La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Motta scuote tutti: vuole coraggio e gol E fa largo a Zirkzee

- Di Matteo Dalla Vite

Il confronto

ieci minuti chiusi nello spogliatoi­o: nessuna “terapia d’urto”, non è nelle corde di Thiago Motta, ma certamente il tecnico del Bologna ha sì messo se stesso in prima fila alla voce “responsabi­lità” chiedendo però che tutti nessuno escluso - mettano tre cose dopo una seria presa di coscienza: coraggio, disponibil­ità piena, applicazio­ne. Tradotto: io vi proteggo perché sono il responsabi­le di queste due partite andate male ma voi dovete dare di più al club, al pubblico e a voi stessi. Mettendo sul campo i cosiddetti... attributi e abbandonan­do paure e ritrosìe e mollezze viste allo Stadium.

DBonus finiti Il giorno dopo del... dopo-Juve è stato un guardarsi tutti negli occhi per capire che - adesso più di sempre - serve una sterzata, un’impennata, qualcosa di diverso. Il colloquio è andato in scena nella mattinata di ieri: prima del lavoro sul campo con partitella mista fra chi ha giocato e chi no all’Allianz, c’è stato un formativo faccia-a-faccia fra tecnico e squadra, un concentrat­o di nozioni, un ripasso della storia, un Bignami della conduzione che d’ora in avanti dovrà essere presentato nel compito in classe. Ovvero in campo contro la Sampdoria sabato prossimo. Thiago Motta crede nell’approccio di un certo tipo coi propri giocatori e in questo si differenzi­a da Sinisa Mihajlovic: meno abrasivo ma la profondità dei concetti vuole che arrivi comunque. Il motto “mottiano” lo svelò Lukasz Skorupski in un’intervista alla Gazzetta: «Io sono il responsabi­le davanti a tutti - disse il tecnico alla squadra il primo giorno -, ma voi dovete darmi tutto». E altri bonus, vista la classifica, non ci saranno. Così come l’impegno resta non-negoziabil­e.

Pagano in tre? Dentro a questi concetti espressi alla squadra, Thiago Motta ha inserito venature che dovranno essere intese al volo da alcuni protagonis­ti: l’impression­e è che il tecnico del Bologna nelle sue prime due gare (0 vittorie e zero gol) abbia voluto dare fiducia offensiva alla “Vecchia Guardia”, fiducia che però non è stata ripagata. Così, per esempio, il trio composto da Orsolini, Soriano e Sansone potrebbe pagare con la panchina contro la Sampdoria per veder nascere - in attesa di Barrow, che si aggregherà ai compagni a ore - un binomio che in fondo è quello che ad Arnautovic garba di più: un Bologna con la doppia punta, ed è anche è per questo che l’idea di affiancare Joshua Zirkzee a Marko diventa di ora in ora un’ipotesi sempre più importante e tangibile. Da domani Motta farà le prove anti-Samp, partita che è diventata un crocevia per evitare il bivio della paura: vincere una sfida da zonacalda contro una squadra che rinnoverà la panchina darebbe uno slancio diverso, anche se prima andranno sistemate duetre cose fra centrocamp­o e attacco: per esempio Arnautovic stesso, o ancora Gary Medel e soprattutt­o una maggior sostenibil­ità della Terra di mezzo.

Arna, Medel e i 3 in mezzo Già, perché adesso gli aggiustame­nti più importanti saranno quelli: far ritrovare i gol (zero in due gare) e il gol ad Arnautovic, che prima dell’avvento di Motta aveva realizzato 6 gol in 7 gare e dopo zero in due partite; ridare un posto a Gary Medel, perché in un sistema che deve basarsi sul coraggio uno come lui non può star fuori (e probabilme­nte lo si rivedrà a centrocamp­o); dare robustezza e un’unità in più al centrocamp­o, perché il 4-2-3-1 ha vacillato troppo sia contro l’Empoli e sia contro la Juventus. Troppi duelli mancati o persi, troppo solitario Schouten (un uno contro tutti), troppi vuoti da dover colmare con ali che non rientrano. Così, Thiago potrebbe avviare il 4-3-1-2, magari dando un’ultima chance a Soriano nel ruolo di trequartis­ta oppure mettendo Dominguez (o Nikola Moro?) dietro due punte.

E i nuovi acquisti? Insomma, forse qualcosa dal punto di vista delle scelte sta cambiando: e anche la dirigenza aspetta di capire quanto i nuovi acquisti possano valere. Da Zirkzee, appunto, a Ferguson e Moro stesso finora il minutaggio è stato scarso. Prendiamo l’attaccante acquistato dal Bayern Monaco per

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