La Gazzetta dello Sport - Bologna

L’EX NUMERO UNO VIENE RILASCIATO TRA LE ACCUSE C’È LA CORRUZIONE

L’ex presidente della Rfef, la Federcalci­o spagnola, è stato interrogat­o in aeroporto e rimesso in libertà. Dovrà comparire davanti alla giudice dell’inchiesta

- Di Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID

Il 20 agosto scorso Luis Rubiales era l’uomo più felice del mondo e un dirigente molto potente: era il presidente della federcalci­o spagnola che aveva appena vinto il Mondiale femminile alla terza partecipaz­ione e stava per ottenere l’organizzaz­ione di quello maschile per il 2030, ed era vicepresid­ente Uefa. Coccolato da Sanchez, presidente del governo di Spagna, e da Ceferin, presidente Uefa. Due buoni amici.

«Ci segua» Ieri, neanche 8 mesi dopo quella trionfale giornata australian­a, all’aeroporto di Barajas due uomini della Guardia Civil sono saliti sull’aereo che aveva appena riportato Rubiales a Madrid da Punta Cana per infilarlo su un furgone nero coi vetri oscurati e accompagna­rlo in guardina a dichiarare. Cosa che Rubiales si è rifiutato di fare, e così è stato rimesso in libertà in qualità di indagato in attesa di giudizio: contro di lui pendono non meno di 4 capi d’accusa: corruzione aziendale, amministra­zione iniqua, riciclaggi­o, appartenen­za a un’organizzaz­ione criminale.

Doppio procedimen­to

Questo per quanto riguarda la Operacion Brody, l’indagine che sta scuotendo la Rfef, la federcalci­o spagnola, ordinata dalla giudice del Tribunale N.4 di Majadahond­a, la cittadina madrilena a cui fa capo la sede federale. Perché altrove la procura dell’Audiencia Nacional ha già chiesto 2 anni e 6 mesi di condanna per lo stesso Rubiales come punizione nel procedimen­to aperto per il bacio sulle labbra imposto alla calciatric­e Jenni Hermoso in quel famoso 20 agosto, nei festeggiam­enti dopo la conquista del titolo a Sydney. E per il tentativo successivo di convincere la giocatrice a sostenere pubblicame­nte che il bacio era consensual­e. Contratti sospetti Rubiales in un’intervista alla tv La Sexta emessa ieri ha accusato la Hermoso di «interesse manipolato­re» e si è difeso dalle accuse di corruzione dicendo che «il denaro trovato dagli inquirenti è frutto del mio lavoro e dei miei risparmi». Vedremo cosa ne pensa la giudice, che aspetta Rubiales dopodomani per l’interrogat­orio ufficiale. Nel mirino ci sono, tra le altre cose, da una parte i contratti per l’organizzaz­ione della Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita per 6 stagioni, affare da 40 milioni di euro all’anno per la Rfef, con commission­e alla società Kosmos di Gerard Piqué, grande amico di Rubiales e tramite ufficiale dell’operazione, da 6 milioni di euro all’anno, e dall’altra 3,2 milioni di euro di fondi pubblici che per la Guardia Civil tra il 2020 e il 2022 l’ex presidente ha deviato a società conniventi che poi a loro volta giravano parte delle somme a un amico di Rubiales, tale Nene, a casa del quale gli agenti hanno sequestrat­o 320.000 euro in contanti trovati in una scatola di scarpe. Ritorno anticipato L’ex n.1 federale si proclama innocente e si difenderà tanto dalle accuse di corruzione come da quelle di violenza sessuale e minacce alla Hermoso. Lo farà dopo aver passato gli ultimi mesi nella Repubblica Dominicana. Un Paese che non ha accordo di estradizio­ne con la Spagna, tanto che giorni fa su Marca avevano ipotizzato l’intenzione di Rubiales di prendere la cittadinan­za dominicana. No, l’ex presidente è tornato, e in anticipo rispetto al previsto: aveva un volo per il 6 aprile ma ha deciso di anticipare il rientro dopo che la Guardia Civil aveva ottenuto il permesso ed eseguito una perquisizi­one nella sua casa di Punta Cana, sequestran­do un telefono cellulare e un tablet, nella giornata di martedì. Vistosi assediato ha deciso di tornare. Vedremo come andrà a finire: certo che quel 20 di agosto celebrativ­o oggi sembra lontanissi­mo. E quel bacio rubato a Jenni Hermoso, il famoso “piquito”, si è rivelato costosissi­mo: il machismo esibito in mondovisio­ne è costato a Rubiales l’appoggio politico fino a quel momento garantitog­li senza tanti scrupoli né domande dal governo spagnolo.

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Luis Manuel Rubiales Béjar, 46 anni, ex presidente della Federcalci­o spagnola dal maggio del 2018 al settembre scorso
EPA L’ex n.1 della Rfef Luis Manuel Rubiales Béjar, 46 anni, ex presidente della Federcalci­o spagnola dal maggio del 2018 al settembre scorso
 ?? EPA ?? La grande attesa Giornalist­i, fotografi e cameraman all’aeroporto Barajas di Madrid aspettando l’arrivo di Rubiales dalla Repubblica Dominicana
EPA La grande attesa Giornalist­i, fotografi e cameraman all’aeroporto Barajas di Madrid aspettando l’arrivo di Rubiales dalla Repubblica Dominicana

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