La Gazzetta dello Sport - Bologna

CESENA Che scalata!

La fedeltà della Romagna e i nuovi padroni, poi con Toscano una promozione attesa sei anni Pierozzi all’87’ è decisivo con il Pescara dopo i brividi

- Di Matteo Brega di Luca Alberto Montanari

RECUPERI MERCOLEDÌ 3 APRILE

JUVENTUS N.G.-ENTELLA RIMINI-OLBIA

35a GIORNATA

VENERDÌ 5 APRILE SESTRI LEVANTE-PINETO

DOMENICA 7

PERUGIA-OLBIA ore 14 (1-0) PONTEDERA-ANCONA (1-0) TORRES-FERMANA (1-1) JUVENTUS N.G.-CESENA ore 16.15 (0-1) RECANATESE-CARRARESE (1-1) SPAL-GUBBIO ore 18.30 (0-0) RIMINI-VIS PESARO ore 20.45 (1-1)

LUNEDÌ 8

LUCCHESE-AREZZO PESCARA-ENTELLA

MARCATORI 20 RETI 18 RETI 15 RETI 13 RETI 12 RETI

Shpendi (Cesena)

Morra (4, Rimini)

Merola (4, Pescara)

Guerra (Juventus Next Gen) Spagnoli (2, Ancona); Forte (1, Sestri Levante); Ruocco (Torres) Gucci (Arezzo); Rizzo Pinna (1, Lucchese); Volpicelli (1, Pineto); Fischnalle­r (Torres)

Panico (Carrarese); Udoh (Gubbio); Karlsson (Vis Pesaro) Kargbo (Cesena);

Di Massimo (Gubbio); Carpani (Recanatese)

11 RETI 10 RETI 9 RETI

1-0 3-2 1-0 1-3

0-0 0-1 1-0 3-1 1-2 0-0

ore 14.30 ore 20.30 20.45 (0-1)

ore 20.45 (1-1) (2-1) ei anni dopo è di nuovo Serie B. E dopo 43 è Serie B con la festa in casa. Il Cesena torna dopo essere fallito nell’estate del 2018, inghiottit­o in un buco nero e rinato subito dalla Serie D. Caduta e fioritura immediata. Con lo spirito della Lega Pro dentro, cioè con una squadra arricchita da almeno quattro elementi cresciuti nel vivaio che hanno dato un apporto sostanzios­o alla

Ssquadra in questa stagione (Berti, Francescon­i, Shpendi, Pieraccini, senza scordare David e Giovannini). Il tutto dentro a un lavoro totale di Mimmo Toscano, un lavoro quotidiano.

Anima

Perché l’anima è fortemente legata alla Romagna, il cuore resta lì, anche se il salto di qualità del dopo-fallimento è a tinte americane. Ma Robert Lewis e John Aiello, i proprietar­i del Cesena dal dicembre 2021 attraverso la JRL Investment­s, hanno potuto investire nel nuovo progetto perché la terra originaria ha rimesso in piedi tutto. Nell’estate del 2018, quando la squadra fallisce, l’idea brillante è quella di affidare colori e simboli al Romagna Centro, società di un quartiere della città. Inutile avere due formazioni in D all’interno di Cesena. Diventa così Asd Romagna Centro Cesena e il girone F della Serie D viene vinto subito, al primo tentativo. L’estate dopo torna a essere Cesena Fc. La Romagna è terra pratica e romantica. In un anno il club rientra tra i profession­isti. Si sono messi in 28 imprendito­ri locali, capitanati da Augusto Patrignani. Tutti però con le medesime quote, perché se si è uniti lo si è per davvero, non solo a parole. La regia di questa operazione era stata di Bruno Piraccini, fondatore di Orogel. Una massiccia operazione di amore prima di tutto. Ma anche di intelligen­za finanziari­a e sportiva. Il Cesena che torna in C è una società sana e robusta. Prima stagione: salvezza. Seconda: eliminazio­ne al secondo turno dei playoff. A metà della terza, ecco il cambio epocale. L’ingresso degli americani che per la prima volta dopo 80 anni hanno interrotto la tradizione romagnola a capo del club. Al termine della stagione il Cesena esce al primo turno dei playoff. Ma la C ormai è una realtà che inizia a stare stretta ai romagnoli. La stagione scorsa è quella della lunga volata con la Reggiana, chiusa a favore degli emiliani, e poi terminata con l’eliminazio­ne nelle semifinali dei playoff contro il Lecco. Questa è la stagione della libidine, della promozione con marzo ancora sul calendario. Una Pasqua. Con un’andatura da record che nessuno ha saputo tenere.

Toscano e Aiello

«Ho portato a termine il lavoro: la gente di Cesena se lo meritava - ha detto ieri Toscano - continuere­mo a cercare di macinare record da qui alla fine, perché Cesena ti entra nel cuore». «Ringrazio questa gente - ha detto il presidente Aiello - che si merita questa straordina­ria promozione».

⏻ TEMPO DI LETTURA 2’14” uando la festa sembrava rimandata di una settimana, un colpo di testa di Edoardo Pierozzi sui titoli di coda ha consegnato la B al Cesena, che non festeggiav­a in casa una promozione da 43 anni e che, in un colpo solo, ha cancellato sei anni tra D e C. Superare il Pescara non è stato semplice, gli uomini dell’ex Cascione (che dell’ultimo Cesena in B prima del fallimento era stato un leader), hanno sfiorato almeno due volte il gol, sbattendo prima su Pisseri con Cuppone e poi su Donnarumma, decisivo nel deviare un tiro di Accornero. I cambi di Toscano hanno migliorato il Cesena ed è stato proprio un subentrato a decidere la partita: cross al bacio di Donnarumma a 3’ dalla fine e stacco perfetto dell’esterno, che quest’anno aveva segnato solo una volta (all’andata contro la Vis). Ma questo gol vale la storia.

QMARCATORE Pierozzi al 42’ s.t.

CESENA (3-4-2-1)

Pisseri 6,5; Pieraccini 6 (dal 17’ s.t. Ciofi 6,5), Prestia 6, Silvestri 6,5; Adamo 5,5 (dal 29’ s.t. Francescon­i 6, Saber 6 (dal 29’ s.t. Chiarello 6), Donnarumma 6; Berti 5,5 (dal 17’ s.t. Varone 6,5), Kargbo 5 (dal 9’ s.t. Corazza 6); Shpendi 5,5. (Siano, Klinsmann, Ogunseye, Coccolo, De Rose, David, Piacentini, Valentini). All. Toscano 7

Pierozzi 7), PESCARA (4-3-3)

Plizzari 5,5; Floriani 6, Brosco 6, Mesik 6,5, Milani 6; Dagasso 7 (dal 25’ s.t. Franchini 5), Squizzato 6,5, Aloi 6 (dal 49’ s.t. Sasanelli s.v.); Merola 5,5, Cuppone 6,5 (dal 38’ s.t. Vergani s.v.), Accornero 6,5 (dal 25’ s.t. Cangiano 6). (Gasparini, Di Pasquale, Masala, Tunjov, Pierno, Meazzi, Capone, Pellacani, Staver, Moruzzi, De Marco). Cascione 6,5

ARBITRO NOTE All.

Calzavara di Varese 6,5 paganti 9.012, abbonati 6.535, incasso di 148.388 euro. Ammoniti Pierozzi, Accornero, Aloi, Franchini e Floriani. Angoli 10-6

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