La Gazzetta dello Sport - Bologna
Ok la prima da papà «Mi sono ritrovato grazie a Ludovico»
Batte Safiullin, oggi c'è l'americano Shelton «Spero che mio figlio sarà orgoglioso di me»
Il parto è stato velocissimo, ho potuto stare a casa qualche giorno e sono partito tranquillo
Non ha ancora la racchettina. Non spingerò perché faccia il tennista ma non glielo impedirò
Lorenzo Musetti
All’ultimo minuto Lorenzo voleva rinunciare a Miami, ma il primogenito è nato con qualche giorno d'anticipo
La prima da papà è impossibile da dimenticare. Lorenzo Musetti, da poco più di una settimana è padre di Ludovico, nato il 15 marzo con qualche giorno di anticipo rispetto al previsto. Un tempismo eccezionale che ha permesso al numero 2 italiano di arrivare in tempo a Miami, inizialmente messa da parte per riorganizzare i suoi programmi. Sotto una calura quasi insopportabile, dopo due giorni di piogge torrenziali, il carrarino è sceso in campo finalmente con il piglio giusto, senza arrendersi nei momenti di difficoltà come troppe volte aveva fatto nel passato più recente.
▶Lorenzo, ha preso l’aereo al volo ma ne è valsa la pena.
«C'erano tanti dubbi di poter giocare qui e invece la vita mi ha dato la chance di arrivare e giocare anche bene. Sono felice, non lo nego».
▶La vita, chiamiamola col suo nome: Ludovico. Possiamo dire che le ha dato una spinta verso Miami arrivando in anticipo.
«Anche se non è il mio miglior momento come risultati sono felice perché ho giocato bene, mi sono sentito leggero. C'era tensione e nervosismo ma il giusto e sento di aver ritrovato un po' Lorenzo grazie a Ludovico».
▶Il tempo di festeggiare la prima festa del papà ed è arrivato qui, dove adesso la aspetta Ben Shelton, uno dei più attesi in questo torneo.
«Con lui ho già giocato una volta al Queens, ed era stato un match molto combattuto. Lui si basa molto sul servizio e la chiave della partita sarà cercare di disinnescare la sua arma più potente. Dovrò concentrarmi sui miei game di servizio e cercare di farlo giocare. È molto aggressivo ma ha anche un gioco piuttosto rischioso».
▶ È stato difficile lasciare subito il suo bimbo?
«Ma diciamo che sta andando tutto bene, il parto è stato velocissimo, non ci sono stati intoppi, ho potuto stare a casa qualche giorno a fare da supporto. E sono partito tranquillo».
▶È stato presente al parto?
«Sì, sono rimasto con loro per tutto il travaglio. Non sono svenuto se è quello che volete sapere... È stato un momento bellissimo che ci ha unito ancora di più come famiglia. Un momento che cambia la vita e che non dimenticherò mai».
▶ Se suo figlio avrà il tempo sulla palla come l’ha avuto per venire al mondo siamo già pronti per un nuovo tennista in famiglia...
«Ecco, lo sapevo che finiva così! Chi lo sa ha appena una settimana non faccio ancora progetti per il futuro. La racchettina ancora non ce l'ha. Non spingerò perché faccia il tennista ma se vorrà non sarò certo io a impedirglielo. Intanto spero di dargli un po' di soddisfazioni con la mia di carriera. Voglio che veda papà vincere».
▶ Tra poco inizia la stagione sulla terra, la sua preferita. Veronica e il piccolo la seguiranno?
«Vediamo, a me piacerebbe che potesse seguirmi quando sarà un pochino più grande. Magari a Montecarlo, visto che siamo a casa verrà a fare un po' il tifo. Sarei felice». Bravo papà Musetti, e bravo Ludovico, che ci ha riportato un po' di Lorenzo.
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