Milan ammonito

- Di Ciro Scognamigl­io

VOLTERRA

345 m

Il via alle 10.20

GUALDO TADINO

270 m 532 m 518 m

ARRIVO 1. Jasper PHILIPSEN (Bel, Alpecin-Deceuninck) km 199 in 4.32’, media 43,878;

2. Merlier (Bel, Soudal QuickStep); 3. Zingle (Fra, Cofidis);

4. Capiot (Bel); 5. Van Uden (Ola); 6. Waerenskjo­ld (Nor);

7. Lonardi; 8. Vernon (Gb);

9. Milan; 10. Lienhard; 18. Ganna;

36. Caruso; 40. Vingegaard (Dan); 69. Ayuso (Spa).

Non partito Conca.

CLASSIFICA 1. Juan AYUSO (Spa, Uae Emirates) 4.42’31”;

2. Filippo Ganna (Ineos) a 1”;

3. Milan (Lidl-Trek) a 12”;

4. Vernon (Gb) a 13”; 5. Waerenskjo­ld (Nor) a 15”; 6. Tiberi a 17”;

7. Vauquelin (Fra) a 18”;

8. Vingegaard (Dan) a 22”;

9. Gregoire (Fra); 10. Ludvigsson (Sve) a 23”; 18. Bettiol a 27”.

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La3a tappa è la più lunga: finale al 4%. Abbuoni 3”, 2” e 1” allo sprint volante; 10”, 6” e 4” al traguardo. Diretta RaiSport e Eurosport 13.05, Rai2 alle 15

Il ciclismo si è molto allontanat­o dall’estetica Per me questo è il casco del futuro

Sono felice di averlo aspettato dopo quella caduta al Tour 2022. È la bellezza dello sport

«La Roubaix no, ma la Strade Bianche è così cool, mi piace: vorrei correrla»

▶Chiudiamo con l’attualità: dopo la crono della Tirreno-Adriatico, più che di Ayuso e Ganna, si è parlato del nuovo casco usato da lei e da tutta la Visma. Tra l’altro l’Uci ha fatto sapere di vigilare in tal senso, visto che la funzione principale del caso resta quella protettiva rispetto a quella di migliorare la prestazion­e. E che potrebbe cambiare alcune regole.

«Si tratta un casco molto buono e molto veloce, oltre che comodo. Penso che potrà essere il casco del futuro. La visibilità è migliore. Io l’avevo già visionato ovviamente in inverno, in più occasioni. Ci abbiamo lavorato molto».

▶Più di qualcuno però obiettava sull’estetica...

«Negli ultimi tempi il ciclismo si è molto allontanat­o dall’estetica, in diversi casi. Ammetto che quando l’ho visto, per la prima volta, un po’ avevo riso pure io. Poi, se lo testi e vedi quanti vantaggi ti dà, smetti di ridere».

⏻ TEMPO DI LETTURA 6’53” anno scorso Jasper Philipsen aveva cominciato a vincere alla Tirreno-Adriatico (otto marzo, tappa 3, Follonica-Foligno) e non si era più fermato: 19 successi stagionali – nessuno come lui – con 4 tappe vinte al Tour (più la maglia verde dei punti) che gli hanno consegnato il titolo ideale di velocista di riferiment­o. Ieri – stavolta linea d’arrivo a Follonica – ha ricomincia­to a festeggiar­e sempre alla Corsa dei Due Mari e chissà, magari stavolta la ‘vista’ potrebbe essere sulla Milano-Sanremo di sabato 16 marzo. Anche se in squadra ci sarà il campione in carica (e del mondo) Mathieu Van der Poel... «Naturalmen­te, la Sanremo per me è un obiettivo – ha spiegato il 26enne belga dell’Alpecin-Deceuninck -. Forse è l’unico Monumento a cui posso puntare davvero (peraltro l’anno scorso fu secondo alla Roubaix, ndr). Ma con il Pogacar visto alla Strade Bianche, come faccio a tenere lui, e forse pure altri, sul Poggio? Poi so che nel caso di una volata di un gruppo ristretto, se io e Mathieu fossimo lì, potrebbe aiutarmi. Già al Tour dell’anno scorso lo ha fatto».

L’Voci

Philipsen, assistito dai fratelli Alex e Johnny Carera, è al centro del mercato: non c’è dubbio che la Alpecin – dove Van der Poel dovrebbe avere allungato ulteriorme­nte il suo contratto, si attendono comunicazi­oni ufficiali – voglia tenerlo. Allo stesso tempo alla porta ci sono molto interessat­e la Bora, la Uae e l’ambiziosa Tudor di Fabian Cancellara. Ieri il finale è stato convulso: Cavendish ha forato, Froome è caduto, Girmay (3°) è stato poi retrocesso per una manovra considerat­a irregolare. Philipsen, sul connaziona­le Merlier, ha vinto nettamente mentre l’Italia non si è vista (Lonardi, settimo, il migliore). Ganna poteva prendere un abbuono e passare al comando della classifica, ma ha perso posizioni tra l’ultimo chilometro e i -400 metri; Milan, nono, non si è trovato perfettame­nte con i compagni e il finale non gli era congeniale: da segnalare che la giuria lo ha ammonito per ‘intimidazi­one contro un corridore’. Il friulano ha fatto sapere di essere piuttosto sorpreso per il provvedime­nto, oggi al via i direttori sportivi della Lidl-Trek ne parleranno con la giuria. In classifica, sempre primo il 21enne talento spagnolo Juan Ayuso («Mi ha chiamato anche Contador per compliment­arsi») che prolunga il momento eccellente della Uae-Emirates, vittoriosa pure alla cronosquad­re della Parigi-Nizza dove al comando è passato l’americano Brandon McNulty.

L’olimpionic­o Ganna combatte bene, punta all’abbuono per diventare leader ma si perde nel finale

⏻ TEMPO DI LETTURA 2’32”

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