La Gazzetta dello Sport - Bologna
Dusan sbaglia Signora a secco con i granata dopo 16 anni
L’attaccante ha colpito un palo dopo 7 minuti, poi non si è più ripreso. Dopo altri errori
Attimi di paura per Wojciech Szczesny: il portiere bianconero nel finale del derby si è scontrato con Masina (nella foto) ed è rimasto a lungo a terra, chiedendo l’intervento dei sanitari. La situazione sembrava piuttosto grave, tanto che il secondo Mattia Perin era corso a scaldarsi. Il numero uno polacco ha perso molto sangue, però dopo la medicazione ha stretto i denti ed è rimasto in campo fino a fine match. «Credo abbia il naso rotto in due punti, lo sistemeranno», ha
Massimiliano Allegri, 56 anni, allenatore della Juventus, ha cercato di spronare la sua squadra contro il Torino detto Allegri. Ieri sera Szczesny è stato operato subito dal professor Tubino all’ospedale di Chivasso. A questo punto Tek, anche con la protezione, sembra a rischio per la prossima sfida: la Juventus tornerà in campo venerdì 19 con il Cagliari e per quell’occasione Allegri spera di recuperare Arek Milik, che è out per una lesione muscolare. In settimana il centravanti polacco dovrebbe tornare in gruppo, per provare a essere a disposizione almeno per la panchina.
Adrien Rabiot
Insieme a Dusan si è fermato tutto l’attacco bianconero. Non a caso questa Juventus ha il peggior rendimento offensivo degli ultimi 25 anni: era dal 1998-99 che non faceva meno gol dopo lo stesso numero di giornate (38), mentre nel 19992000 ne aveva realizzati 45 come oggi. In più era da 16 anni e 27 derby che la Signora non andava in bianco: ultima volta il 26 febbraio 2008, Juve-Torino 0-0 (e dal 7 novembre 1999 la Signora non segnava in casa granata).
Percorso di crescita
Dusan ha abbracciato Allegri che era lì accanto al momento del cambio, però si vedeva che avrebbe voluto prendere a cazzotti il mondo. Vlahovic è così, ancora troppo condizionato da uno sbaglio, incapace di voltare pagina subito e rimanere dentro la partita. Qualche volta ci era riuscito nelle sfide precedenti, ma su questo aspetto deve ancora migliorare. E’ giovane e il tempo non gli manca, ma al momento questo è uno dei suoi più grandi limiti.
Il mio rinnovo? Voglio far tornare la Juve in Champions, poi ci sarà tempo per parlare
Digiuno in A
Vlahovic era stato l’eroe del derby giocato all’Olimpico Grande Torino la scorsa stagione, stavolta è stato decisivo in negativo ed rimasto a secco come nelle ultime 6 partite di campionato (di cui due saltate per squalifica). L’ultima rete in Serie A è datata 25 febbraio (doppietta al Frosinone), da allora ha fatto centro solo una volta in Coppa Italia (alla Lazio). E quando Vlahovic non segna la Juventus fa fatica a trovare il sorriso. Una sorta di Dusan dipendenza, argomento poco amato dal tecnico bianconero. «Dusan ha fatto una buona partita come tutti - ha detto Max -, non ha segnato pur avendo avuto due buone occasioni ed è molto dispiaciuto. Per lui è stata una serata negativa, però andatevi a rivedere l’azione della ripartenza di Yildiz e guardate che occasione si crea Dusan. Era più facile delle altre».
E gli altri...
Una serata no, come era accaduto a Napoli, dove nel post partita il serbo aveva fatto mea culpa («Non abbiamo vinto perché io ho sbagliato sotto porta») dentro un 2024 comunque positivo, visti i 9 gol segnati finora in campionato (10 contando anche la Coppa Italia). Non si può dire lo stesso degli altri attaccanti bianconeri che tutti insieme nel nuovo anno sono riusciti a produrre solo 3 reti A (2 di Chiesa e una di Milik, zero Kean e Yildiz). Per conquistare la Champions serve per forza qualcosa di più.
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