La Gazzetta dello Sport - Bologna

«Il 2-0 a Anfield nel 2020 davvero indimentic­abile E la Dea può ripeterlo»

- di Matteo Brega

Su Gasp

Ci disse di goderci la partita senza pressioni. Fu un sorriso per Bergamo

Il presente

Il mio primo pensiero adesso è salvarmi con l’Union Berlino

Il 25 novembre del 2020 Robin Gosens sigillò la vittoria dell’Atalanta a Liverpool in Champions. Il tedesco segnò il 2-0, per chiudere il capolavoro di Gian Piero Gasperini e dei suoi giocatori nella partita della fase a gironi.

▶ Cosa ricorda di quella sera?

«Ho due immagini davanti ai miei occhi: Anfield vuoto a causa della pandemia e il mio gol. Una serata indimentic­abile sia dal punto di vista umano sia da quello profession­ale».

▶Co⏻a le resta dentro?

«Sentivamo la responsabi­lità per il popolo bergamasco che in quel periodo stava soffrendo moltissimo a causa del Covid. E abbiamo dato tutto per poter regalare alla gente un sorriso. E’ stato un “magic coment”».

▶Dal punto di vista tecnico invece cosa l’aveva colpita del Liverpool?

«L’intensità, senza dubbio. Dopo 20’ mi sono avvicinato a Djimsiti e gli ho detto: “Io sono già cotto”. D’altronde la Premier è un campionato che allena l’intensità e il ritmo, è difficile giocare contro le squadre inglesi per la qualità e per l’aspetto fisico».

▶Quattro anni fa avete fatto un capolavoro: come l’avete reso possibile?

«Mettendoci grande attenzione in ogni minuto della gara. Più passavano i minuti e più prendevamo coscienza di avere l’opportunit­à di ottenere un’impresa».

▶Nei giorni precedenti che cosa vi aveva detto Gasperini?

«Di goderci il momento innanzitut­to senza sentire la pressione. Non capita di giocare spesso in stadi come Anfield, quindi dovevamo goderci il momento».

▶E’ stato un vantaggio o uno svantaggio giocare senza il pubblico?

«Paradossal­mente uno svantaggio, noi giochiamo anche per sentire i tifosi che cantano e urlano».

▶ Oggi sarà un Liverpool differente?

«E’ cambiato negli uomini, ma non nello spirito. C’è sempre Jurgen Klopp, con la sua identità: pressing alto, intensità, qualità e rapidità nelle giocate. Ma anche l’Atalanta ha la sua identità con Gasperini: aggression­e, velocità, giocatori di talento davanti, un allenatore che sa preparare e leggere le partite perfettame­nte. Sarà una bella partita, non la perderò davanti alla tv. E spero che passi l’Atalanta in semifinale tra una settimana».

▶Nel 2020 ha visto da vicino Salah…

«Un campione, segnare con regolarità ogni stagione così tanti gol non è semplice. E da vicino ha un’esplosivit­à pazzesca, sarà fondamenta­le raddoppiar­lo come facemmo io e Djimsiti nel 2020. Altrimenti rischia di diventare imprendibi­le».

▶E dietro c’era e c’è Van Dijk…

«Un gigante, ma non solo fisicament­e. Anche umanamente, non si resta a quei livelli per anni se non hai un certo spessore».

▶ Come vanno le cose all’Union Berlino?

«Io sto bene, anche se le cose non stanno andando come avremmo voluto. Avevamo aspettativ­e diverse, il primo pensiero per me adesso è ottenere la salvezza. A livello personale sono felice di aver giocato con continuità, cosa che non mi era riuscita con l’Inter».

▶Le manca l’Italia?

«Sì, certo. Sono tedesco, ma mi sento anche italiano un po’. La mia mentalità è italiana. E’ magico vivere lì, ho ottimi ricordi sia a Bergamo, dove ho lasciato il cuore, sia a Milano».

▶Pe▼⏻a già alla prossima stagione?

«E’ presto, come detto ora è tempo di pensare alla salvezza dell’Union. Poi ci sarà l’Europeo. Solo allora organizzer­ò le mie idee e deciderò il percorso migliore per la mia carriera e la mia famiglia. Nel 2026 c’è il Mondiale… Se deciderò di cambiare squadra, lo farò solo per un club italiano».

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A destra il gol di Robin Gosens segnato il 25 novembre 2020 ad Anfield con l’Atalanta contro il Liverpool. La squadra di Gian Piero Gasperini vinse 2-0: prima segnò Josip Ilicic, poi il tedesco. Il tutto nel giro di quattro minuti nella ripresa a cavallo dell’ora di gioco
AFP Serata magica A destra il gol di Robin Gosens segnato il 25 novembre 2020 ad Anfield con l’Atalanta contro il Liverpool. La squadra di Gian Piero Gasperini vinse 2-0: prima segnò Josip Ilicic, poi il tedesco. Il tutto nel giro di quattro minuti nella ripresa a cavallo dell’ora di gioco
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