La Gazzetta dello Sport - Cagliari
Tempo di shooting per i biancocelesti Ecco le foto ufficiali
Tutti vestiti a puntino, con inevitabili sfottò reciproci. Ieri a Formello, al termine della seduta di allenamento, la Lazio ha posato per le foto di rito, sia quelle con la tenuta da gioco sia quelle con le divise ufficiali
da tanto tempo nel nostro Paese. Il caso più eclatante è quello di Radu, arrivato alla Lazio nel 2008, quindi in Italia da quattordici anni. Ma anche tanti altri elementi sono ormai di casa dalle nostre parti. Milinkovic, per esempio, è alla sua ottava stagione in Serie A. Come Patric. Luis Alberto è invece alla settima, Marusic alla sesta. Per Felipe Anderson questa è la settima annata alla Lazio (non consecutiva, però; dopo essere stato in biancoceleste dal 2013 al 2018, è tornato un anno fa). Vecino, come si diceva, è in Italia da dieci anni. Questi sei giocatori sono gli altri titolari della Lazio (con Luis Alberto e Vecino che si alternano cone interno sinistro). In pratica la formazione-tipo di Sarri è composta per sei undicesimi da giocatori italiani e per cinque undicesimi da stranieri che stanno in Italia da almeno sei anni. E per certi versi sono più italiani di tanti italiani. La scommessa da vincere, per il tecnico, è quella di «italianizzare» il più velocemente possibile gli altri. Ovviamente non è il caso di Pedro (al suo terzo anno italiano, ma lui è uno di quei campioni per cui certi discorsi non valgono in ogni caso) e di Hysaj (anche lui in Italia da dieci anni), ma degli altri sì. Da Maximiano a Marcos Antonio e Gila (gli ultimi arrivati in ordine cronologico) a Basic, Romero e Kamenovic. Le fortune stagionali della Lazio dipendono anche da quanto tempo ci metterà Sarri a coinvolgere pure loro. A «italianizzarli».