La Gazzetta dello Sport - Bologna
Ascoli e Venezia senza gol Vanoli resta al quarto posto
Pohjanpalo è rimasto a casa per la nascita del figlio. In campo sono state poche le occasioni
Tra Ascoli e Venezia non ne approfitta nessuno. Il confronto conferma il momento di difficoltà che stanno attraversando due avversarie rispettivamente in corsa per promozione e salvezza. Ne esce così un match scialbo con pochissimi sussulti e segnato da tanti errori. I tecnici Carrera e Vanoli si ritrovano di fronte uno all’altro dopo un passato russo condiviso alla guida dello Spartak Mosca, in due periodi differenti, e un futuro tutto da scrivere.
Poche emozioni
Il colpo di scena che (quasi) nessuno si aspettava è legato all’assenza di Pohjanpalo per l’imminente nascita di suo figlio. Vanoli si affida ad altre soluzioni con il tandem Gytkjaer-Olivieri. Quest’ultimo tifoso dell’Ascoli fin da ragazzo pur non riuscendo mai, nel corso della sua carriera, ad indossare i colori bianconeri. Il forfait del cannoniere della B se da un lato è una brutta notizia per i sostenitori veneti, assenti al Del Duca per il divieto di trasferta imposto a seguito dei fatti accaduti in occasione del match interno col Bari, dall’altro invece viene accolto con favore dai sostenitori marchigiani che speravano in una vittoria. Le contendenti si affrontano a viso aperto in avvio, poi piano piano i ritmi scendono favorendo un pari che a tratti diventa quasi scritto. Nel primo tempo l’unico sussulto è prodotto da Gytkjaer, già tre volte in gol contro l’Ascoli nelle precedenti occasioni, che però sciupa. L’intervento di Bellusci, che si beccherà il rosso nel finale per la rude entrata su Bjarkason, salva i padroni di casa dopo l’uscita maldestra di Vasquez. Gli uomini di Carrera scendono nel finale lasciando l’iniziativa agli ospiti che però non hanno la lucidità giusta per colpire.
⏻ TEMPO DI LETTURA 1’24”