La Gazzetta dello Sport - Bologna
UN MESE SENZA GOL IN NERAZZURRO MA ORA IL TORO HA SCORDATO MADRID
L’ultima rete il 28 febbraio: l’argentino aveva patito lo shock del ko in Champions Dopo la ricarica in nazionale è più sereno
I rigori
Grande cecchino in area, Lautaro stenta però dal dischetto. Con quello sbagliato contro l’Atletico, sono 9 i rigori non trasformati sui 22 battuti con la maglia dell’Inter
per riordinare le idee con i compagni campioni del mondo. Il riposo pre-Champions e le due partite con l’Argentina si sono quindi messe in mezzo per far sì che l’astinenza riempisse tutto marzo. Ma ciò che ha fatto più rumore agli occhi del popolo nerazzurro è stato il silenzio del capitano sull’eliminazione al Metropolitano. Lautaro ha taciuto a caldo e pure nei giorni dopo, segno della profondità della ferita che aveva bisogno di tempo per cicatrizzarsi . Prima di rovesciare la rabbia sul campionato, Lautaro è comunque tornato a segnare con la nazionale. Tra l’altro, in Albiceleste il digiuno era assai più inquietante, quasi un anno e mezzo (la rete mancava dal 3 settembre del 2022). Così il gol in amichevole a Los Angeles con la Costa Rica è diventato terapeutico: ha rotto l’incantesimo e lo ha aiutato a riconnettersi sull’Inter, anche pubblicamente. Mentre era in volo, l’argentino ha postato finalmente un cuoricino nero e uno azzurro. Il ritardo dell’aereo lo ha portato a rientrare ad Appiano Gentile soltanto ieri.
Vecchie abitudini
Non gli era mai successo quest’anno di non metterla dentro per tre partite di fila tra coppe e campionato, figurarsi in quattro: l’Empoli misurerà dunque la reazione del Toro, che vivrà il resto della stagione nell’inseguimento di tre obiettivi concatenati. La coppa del 20esimo scudetto da baciare con fascia al braccio, il titolo da capocannoniere mai in discussione (è a quota 23 reti, +8 dal collega Vlahovic) e, soprattutto, l’agognato rinnovo: l’accordo da 9 milioni fino al 2029 è vicino, ma ha ancora bisogno di una ratifica dalla Cina. Come tanti cellulari, anche quello di Lautaro sarà stato riempito di meme sul famoso rigore di Madrid: la palla sparata in orbita viene cercata nei luoghi più impensabili, da Marte al Mediterraneo, pur di strappare una risata al tifoso deluso. Anche il serissimo Toro, dominatore della A, potrà sorridere, soprattutto adesso che il mese di Champions è ormai alle spalle: lunedì è aprile, si può tornare alle vecchie abitudini.
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