La Gazzetta dello Sport - Bologna

«Resto ancora al comando Adesso la MotoGP arriverà nei Paesi mai raggiunti»

- Di Paolo Ianieri

Giacomo Agostini

Greg Maffei ultimo colpo dell’uomo che ha fatto grande la MotoGP. Carmelo Ezpeleta da 34 anni è il monarca illuminato della moto, il manager capace di rendere sempre più internazio­nale e appetibile un prodotto già di per sé unico. Eppure, nonostante la carta d’identità reciti un eloquente 77 alla voce età, il madrileno ex campione di pelota basca ha ancora l’entusiasmo di un ragazzo dai mille sogni.

L’▶ Ezpeleta, compliment­i.

«Grazie. Io penso che sia buonissimo per la MotoGP. Liberty Media ha guardato attentamen­te ai nostri conti e sono rimasti contenti di come è gestita la compagnia. Per noi, invece, era importante avere accesso alle loro risorse e conoscenze, per raccontare meglio il nostro campionato: da Bagnaia a Marquez a Bastianini o Martin, abbiamo un elenco incredibil­e e io non ho preoccupaz­ioni: i piloti che abbiamo sono unici».

▶ È stato difficile per lei accettare di vendere?

«No, perché io non ho venduto niente, io rimango. La mia, e di Dorna, è comunque una lunga storia: abbiamo cominciato con un management buyout nel 1998 (quando Dorna promoción del deporte, con Ezpeleta a.d. dal 1994 dopo due anni da direttore motorsport, venne venduta a CVC Madrid, prendendo l’attuale nome; ndr), nel 2006 abbiamo venduto la maggioranz­a a Bridgepoin­t Capital, quindi, nel 2013 si è aggiunto il fondo pensionist­ico canadese. Anni nei quali siamo cresciuti e tutto è andato per il meglio. E se Liberty ci ha cercato, altrettant­o noi abbiamo cercato Liberty».

▶ A facilitare l’operazione c’è anche il rapporto di stima e amicizia che la lega a Stefano Domenicali, presidente e a.d. di Formula One Group.

«Abbiamo iniziato a parlare già molto, molto tempo fa. Stefano e io siamo grandi amici dal 1992, quando era direttore di gara del GP d’Italia al Mugello e poi direttore del circuito. In questi anni ci siamo confrontat­i spesso su tantissime cose e, ovviamente, la sua presenza è stata importante in questa operazione».

▶ La vendita arriva nel momento giusto: la MotoGP oggi è un prodotto attraente.

«Penso di sì, se una società come Liberty decide di comprare a questo valore (4,2 miliardi di euro; ndr) è perché pensano che sia un prodotto attrattivo e che con loro potrà diventare ancora migliore».

▶ Che cosa può fare Liberty che non siete riusciti a fare voi?

«Continuare a far crescere la MotoGP, spiegare ancor meglio che sport meraviglio­so sia, arrivare in posti che non abbiamo ancora raggiunto».

▶ L’ultimo ostacolo all’accordo è legato a eventuali obiezioni in materia di antitrust.

«Abbiamo tempo per definire tutto, ma mi pare che il mondo sia cambiato molto e che oggi non si possa parlare di un mercato di solo motorsport, ma di entertainm­ent e show business. E, di questo, noi siamo una parte molto piccola. Servirà un po’ di tempo per analizzare tutto in maniera seria, ma non vedo ostacoli».

▶ Liberty Media garantisce che F.1 e MotoGP resteranno due entità separate tra loro.

«Completame­nte. Siamo due società dello stesso gruppo, ma finisce qui, non ci saranno persone che lavorerann­o per entrambe. Liberty è contenta di come abbiamo gestito la compagnia, continuere­mo con le nostre persone, indipenden­ti dalla F.1».

La MotoGP è uno sport spettacola­re Il nostro lavoro sarà quello di aumentare la sua popolarità

Su Domenicali Siamo amici dal 1992, è stato importante nell’operazione

▶ Lei è in Dorna dal 1992 e al comando dal 1994: pensa a un successore o ha ancora così tanta passione che è un pensiero piuttosto remoto?

«Ovviamente ne abbiamo parlato con Liberty. Per il momento rimango io, ma a luglio farò 78 anni e anche se, grazie a Dio, mi sento benissimo, non potrò restare per sempre. Ma sul punto non c’è problema, Dorna può andare avanti benissimo con o senza di me».

▶ Che cosa l’ha resa più orgogliosa in questi anni?

«Il clima che abbiamo creato. In questo momento le relazioni tra tutte le parti sono ottime, Federazion­e internazio­nale, costruttor­i, team e organizzat­ori, siamo tutti allineati, e questo ti porta a fare le cose meglio».

▶ Lei e Domenicali avete un sogno: vedere F.1 e MotoGP correre nello stesso weekend sulla stessa pista. Ora potrà accadere?

Sui piloti Bagnaia e gli altri sono unici, questo sport ha tanto da dare

«Non è che, se appartieni allo stesso gruppo, le difficoltà che avevamo avuto nel pensarci spariscano. Ma è un’idea che potremmo continuare a sviluppare».

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GETTY Monarca illuminato Carmelo Ezpeleta nato a Barcellona (Spagna), ha 78 anni. Assunto alla Dorna nel 1991 come direttore del dipartimen­to Motorsport, ne è diventato l’a.d. nel 1998
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