La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Mai nessuno aveva segnato tanto all’ArenA

- Maurizio Nicita

Il cielo è azzurro anche nella notte di Amsterdam. C’è una squadra italiana che innamorare fa. E parliamo di veri appassiona­ti di calcio, non per forza nati intorno al Golfo di Napoli. Gli squilli della

Banda Spalletti alla Johan Cruijff ArenA fanno clamore in tutta Europa. Forse per ritrovare una squadra italiana così dominante a livello internazio­nale bisogna tornare indietro al Milan di Sacchi e degli olandesi. I numeri sono favolosi - 31 gol con 12 goleador diversi -, ma al di là di tutto conta una prestazion­e di altissima qualità. Questa notte sarà indimentic­abile. Per i 2600 tifosi napoletani arrivati sin qui, ma anche per gli oltre 50 mila che alla fine fischiano questi giocatori in maglia biancoross­a che non fanno molto onore alla storia prestigios­a di questo club. Già perché in questa notte azzurra è il Napoli a far l’Ajax, a rendere onore agli “inventori” del calcio totale. Perché totale è il dominio del campo di una squadra fortissima, che mette a nudo tutti i limiti difensivi avversari. Le lacrime di Bassey dopo il sesto gol subito raccontano l’avviliment­o per una disfatta che non dimentiche­ranno. Di fronte a tanta bellezza quasi passa in secondo piano il fatto che gli azzurri a punteggio pieno hanno di fatto ipotecato il passaggio agli ottavi di Champions. E ora diventano la mina vagante anche a livello internazio­nale. Alzi la mano chi vorrebbe affrontare questo Napoli qui a eliminazio­ne diretta. “Cosmica”: così definisce la sua squadra il presidente De Laurentiis.

Il successo larghissim­o di Amsterdam rappresent­a un’ipoteca sul passaggio del turno per il Napoli, oltretutto con un punteggio record. Nessuno infatti aveva mai segnato tanti gol all’ArenA. Un record tira l’altro: il Napoli non aveva

mai realizzato sei gol in una partita in competizio­ni europee ed è la prima squadra italiana capace di realizzare almeno 11 reti nelle prime tre partite della fase a gironi di Champions League. E la goleada all’Ajax brucia: prima della partita con la squadra di Spalletti, l’Ajax aveva perso con cinque gol di scarto soltanto altre due volte, nel 1960 e nel 1964 contro il Feyenoord (da quando in Olanda c’è il calcio profession­istico, cioè dal 1954).

Nona sinfonia Il direttore d’orchestra Spalletti vive la sua notte più bella in Europa, conquistan­do la nona vittoria in 11 partite, mostrando di avere decisament­e la percezione di ogni suo giocatore, sfruttato al meglio dal primo all’ultimo. Eppure l’inizio era stato complicati­ssimo. L’Ajax parte forte e dopo nove minuti i padroni di casa sono in vantaggio grazie a una buona iniziativa di Taylor che triangola con Berghuis e arriva al tiro, con Kudus che trova la deviazione giusta. Boato dello stadio e tutto sembra girare a meraviglia per gli olandesi. Ma qui si vede la qualità anche caratteria­le di una squadra che non perde il filo del gioco, di

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