La Gazzetta dello Sport - Bologna
BELLANOVA, CAMBIASO LUCCA E FOLORUNSHO L’ITALIA DEI DEB CHIEDE SPAZIO
La tournée negli Stati Uniti è una grande opportunità: per Spalletti nessun ruolo è chiuso. Così anche Carnesecchi spera
Cinque personaggi in cerca d’autore, cinque nuovi all’inseguimento di un posto in Nazionale. Carnesecchi, Bellanova, Cambiaso, Folorunsho e Lucca, alcuni deb assoluti, si giocano le loro chance di Italia cominciando qui in America. Venezuela ed Ecuador sono amichevoli per la Fifa, non per gli azzurri che sentono di avere l’occasione della vita. Spalletti non s’è nascosto in conferenza a Roma: «Nessuno ha il posto blindato, dobbiamo essere aperti alle novità, è scontato e necessario che ci siano facce nuove». Considerando che il nuovo sistema tattico da sperimentare, il 3-4-2-1 (o 3-4-3), è anche quello di riferimento dei loro club, Atalanta, Torino, Juve, Verona e Udinese, si capisce che qui potrebbero trovare la loro America.
Carnesecchi Se Spalletti si premura di spiegare che nessun ruolo è chiuso a priori, quello del portiere sicuramente offre meno sliding door. Buffon è stato un ventennio in prima fila, dopo di lui c’è Donnarumma che sembra aver superato la crisi. Non è che prima, da Zoff a Peruzzi, da Zenga a Toldo, passando per Pagliuca, ci fosse tanto turnover. Storicamente è così. Però ci sono sempre un secondo (Vicario oggi) e un terzo: Marco Carnesecchi può insidiare Meret e l’infortunato Provedel. Piace a Spalletti, ha fatto bene nell’Under 21, è un ragazzo serio. Durante l’Europeo compirà 24 anni, i top club sono interessati a lui. Mancini nel 2022 lo aveva voluto in uno stage.
Bellanova Raoul Bellanova, 24 anni a maggio, è la grande novità. Al Torino ha reinventato una carriera in rampa di lancio nel Cagliari e poi un po’ depressa nell’Inter. Juric gli ha fatto bene. Da esterno destro su tutta la fascia mostra corsa, fiato e fisico non comuni, è spesso devastante in progressioni sempre attente a concludersi con cross, appoggio o tiro. Svolge un doppio ruolo come Dimarco sull’altra fascia. La concorrenza è fortissima. Il titolare sarebbe Di Lorenzo, alle sue spalle Darmian, poi c’è l’emergente Cambiaso. Però, nel nuovo sistema a tre dietro, il napoletano e l’interista potrebbero giocare da centrali, lasciando spazio in fascia. E nessuno ha la corsa di
Bellanova. Per lui, “prima” assoluta.
Cambiaso Ci sono quei giocatori di cui Spalletti è un po’ innamorato. Uno è Calafiori, sarebbe stato qui se non avesse avuto un impegno con l’Under 21: il c.t. apprezza la capacità di essere multiruolo. Stesso discorso per Andrea Cambiaso, 24 anni, già chiamato da Spalletti a novembre. Nessuno si aspettava che il passaggio alla Juve ne moltipli
casse il rendimento: l’ex Bologna ha mostrato di sbrigarsela bene da esterno a destra e sinistra, da mezzala, da esterno alto. Soprattutto si capisce la grande intelligenza tattica combinata a una corsa leggera, con ottima visione di gioco e lettura dei passaggi da vero centrocampista. Un jolly che Spalletti vorrebbe in azzurro.
Folorunsho Altra grande sorpresa, alla prima chiamata in una nazionale, Michael Folorunsho ha già 26 anni e una carriera in crescendo. Si è fatto notare nel Bari l’anno scorso, ora sta trascinando il Verona, è di proprietà del Napoli. Al c.t. piacciono corsa, dinamismo e fisico potente in mezzo: nato a Roma, origini nigeriane, Folorunsho può ricoprire il ruolo di trequartista, esterno, anche mediano. Notevole il contributo in zona gol: quattro centri, tre da fuori area. Nel primo allenamento a Roma s’è fatto ammirare per una spettacolare rovesciata volante andata in rete. Grande concorrenza tra i trequartisti: Chiesa, Zaccagni (ali vere), Zaniolo e Orsolini (esterni offensivi), Pellegrini e Frattesi (centrocampisti).
Lucca Parlando di concorrenza non è messo meglio Lorenzo Lucca, 24 anni a settembre, “centravantone” d’area. Un ruolo molto fluido in azzurro. Immobile era partito titolare nel ciclo di Spalletti, ma la crisi laziale ha influito sul rendimento. Scamacca era il prediletto, il modello di centravanti potente e tecnico, ma il c.t. è rimasto deluso dalla poca grinta dell’atalantino, rimasto a casa. Sono qui Retegui, serio, fisico, 9 d’area, e Raspadori, 9 di movimento che può fare il trequartista. Lucca ha preso il posto di Scamacca. Spalletti lo ha seguito e fatto seguire sempre, è affascinato da un 9 alto due metri e uno: non ha la tecnica di Scamacca, ma è più alto e sa farsi spazio in area. Sta crescendo, sembrava un predestinato, s’era un po’ fermato. L’Italia ha fame di centravanti.
Giovani
Stanno giocando bene nei loro club e adesso potrebbero trovare... la loro America