La Gazzetta dello Sport - Bologna

«ORA VAN DER POEL È DI UN ALTRO PIANETA UN GIORNO POGACAR VINCERÀ LA ROUBAIX»

La GandWevelg­em apre i 15 giorni con Fiandre e Roubaix. Il belga è stato un simbolo del Nord: «Ma oggi vanno più forte»

- Di Ciro Scognamigl­io

Venerdì si è goduto l’E3 Saxo Classic, il Piccolo Fiandre ad Harelbeke, da un osservator­io privilegia­to: «Ho un agriturism­o sul Vecchio Kwaremont — spiega Johan Museeuw, 58 anni —. Si chiama Cobblehous­e. Ospito gli appassiona­ti che vogliono seguire le grandi corse del Nord ‘da dentro’». E, con il calendario in essere dal 2010, i 15 giorni ‘santi’ tra Muri e pavé iniziano oggi con l’86a edizione della Gand-Wevelgem, 253 km da Ypres a Wevelgem con il simbolo Kemmelberg (da fare 3 volte). Poi il Fiandre a Pasqua, e la Roubaix il 7 aprile. Territori d’elezione tra gli anni 90 e 2000 per il ‘leone’ belga, cui però proprio la Gand-Wevelgem è sempre sfuggita, a fronte delle triplette nella ‘Ronde’ e nell’Inferno del Nord.

▶Joha▼, che cosa hanno significat­o per lei queste corse?

«Sono state e sono la vita. Le pietre della Roubaix stanno sul mio tavolo. E la gente che viene si emoziona a vederle».

▶A▶▶iamo appena assistito a un ‘Piccolo Fiandre’ spettacola­re: ma senza la caduta, Van Aert sarebbe riuscito a stare con Van der Poel fino alla fine?

La tripletta a Roubaix Johan, Bortolami, Tafi

È il 14 aprile 1996: il primo successo di Johan Museeuw nell’Inferno del Nord è anche un trionfo storico per la Mapei che monopolizz­ò il podio a Roubaix: secondo Gianluca Bortolami (a destra), terzo Andrea Tafi (a sinistra)

▶ Salterà la Gand-Wevelgem per puntare su Fiandre e Roubaix. Ma che cosa voleva dire?

«L’atteggiame­nto di Van der Poel mi convince di più. Vuole vincere sempre, e a volte si sacrifica un po’, come nella Sanremo. Ma Van Aert, per dire, al Tour ha lavorato tantissimo per Vingegaard. Per me, troppo. Uno come Wout deve pensare maggiormen­te a se stesso».

▶ Quest’anno debutterà al Giro, le fa piacere?

«Sì, sono contento che abbia cambiato programma e spero abbia più libertà, in generale. È un campione, però gli mancano ancora Fiandre, Roubaix, mondiale su strada. Sì, ci è arrivato vicino diverse volte. Ma conta un solo posto, il primo».

▶Va▼ der Poel sempre favorito, ok, pure a Fiandre e Roubaix: ma quali gli outsider?

«Qualcuno della Lidl-Trek, forse. Venerdì Stuyven è andato molto bene. Bisogna inventarsi qualcosa tatticamen­te».

▶E degli italiani che ne pensa?

«Non è il ciclo giusto. Spero che nei prossimi anni venga fuori un “azzurro” giovane e fortissimo».

▶ Pogacar sta dominando al Catalogna, ma ha saltato il Nord: farà solo la Liegi. Capitolo Roubaix: quando deciderà di provarla, ce la farà?

«Per me, sì. Tadej può davvero vincere ogni gara. Come Van der Poel, anzi di più, perché aggiunge le corse a tappe».

⏻ TEMPO DI LETTURA 3’56”

Coppi e Bartali

Al Tour si è sacrificat­o troppo per Vingegaard Deve pensare di più a se stesso

A Forlì, ultima tappa al belga Jenno Berckmoes (Lotto),

3° De Pretto. Classifica: 1° Koen Bouwman (Ola, Visma), 3° Ulissi.

 ?? ?? Nella GandWevelg­em di oggi (Eurosport 14.10) l’Italia punta (soprattutt­o) su Jonathan Milan. Alberto Bettiol non l’aveva in programma: sta migliorand­o dopo la caduta di venerdì, per ora confermata la presenza mercoledì nell’Attraverso Le Fiandre.
Oggi per l’Italia anche Affini, Mozzato, Gazzoli, Pasqualon, Viviani, Cimolai, Moro, Milesi, Parisini, Trentin. Nella prova femminile occhi su Elisa Balsamo.
Nella GandWevelg­em di oggi (Eurosport 14.10) l’Italia punta (soprattutt­o) su Jonathan Milan. Alberto Bettiol non l’aveva in programma: sta migliorand­o dopo la caduta di venerdì, per ora confermata la presenza mercoledì nell’Attraverso Le Fiandre. Oggi per l’Italia anche Affini, Mozzato, Gazzoli, Pasqualon, Viviani, Cimolai, Moro, Milesi, Parisini, Trentin. Nella prova femminile occhi su Elisa Balsamo.
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