La Gazzetta dello Sport - Bologna
IL VICE IMMOBILE DEVE DIMOSTRARE DI MERITARSI LA LAZIO DEL FUTURO
Senza Ciro, l’argentino titolare: l’occasione giusta per fare bene e candidarsi ad un ruolo da protagonista nella prossima stagione
Non c’è solo la voglia di firmare la vittoria contro la Salernitana. Taty Castellanos punta a potenziare le sue quotazioni anche verso la Lazio del futuro. Stasera, nella sfida dell’Olimpico, infortunato Immobile, ci sarà l’argentino al centro dell’attacco biancoceleste. Il 25enne ex Girona torna titolare dopo esser partito dalla panchina contro la Juventus in Coppa Italia e nel derby. Questa volta non ci sarà staffetta con Immobile. Sarà tutto suo il posto da centravanti. E Castellanos vuol lasciare il segno. Per averlo nella scorsa estate la Lazio ha fatto un investimento che ha sfiorato i 20 milioni di euro (bonus inclusi). Ha un contratto fino al 2028. Non è arrivato solo per fare il vice di Ciro. Ma Castellanos sa che tocca a lui guadagnarsi spazio. Ha la carta del gol per accreditarsi il futuro con la Lazio. Finora ha segnato quattro volte, sempre in campionato. All’Olimpico contro Atalanta e Frosinone, che ha colpito pure in trasferta con una doppietta. I suoi gol coincidono con vittorie. In 38 presenze stagionali ha sommato 1.601 minuti in campo. Oggi sarà alla quindicesima volta da titolare.
Rincorsa
È in salita la missione di Castellanos da goleador per i problemi accusati dalla Lazio in fase offensiva. Il passaggio da Sarri a Tudor non ha smosso i numeri: un gol (Marusic alla Juventus) nelle tre partite con il nuovo tecnico. Praticamente da due mesi, in campionato, manca un gol di un attaccante biancoceleste all’Olimpico (ultimo con Isaksen, 18 febbraio). E la sfida di stasera propone anche un faccia a faccia tra chi fatica di più in fase conclusiva. Nel girone di ritorno, Lazio (42) e Salernitana (35) sono due delle quattro formazioni di A (assieme a Monza ed Empoli, rispettivamente a quota 41 e 40) ad
aver tentato meno tiri nello specchio della porta. Tudor col passaggio al 3-4-2-1 sta cercando di rivitalizzare il gioco d’attacco. L’innesto di Castellanos può diventare una chiave in vista del progetto per la prossima stagione. Alla Lazio servono i gol anche e soprattutto per ridare prospettive europee alla classifica. Non c’è solo l’argentino a rincorrere un posto da protagonista nella Lazio che Tudor sta plasmando anche verso il futuro. In quella direzione vanno pure i difensori Mario Gila e Nicolò Casale, che è stato nel Verona allenato dal croato. Così come punta a crescere con la Lazio Gustav Isaksen schierato da titolare nel derby. L’ala danese si sta mettendo al passo per giocare nella trequarti. Candidato a un ruolo da leader Matteo Guendouzi, tra i migliori di questa annata biancoceleste. Il 24enne francese, già con Tudor a Marsiglia, si è fermato ieri pomeriggio nel corso della partitella che lo vedeva tra i rincalzi rispetto alla formazione provata per giocare dal via contro la Salernitana. Guendouzi è uscito dal campo imbronciato. Aveva fastidi al polpaccio. Subito dopo si è sottoposto a esami strumentali presso la Paideia.
Infortuni
In serata dal club biancoceleste un comunicato sulla situazione dei vari infortunati. Per Guendouzi, come pure per Romagnoli, si tratta di “un edema da affaticamento a carico del polpaccio sinistro”. Mentre Luca Pellegrini ha riportato una distorsione alla caviglia sinistra. Il punto anche su Immobile alle prese con “un trauma distrattivo a carico del legamento collaterale interno del ginocchio sinistro». Provedel e Zaccagni stanno proseguendo nelle loro terapie. L’infermeria piena accresce i problemi di Tudor.
Carica Nella squadra c’è tuttavia voglia di riscatto. «Ad agosto avremmo voluto disputare un altro tipo di campionato, poi per una serie di fattori non ci siamo riusciti - ha detto ieri Patric attraverso i canali ufficiali del club -. Adesso è il momento dei veri uomini e di portare la squadra il più in alto possibile. Contro la Salernitana dovremo cercare di segnare subito per evitare di complicarci i 90 minuti». Il difensore ha parlato del nuovo corso tecnico in modo schietto.«Tudor ci chiede cose diverse rispetto a Sarri, è un cambio drastico a livello di gioco. Anche lui ha bisogno di tempo per lavorare con la squadra e capire quali possano essere i profili più adatti alla sua idea di calcio. È un periodo che richiede anche onestà: chi non dovesse essere adatto ai suoi principi è giusto che si faccia da parte perché la cosa più importante rimane la Lazio».
Lo stop
Nella rifinitura si è fermato Guendouzi per affaticamento con edema al polpaccio