La Gazzetta dello Sport - Bologna

«Dai, Fiorentina vinci per Joe Serve una sera straordina­ria»

L’allenatore carica la squadra: «Mettiamo in campo i valori di Barone, passione e amore»

- Di Ilaria Masini

in discussion­e erano al centro e Pioli, a meno di sorprese, ha scelto: a centrocamp­o Bennacer e Reijnders, in difesa Thiaw e Tomori, decisament­e tornato leader difensivo. Per il turnover c’è tempo, per la precisione due settimane, un giorno e qualche ora: la partita col Sassuolo del 14 aprile, stretta tra le due con la Roma in Europa League, è quella in cui Pioli cambierà tutti o quasi. Prima, sabato in casa contro il Lecce, si vedrà probabilme­nte qualche adattament­o, diciamo una rotazione più controllat­a.

Firenze e Davide

Pioli intanto ha addirittur­a elevato questo Fiorentina-Milan di fine marzo a gara chiave del finale: «Abbiamo nove partite di campionato e speriamo cinque di Europa League che saranno le più importanti. La più importante però è quella di domani, a Firenze abbiamo sempre trovato difficoltà. Il futuro? A fine stagione farò un bilancio e dirò che cosa vorrò dalla prossima stagione». In quella risposta c’è tattica - Pioli vuole tenere alta la tensione -, ma anche verità. La Fiorentina da metà novembre a oggi ha perso in casa solo una volta, lo 0-1 contro l’Inter. Questione di squadra, che sta bene, e ambiente, che si fa sentire. Innegabile però che stasera la partita sarà particolar­e: Firenze parlerà di Joe Barone, ci saranno sue foto, suoi ricordi, celebrazio­ni della curva per lui. «I tifosi viola sono fantastici se si tratta di unirsi per compattars­i - ha detto Pioli -. Ci aspetterà un ambiente particolar­e all’inizio». Ieri non lo ha detto - e chissà se ne parlerà stasera - ma è chiaro che in tutti i suoi pensieri, lungo tutte le sue parole, rimbombava un nome: Davide Astori.

⏻ TEMPO DI LETTURA 3’19’’ a prima fila della tribuna autorità sarà vuota. Ci sarà soltanto una maglia viola con la scritta Barone, adagiata su quello che era il suo posto. La sedia del direttore generale rimarrà vuota per sempre, fino a quando ci sarà la proprietà Commisso. Non verrà occupata da nessun altro, proprio come stasera quando il

LFranchi sarà sold out, ma gli occhi andranno tutti su quella poltroncin­a. Poi al fischio d’inizio la squadra farà di tutto per dedicargli la vittoria come spiega Vincenzo Italiano: «Dobbiamo ripartire e onorare al massimo Joe, mettendo in campo i suoi valori: passione, amore, attaccamen­to per questa città e per questi colori. Dobbiamo farlo per lui, per la sua famiglia e per il presidente. Abbiamo perso un padre, ora serve andare forte in tutte le partite come avrebbe voluto lui». Rocco Commisso la guarderà in tv dagli Stati Uniti così come farà la famiglia Barone, radunata insieme.

Ambiente da brividi

Saranno più di 33mila gli spettatori sugli spalti, ovvero tutto esaurito, vista la chiusura della Curva Ferrovia per i lavori di ristruttur­azione. È prevista anche un’ampia coreografi­a che coinvolger­à Curva Fiesole e Maratona e che inizierà nel momento dell’inno viola per terminare alla fine del minuto di silenzio per Joe Barone. In più molti altri omaggi per il d.g. scomparso lo scorso 19 marzo, fra cui le sue immagini proiettate sul maxischerm­o. I tifosi viola aspetteran­no il pullman già all’esterno dello stadio per dare subito forza ai giocatori: «La cornice sarà particolar­e - continua Italiano e sono convinto che il pubblico ci darà la spinta e l’energia giusta per ottenere il massimo. Da qui alla fine sarà importante essere tutti uniti per fare qualcosa di straordina­rio. Ci siamo riusciti l’anno scorso e possiamo ripeterci». Il tecnico chiede di fare “qualcosa di straordina­rio” in una serata che di ordinario non ha assolutame­nte niente, compreso l’avversario, il Milan, che ha in panchina Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina travolta nel marzo 2018 dalla morte del capitano Davide Astori.

Dubbi di formazione

Bonaventur­a è squalifica­to e sulla trequarti c’è un ballottagg­io fra Beltran e Barak, entrambi in forma. È certo l’impiego di Belotti come centravant­i, mentre il grande interrogat­ivo dell’allenatore rimane Gonzalez: parlerà con Nico e in extremis prenderà la decisione finale, se schierarlo dall’inizio o in corsa. L’alternativ­a è Ikoné. In difesa Biraghi sarà il terzino sinistro mentre a destra ci sarà Kayode, con Dodo che cerca di insidiarlo ma ancora ha poco minutaggio. Mai come questa volta conterà più la testa delle gambe: «Il Milan - conclude Italiano - arriva da un grande momento, però giochiamo in casa e abbiamo voglia di ripartire con un risultato positivo e possiamo metterli in difficoltà, anche se è difficile. Conquistar­e i tre punti sarebbe davvero bello e pure importante per uno slancio in classifica».

⏻ TEMPO DI LETTURA 2’20”

Stadio esaurito

La capienza del Franchi è ridotta per i lavori in Ferrovia. Venduti tutti i 33 mila biglietti

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I gol messi a segno dal Milan nelle 15 partite disputate fuori casa in questa Serie A. Nelle 14 partite disputate in casa i rossoneri hanno realizzato appena 23 reti
GETTY/ALFATER Determinan­te colte dal Milan nelle 15 partite disputate in trasferta in questo campionato di Serie A. Tre le sconfitte, contro Inter, Atalanta e Monza I gol messi a segno dal Milan nelle 15 partite disputate fuori casa in questa Serie A. Nelle 14 partite disputate in casa i rossoneri hanno realizzato appena 23 reti
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Joe Barone al Viola Park
GETTY IMAGES Sentimento L’omaggio della Fiorentina all’ex d.g. Joe Barone al Viola Park

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