La Gazzetta dello Sport - Cagliari
Italia primo stop contro il Brasile Oggi c’è il Giappone «Subito all’attacco»
Alle 14.15 in campo dopo la sconfitta al tie break. Il c.t. Mazzanti: «Ci servono coraggio, creatività. E tante pallonate»
Macris 2, Gabi 30, Carol 11, Tainara 15, Pri Daroit 6, Carol Gattaz 10; (Giap).
NOTE Durata set: 25’, 28’, 28’, 29’, 20’; totale 130’. Italia battute sbagliate 15, vincenti 3, muri 15, errori punto
35; Brasile: b.s. 12, v. 1, m. 14, e.p. 26.
7
Simonovic (Svi) e Myoi
Pallonetto
Paola Egonu, 24 anni, cerca di superare il muro del Brasile
con una “palletta”
DANESI
LA MIGLIORE
Cinque muri personali (su 14 della squadra) e una buona costanza in attacco. Stecca soltanto un paio di palloni EGUNU Fa 37 punti che sono una montagna, ma chiude il match anche con 12 errori in attacco. Troppi per essere Paola. Spesso funziona come l’albero di Natale: intermittente
Non è sempre lucida nella gestione della squadra
PIETRINI Parte bene, ma poi si perde e non riesce a incidere
CHIRICHELLA Fatica in attacco. Due muri
SYLLA Entra e lascia il segno soprattutto in difesa
BOSETTI Parte, va in panchina, poi rientra. Dietro è una macchina
DE GENNARO Come le compagne va a scatti, ma quando s’accende fa vedere quanto vale LUBIAN Cambio tattico FERSINO Qualche bella giocata MALINOV Gioca troppo poco MAZZANTI Interviene tempestivamente. Forse poteva tentare un altro cambio
6.5 6 6 6 6.5 6 6.5 Sv Sv Sv 6.5
l’Italia si rammarica per le tante occasioni sprecate in questa partita contro le brasiliane, quando sembrava avere ritrovato il bandolo del gioco. Ma le azzurre non sono state mai troppo continue: né in attacco e neppure in battuta. Quando sono riuscite a spingere con il servizio hanno creato grandi danni nella ricezione sudamericana. Ma ancora di più la chiave di volta sono stati i 35 errori punto. Tanti, tantissimi per questa Italia.
Errori «Sì, il Brasile ha fatto una gran partita, anche pensando a quello che era successo in Nations League, ma se ripenso alla partita credo che siano stati molto più determinanti i nostri errori, di quanto lo siano state le loro difese», questo è il pensiero di Danesi che non si preoccupa troppo del fatto che ci siano meno di 16 ore fra la fine della gara con la brasiliane e il fischio d’inizio della partita contro il Giappone. «Credo che tutto questo sia una questione di testa, la nostra. Non mi preoccupa avere poco tempo per recuperare. Dipenderà molto dalla nostra attitudine e da come sapremo affrontare il Giappone. Ma io ho grande fiducia nella nostra squadra. Ogni tanto le cose vanno così e noi dobbiamo essere brave ad accettarlo. La strada in questo Mondiale è ancora lunga». Secondo Mazzanti la sua è una squadra che sa reagire molto bene: la gara di oggi contro le nipponiche racconterà se questa attitudine delle azzurre è ancora vera. Il Mondiale dell’Italia passa da qui.
CLASSIFICA
BRASILE