La Gazzetta dello Sport - Bologna
SCATTO FROSINONE SOULÉ SU RIGORE POI ALTRI DUE GOL DIFRA RESPIRA
Brescianini e Zortea chiudono la gara. Udinese scavalcata, Empoli e Verona raggiunti. Granata aritmeticamente in B
Una vittoria attesa oltre tre mesi. Il Frosinone batte 3-0 la Salernitana e la spedisce aritmeticamente in B, mettendo fuori la testa dalla linea di galleggiamento dopo quasi un mese in cui è rimasto terzultimo a guardare negli occhi lo spettro della retrocessione, nonostante quattro buoni pareggi con Genoa, Bologna, Napoli e Torino. Di Francesco aggancia Empoli e Verona a 31 punti, lascia l’Udinese sotto di tre e si piazza sul divano a guardare gli altri lottare su campi duri: oggi il Verona in casa della Lazio, domani l’Udinese a Bologna, l’Empoli a Bergamo e il Sassuolo a Firenze, lunedì il Cagliari a Genova. Sebbene il direttore tecnico Angelozzi avesse da subito avvertito che il Frosinone si sarebbe giocato la salvezza all’ultima giornata, forse allenatore e tifosi non si aspettavano un girone di ritorno così complicato a guardare l’andamento dell’andata: sesti dopo la quarta giornata, ottavi dopo l’ottava, decimi alla tredicesima. E soprattutto il gioco, che non è mai mancato anche quando perdeva sfoderando buone prestazioni soprattutto con le big: Milan, Juve, Lazio e Roma, tutte a fargli i complimenti. La vittoria che mancava da 96 giorni è solo la prima delle finali che attendono i ciociari: nell’ordine, sfida cruciale a Empoli, Inter in casa, Monza fuori e chiusura con Udinese allo Stirpe.
Jolly Brescianini
Assenze pesanti per Colantuono che deve rinunciare a Candreva e Ochoa tra i pali. I campani, così, più che proporre gioco cercano di soffocare gli avversari come dimostra la posizione di Vignato, al debutto da titolare, sacrificato come mezzala a uomo su Barrenechea, fonte del gioco giallazzurro. Di Francesco invece grazie allo svuotamento dell’infermeria riesce a schierare per la terza volta la stessa formazione. Con Brescianini alzato sulla linea d’attacco, un vero e proprio jolly il classe 2000 comprato dal Milan, che nell’arco della stagione ha fatto benissimo perfino il terzino. Ci vuole un rigore forse un po’ generoso concesso da Fourneau per una cintura di Sambia su Valeri al 9’, per sciogliere la tensione di dosso dei padroni di casa, pericolo numero uno di una partita del genere come aveva avvertito Di Francesco alla vigilia. Sul dischetto Soulé trasforma il nono rigore concesso al Frosinone in campionato, meno solo di Inter e Roma, e rompe un digiuno di gol che durava da dieci partite. L’ultima delle 11 gioie in campionato era arrivata sempre su rigore contro il Milan, una grande iniezione di fiducia per l’argentino di proprietà della Juve per la volata finale, che si scrolla anche di dosso l’errore dal dischetto a Napoli. “Mati” ha un sogno, quello di fare un grande regalo di addio al club che gli ha permesso di decuplicare il suo valore di mercato: la salvezza.
Chirurgo Zortea
Ci pensa Brescianini al 25’ a indirizzare definitivamente l’inerzia del match con il quarto gol in campionato, il primo allo Stirpe. Grazie a un infortunio di Pierozzi che da solo si accascia sulla trequarti il Frosinone può ripartire veloce con Cheddira, che riceve palla, la difende e imbuca Valeri sulla sinistra, il quale con prontezza pesca Brescianini, che buca Costil con il piatto destro, suo piede debole. Nella ripresa, senza Turati infortunato a una mano, il Frosinone controlla con un giropalla più marcato, lascia alzare la Salernitana e la colpisce a 5’ dallo scadere con Zortea pescato da un guizzo di Soulé, che da fuori punisce col sinistro. Primo gol per l’ex Atalanta, che aveva già fornito 5 assist, e 14° marcatore diverso. Quarto difensore in gol, come piace a DiFra.
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