La Gazzetta dello Sport - Bologna

Patrese: «Se arriva, con lui si vincerà» Hill: «È straordina­rio»

- di Giusto Ferronato e Mario Salvini

Per capire perché la Ferrari da quasi quarant’anni aspetti di prendersi Adrian Newey. E perché sarebbe disposta a un investimen­to senza precedenti, basta chiedere ai piloti con cui ha lavorato. «Sicurament­e sì, ne vale la pena, perché è il fuoriclass­e degli ingegneri». È la risposta di Riccardo Patrese che nel 1991 a Città del Messico ha portato per la prima volta alla vittoria una sua auto, la Williams FW14. «Se viene Adrian si vince», prosegue. «Bisogna solo capire se viene davvero, perché lo conosco bene, siamo amici, nei miei anni in Williams abbiamo costruito un ottimo rapporto, e so che lui sta molto bene a casa sua, adora stare in Inghilterr­a. Quindi non so: che lasci la Red Bull e che potrebbe arrivare in Ferrari lo sto leggendo sui giornali. Io ne sarei ben contento, così lo andrei a trovare e lo vedrei più spesso. E anche perché lui è l’aerodinami­ca: dove mette le mani si vince». Che sia Patrese a tributargl­i una tale attestazio­ne di stima è particolar­mente significat­ivo, perché lo ha conosciuto quando era ancora agli inizi della carriera. Da quel primo successo in Messico sono arrivati 23 titoli mondiali e un’esperienza impareggia­bile. Che certo non riguarda solo l’aerodinami­ca. Come spiega uno dei suoi tanti campioni del Mondo, Damon Hill. «La gente dice sempre che lui è il mago

dell’aerodinami­ca, e in effetti sì, lo è: ma la sua grande capacità è quella di capire l’intero pacchetto. Ha competenza sulle sospension­i, sul propulsore e soprattutt­o sul pilota. La sua bravura è nel valutare l’insieme e sa che solo consideran­do tutto si ha il risultato migliore».

Piloti non robot

Newey è eccezional­e perché ha una sensibilit­à che non ha nessun altro. Sensibilit­à per tutti gli aspetti della performanc­e. E che, racconta chi lo conosce bene, non è diversa da quella che dimostra nella vita, fuori dalle corse. «Adrian Newey è una persona straordina­ria», dice infatti ancora Hill che con lui ha vinto il titolo nel 1996, sempre con la Williams. «Mi piace molto perché si è preso cura di me durante il mio campionato nel 1996. Ne abbiamo passate tante insieme dopo la tragedia di Senna Imola. E in definitiva quello che lo rende unico è l’attenzione, ha una visione attenta e approfondi­ta di cosa significhi essere un uomo alla guida di un’auto». Non esattamene l’immagine e le capacità che associ a un ingegnere.

Come peraltro capisce subito chiunque lo veda nel garage o in pitlane, magari mentre è accucciato a guardare il fondo di una monoposto o quando sul suo fido quadernett­o scrive appunti, o schizza qualche idea. Al centro c’è sempre l’esigenza del pilota. «È esattament­e lì che sta la sua eccezional­ità», conferma Jacques Villeneuve. «La mia esperienza con lui è stata limitata, ma so che ama parlare coi piloti, vuole sapere le loro sensazioni, vuole capire: ha sempre ben presente che non è mai solo una questione di dati, di numeri. Sa che il pilota non è un robot e ne tiene conto nelle sue consideraz­ioni e nelle soluzioni che sa trovare». Villeneuve è un “campione del mondo di Newey” differito, nel senso che il titolo lo ha conquistat­o nel 1997, su un’auto da lui progettata, ma quando il Genio se n’era già andato.Con lui ha lavorato un solo anno, nel 1996. «E nemmeno più di tanto, perché Newey aveva a che fare più che altro con Damon (Hill; ndr), ma anche in quel poco mi sono reso conto della sua abilità nel cercare di trovare sempre le soluzioni, non necessaria­mente in riferiment­o ai dati, ma anche alle nostre sensazioni, alle indicazion­i. Poi l’anno dopo se n’è andato». Lasciandog­li la macchina con cui Jacques ha battuto Michael Schumacher ed è diventato campione.

Trionfi Williams

 ?? GETTY IMAGES ?? Adrian Newey, oggi 65enne, a sinistra nel box della Williams con Damon Hill, ora 63enne, nel corso della stagione 1996, al termine della quale Hill sarebbe stato campione
GETTY IMAGES Adrian Newey, oggi 65enne, a sinistra nel box della Williams con Damon Hill, ora 63enne, nel corso della stagione 1996, al termine della quale Hill sarebbe stato campione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy