La Gazzetta dello Sport - Bologna

La classifica Atp si basa sui risultati dell’ultimo anno

- Ri.cr.

Rafael Nadal (Spa)

209 settimane Prima volta al numero 1: 18/8/2008

Ultima volta: 2/2/2020

Andy Murray (Gb)

41 settimane Prima volta al numero 1: 7/11/2016

Ultima volta: 20/8/2017

Ma è chiaro che lo sguardo è rivolto verso l’alto, al top, al numero 1, che in 40 anni e 7 mesi di ranking computeriz­zato è stato appannaggi­o di 28 giocatori, da Nastase a Djokovic. Negli ultimi 20 anni, però, sono stati appena sei gli eletti, ed è a loro che Sinner adesso guarda. È stata l’epoca dei Big Three, 937 settimane complessiv­e in vetta dall’avvento di Federer nel 2004 al

Daniil Medvedev (Rus)

16 settimane Prima volta al numero 1: 28/2/2022 Ultima volta: 11/9/2022

Carlos Alcaraz (Spa)

26 settimane Prima volta al numero 1: 12/9/2022

Ultima volta: 10/09/2023

dominio di Djokovic che ha appena celebrato le 418 settimane da re, cominciate nel 2011, passando per Nadal, prima volta lassù nel 2008. In mezzo a loro, le incursioni di Murray tra il 2016 e il 2017, di Medvedev nel 2022 e di Alcaraz tra il 2022 e il 2023, entrambi ancora in corsa per questa stagione. Anche se tutti aspettano Sinner.

La classifica Atp prende in consideraz­ione i punti conquistat­i nelle ultime 52 settimane, da un torneo alla sua edizione nell’anno successivo. Per fare un esempio concreto: a Montecarlo 2024 si dovranno scartare i punti di un anno fa. Sinner nel 2023 aveva ottenuto 360 punti (semifinale) e incremente­rà il bottino solo se otterrà un risultato migliore. Ogni torneo dà punti diversi: 2000 punti al vincitore negli Slam; i Masters 1000, gli Atp 500 e gli Atp 250 sono denominati così proprio per i punti che assegnano a chi li vince.

Coppa Davis (indoor)

Montpellie­r (indoor) Toronto Masters 1000 (cemento) Pechino (cemento) Vienna (indoor)

Australian Open

(cemento) Rotterdam (indoor)

Miami Masters 1000 (cemento)

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