La Gazzetta dello Sport - Bologna
Guardiola ha detto che giocare contro Gasp è come andare dal dentista. Per Klopp l’approccio sarà uguale
Rispetto
«È un accoppiamento insidioso - ha detto Klopp dell’Atalanta, già affrontata nel girone di Champions 2020-21 -. Non che li abbia visti 500 volte da quando li abbiamo affrontati, ma hanno ancora lo stesso allenatore e sono sicuro una struttura molto simile, che significa che mettono a disagio gli avversari e sono molto organizzati. Sarà una sfida molto interessante, non vedo l’ora di giocare e vediamo cosa riusciremo a fare. Ma ho molto rispetto per quello che l’Atalanta è riuscita con continuità a fare negli ultimi anni».
Stelle
Il Liverpool di Klopp è una collezione di stelle. La più grande è Mo Salah, che parla ancora l’italiano dalle esperienze con Fiorentina e Roma ma che a Liverpool è diventato così tanto una macchina da gol da essere il primo nella gloriosa storia dei Reds con almeno 20 gol in 7 stagioni consecutive. L’altra colonna è Virgil Van Dijk, tornato a essere il miglior difensore del mondo dopo che lo scorso anno pareva sul viale del tramonto. Da quest’anno è capitano, porta classe e leadership. Attorno a loro una collezione di campioni e di giovani che stanno crescendo. E Anfield, dove l’Atalanta vinse nel 2020-21, è inespugnabile: in 4 gare europee quest’anno 17 gol fatti e 2 subiti.
⏻ TEMPO DI LETTURA 1’39” «Sì, ha sorpreso tutti credo con queste rotazioni. Riesce ad avere più identità cambiando gli elementi senza perdere però i suoi principi di gioco. Cambiando i vari De Ketelaere,
Scamacca, Lookman, Pasalic, Koopmeiners, Miranchuk trova sempre il modo di fare male in base all’avversario. Difficile anche preparare le partite contro l’Atalanta per questo motivo».
▶Uno degli uomini più osservati di questo periodo è Gianluca Scamacca: cosa ne pensa?
«Sta crescendo, anche l’Italia ha bisogno di lui. Deve lottare e deve credere ogni giorno nel lavoro quotidiano con Gasperini. Quando si comprende che lavorando in un certo modo si possono raggiungere certi risultati, diventa tutto più semplice».
▶ A metà marzo l’Atalanta è ancora in corsa per tre obiettivi: un posto in Champions in campionato,la semifinale di Coppa Italia e i quarti di Europa League. Ormai è raro vedere squadre in grado di arrivare in fondo a così tante competizioni...
«Infatti va sottolineato quanto stanno facendo a Bergamo. Ma Gasperini non si pone limiti. E io ho sempre pensato che è difficile programmare il lavoro in funzione di una sola competizione. E’ giusto non porsi limiti e provare ad andare avanti il più possibile in tutte le competizioni che si giocano».
▶Saranno gli uomini o l’organizzazione a decidere il passaggio del turno?
«Gli uomini si esaltano all’interno dell’organizzazione di gioco e quindi grazie alle prestazioni. E questa Atalanta va forte».
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