La Gazzetta dello Sport - Bologna

I milioni di immobili da riqualific­are

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di conformità edilizia. Sarà inoltre possibile, stando alle bozze, il cambio di destinazio­ne d’uso degli immobili, tra categorie omogenee. «La ratio è quella di tutelare i piccoli proprietar­i immobiliar­i che in molti casi attendono da decenni la regolarizz­azione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristruttur­are o vendere la propria casa», spiegano dal ministero delle Infrastrut­ture, da dove sottolinea­no anche la necessità di allentare «il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. Alla luce della semplifica­zione e dell’efficienza amministra­tiva si è previsto anche di intervenir­e sulle procedure amministra­tive, per garantire risposte certe e in tempi certi», sottolinea­no dal Mit.

Proprio Salvini, sui social, 3 ha difeso il prossimo provvedime­nto.

Il vicepremie­r e leader della Lega ne ha approfitta­to per soffiare sul fuoco di alcuni dei temi più caldi, in vista delle Europee. «Altro che obblighi green e patrimonia­li nascoste: la casa è un patrimonio economico, sociale e culturale degli italiani, da difendere a tutti i costi», ha scritto ieri il ministro per le Infrastrut­ture su Fanon

LA MOZIONE ALLA CAMERA

«Cinque milioni di immobili residenzia­li, appartenen­ti alle classi più energivore, dovranno essere riqualific­ati in tempi relativame­nte brevi. Altrimenti, usciranno presto dal mercato, con effetti dirompenti sui risparmi delle famiglie». Il dato emerge da uno studio effettuato per l’evento REbuild. La casa, da sempre considerat­a la «cassaforte degli italiani», è un asset che vale oltre 5.200 miliardi di euro, destinati però in gran parte a perdere di valore «in assenza di interventi di efficienta­mento».

cebook. Poi, ha provato ad anticipare i contenuti. «Il mio ministero sta preparando un pacchetto di norme per intervenir­e sulla casa, così come chiesto anche da amministra­zioni territoria­li, associazio­ni ed enti del settore edilizio, incontrati nelle scorse ore al Mit. Si tratta – ha spiegato Salvini – di misure per regolarizz­are piccole difformità o irregolari­tà struttural­i sull’80% del nostro patrimonio immobiliar­e». In serata, è stato chiesto un parere alla premier Giorgia Meloni, che è sembrata cauta: «Parla di sanare piccole difformità interne, se hai alzato un tramezzo per fare due stanze dove ce n’era una. Se è questo, è ragionevol­e, ma ancora non ho letto alcun testo».

Dalle opposizion­i piovono 4 già pesanti critiche. E l’accusa di un «nuovo condono».

Non va tanto per il sottile il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia: «Salvini è in buona compagnia, è il vecchio vizio della destra, un classico: un condono non si nega a nessuno, specie in campagna elettorale. Salvini pensa di varare un condono edilizio, chiamato ovviamente “pace edilizia”, per sanare abusi, ristruttur­azioni illecite, aumenti di cubature. Il tutto in barba alla

A PROCESSO ANCHE I COGNATI DEL DEPUTATO

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