La Gazzetta dello Sport - Cagliari
Stagione da record
L’influenza in Italia sta correndo veloce: maggiormente colpite le fasce di età pediatrica, mentre il Covid continua a circolare e le quarte dosi registrano ancora adesioni insufficienti. I medici invitano a vaccinarsi e a non cedere agli allarmismi. In Regioni cone Lombardia ed Emilia Romagna, però, si segnalano strutture sotto pressione e numeri quotidiani molto alti di richieste di assistenza L’allarme è già scattato: l’influenza 1 corre, i contagi galoppano. Soprattutto tra i bambini. E il Covid resta presente.
Forse un po’ sottovalutata, di sicuro arrivata troppo presto, l’influenza ha già iniziato a colpire. Favorita dall’eccesso di prossimità e dall’uso ridotto delle mascherine, dopo due anni e mezzo di forte calo dovuto alle restrizioni per il Covid. L’Istituto superiore di sanità ha registrato una curva di incidenza che sta salendo in modo chiaro e in anticipo rispetto a quelle di quasi tutte le altre stagioni. Mai visti così tanti casi in questo periodo dai tempi della “suina”. Proseguendo su questa strada, probabilmente, si avrà una stagione da record. Considerando che il picco è atteso tra dicembre e gennaio, c’è da scongiurare un “Natale con il termometro”, salvaguardando bambini e anziani, nipoti e nonni, coloro che il Ministero della Salute ha riunito attorno a un tavolo, con al centro una torta, nello spot della campagna di comunicazione per spingere sulle vaccinazioni. A preoccupare gli esperti, ovviamente, è anche la circolazione del Covid, i cui dati sono stabili