La Gazzetta dello Sport - Bologna

«La monetina? Non ci penso più Azzurri più forti, ma senza Kvara...»

- Di Salvatore Malfitano

La monetina a Bergamo arlare di Alemao significa ricordare un titolo che sa di un calcio che non c’è più. La vittoria di Bergamo, arrivata a tavolino per il lancio di una moneta che colpisce il brasiliano, è una delle storie che continuano a caratteriz­zare l’epica della Serie A di un tempo.

P▶ Ci ripensa a quell’episodio?

«Nemmeno più di tanto. È stato un evento normale, magari un po’ folklorist­ico, in cui non ho mai mentito o recitato. Anzi, ero stato ferito alla fronte. È stato giusto che ci assegnasse­ro il successo. Ma poi è finita lì, quando ho giocato nell’Atalanta sono stato apprezzato».

▶ Che gara si aspetta oggi?

«Intensa e agguerrita, però il Napoli è più forte».

▶ Rincorsa Champions fattibile?

«Sì, e ci spero tanto perché mi sento napoletano. In azzurro ho vissuto un’allegria irripetibi­le».

▶ Perché è così difficile ripetersi dopo uno scudetto?

«Spesso si pensa che dopo una vittoria non ci si debba rinforzare. Ma gli avversari si rinforzano e il livello di competitiv­ità tra le rivali generalmen­te si alza. Credo che il Napoli non sia cresciuto rispetto all’anno scorso».

▶ Mancherann­o Kvaratskhe­lia e De Ketelaere: quale assenza peserà di più?

«Il georgiano, anche perché Calzona ha un bisogno maggiore delle certezze dei titolari. Essendo uno dei campioni della rosa, è una perdita delicata».

▶ Chi vede ad allenare il Napoli la prossima stagione?

«Alemao! (Ride, ndr). Ci sono diversi profili di spessore, l’aspetto fondamenta­le sarà affidarsi ad un tecnico che abbia tanta esperienza in club così importanti».

▶ Koopmeiner­s e Lobotka potrebbero trasferirs­i in estate. Come si possono trattenere?

«Solo con i soldi, ormai è l’unica determinan­te. La passione nei confronti di una squadra e della gente non è più la stessa, come se fosse un concetto superato. Il discorso vale per loro e per tutti gli altri calciatori».

▶ Che idea si è fatto del caso Juan Jesus?

«Siamo tutti al suo fianco, come a quello di Vinicius che sta combattend­o una guerra analoga. Sembra, però, che lottino da soli ed è triste. Resta solo da augurarsi che il mondo prima o poi cambi».

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 ?? ?? Alemao soccorso da Carmando in Atalanta-Napoli dell’8 aprile 1990: gli azzurri poi vinsero a tavolino
Alemao soccorso da Carmando in Atalanta-Napoli dell’8 aprile 1990: gli azzurri poi vinsero a tavolino

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