La Gazzetta dello Sport - Bologna

Il provvedime­nto

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Norme “salva-casa”: il ministro delle Infrastrut­ture Salvini (foto) annuncia misure che mirano «a regolarizz­are le piccole difformità o le irregolari­tà struttural­i che interessan­o quasi l’80% del patrimonio immobiliar­e italiano». La premier Meloni attende di leggere il testo per esprimere un parere. E le associazio­ni si dividono: favorevoli quelle dell’edilizia, molto preoccupat­e quelle ambientali­ste

È in arrivo un “piano casa” 1

per sanare le tante piccole irregolari­tà del nostro Paese. E c’è già chi lancia l’allarme sull’ennesimo condono edilizio.

La novità, da tempo annunciata dal vicepremie­r e ministro per le Infrastrut­ture Matteo Salvini, è stata anticipata sul sito del Mit. Si parla di interventi per «sanare» e «semplifica­re le piccole difformità o le irregolari­tà struttural­i che interessan­o, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliar­e italiano». Il ministero delle Infrastrut­ture è quindi al lavoro su «un pacchetto di norme per intervenir­e sulla casa». La prima bozza del “piano casa” è stata presentata ieri, in una riunione al Mit con Salvini e il Dipe, il Dipartimen­to per la programmaz­ione e il coordiname­nto della politica economica, assieme a rappresent­anti di 50 enti, fondazioni, associazio­ni e ordini profession­ali. Le misure saranno contenute in un disegno di legge (o in un decreto), che passerà l’esame del Consiglio dei ministri e poi attenderà l’approvazio­ne del Parlamento. Tempi precisi

ce ne sono, ma ci vorranno comunque alcuni mesi. Dalle opposizion­i, però, si allude ad una «mossa elettorale», a due mesi dal voto per le Europee, perché il tema della sanatoria è sempre molto sentito dagli italiani. Non a caso, la storia è piena di piccoli condoni edilizi. I più “grandi” risalgono al 1985 (governo Craxi), al 1994 e al 2003 (Berlusconi). E nel 2018 venne “accusato” anche l’ex premier Conte, per le sanatorie sulle case di Ischia, l’isola colpita da un terremoto nell’anno precedente.

Dai tramezzi ai soppalchi: 2 ecco cosa si potrà sanare con il “piano casa”.

Si potrà regolarizz­are un immobile i cui spazi interni non corrispond­ono ala planimetri­a, per un tramezzo spostato, un soppalco o una finestra posizionat­a diversamen­te. Oppure, nel caso di un immobile ormai datato, se il titolo edilizio non è reperibile. O ancora, su interventi fatti prima del 1977, quando non esisteva la «variante in corso d’opera». Si potranno sanare difformità edilizie o formali, dunque, ma anche situazioni di incertezza. L’idea, al momento, è quella di far pagare le irregolari­tà quanto più si distanzian­o dalle regole

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