La Gazzetta dello Sport - Bologna
È un’Italia da sogno
Partenza col botto Giacinti e Bonfantini stendono l’Olanda
Un gol per tempo per le azzurre, che martedì sfidano la Finlandia a Helsinki
Con le ragazze si è creato un legame fortissimo, questa Italia mi emoziona
Quando le partite contano, l’Italia c’è. «E sa anche emozionarmi – l’ammissione del c.t. Andrea Soncin –, perché con le ragazze si è creato un legame fortissimo, tale da originare queste prestazioni di alto livello». E così, le qualificazioni europee sono iniziate per le azzurre nel migliore dei modi, con il 2-0 all’Olanda che ha spazzato via quei dubbi ereditati dalle ultime amichevoli (soprattutto il k.o. con l’Inghilterra). I gol di Giacinti e Bonfantini, uno per tempo, hanno esaltato il pubblico di Cosenza concretizzando un’interpretazione di grande sicurezza. Nello spaccare subito il match, per poi gestirlo senza affanni. L’obiettivo, da ieri sera già più vicino, è chiaramente piazzarsi tra le prime due del girone per volare direttamente a Svizzera 2025.
Asse giallorosso
La migliore Italia non ha lasciato scampo, va detto, a una versione non ottimale dell’Olanda (semifinalista dell’ultima Nations League). Mancavano per infortunio il portiere titolare Van Domselaar, Roord e Groenen (centrocampiste, rispettivamente, di Manchester City e Psg) e in avanti anche le big Miedema e Martens (insieme, oltre 150 gol in arancione). Soncin – in coerenza con le dichiarazioni della vigilia – ha fiutato l’occasione, disegnando
Andrea Soncin
C.t. della Nazionale femminile con intelligenza strategica un’Italia più propositiva che nei precedenti contro le grandi d’Europa: il solito 4-4-2 asimmetrico, con Bonansea titolare un po’ a sorpresa, si è trasformato in 4-3-3 in fase di possesso con l’avanzamento di Bonfantini. L’Olanda, invece, non ha digerito la difesa a tre scelta da Jonker e ha sofferto l’assenza di una prima punta di ruolo: per neutralizzare la juventina Beerensteyn - ben nota alla difesa guidata dalla capitana Linari – è bastato toglierle campo. L’equilibrio si è rotto subito con una fiammata, nata da una bella costruzione: gran filtrante di Giugliano per il destro incrociato di Giacinti, grazie a un’intesa a occhi chiusi tutta romanista (cinque giallorosse e quattro giocatrici della Juventus, i due blocchi tra le titolari). In assenza di una significativa reazione olandese, Soncin è intervenuto a inizio ripresa con i cambi finalizzati a disinnescare la tentazione di gestire. E così l’Italia ha chiuso i conti, con il fiuto del gol di Bonfantini brava a spingere in porta un cross velenoso (complicato, per il portiere, da una deviazione) della neo-entrata Cambiaghi. L’Olanda, sotto di due gol, è finita così ai margini della gara senza mai più ribellarsi. E il tris l’ha sfiorato Manuela Giugliano, scatenata in un pressing alto che ha messo più volte in imbarazzo le arancioni. Al fischio finale, si è arrivati con l’Italia in sostanziale controllo (e Giuliani mai seriamente impegnata). Soncin, legittimamente, ha potuto gonfiare il petto. «Il pubblico di Cosenza è stato straordinario – ha commentato -, noi l’abbiamo ripagato con una grandissima prestazione. Ci meritiamo di festeggiare un risultato di prestigio, ma la testa deve andare subito a martedì, per la partita di Helsinki che adesso può diventare determinante». Inutile nascondersi: contro la Finlandia, ieri stesa (4-0) dalla Norvegia, c’è adesso una grande occasione per allungare in classifica.
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