La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Efes-Milano, play contro «Napier, grande talento ma Micic ha più fisicità»

L’attesa sfida tra le due stelle della regia vista dal c.t. Pozzecco. Alle 19.30 su Sky Sport: chi perde è quasi fuori

- di Paolo Bartezzagh­i TEMPO DI LETTURA

Napier è intelligen­te e ha molta personalit­à. Se non ha la palla in mano, però, è meno pericoloso

Non puoi pensare di fermare uno come Micic ma cercare di evitare che metta in ritmo i compagni

Nell’aprile di un anno fa Efes e Milano si giocavano l’accesso alla Final Four. La squadra di Istanbul vinse i quarti in quattro partite poi l’Eurolega per il secondo anno di fila. Oggi alle 19.30 a Istanbul (diretta Sky Sport Arena) si giocano la possibilit­à di inseguire i playoff. A quattro giornate dalla fine della stagione regolare, è uno spareggio in cui partono alla pari, con 14 vittorie su 16 partite, arrivando però da direzioni opposte: Milano ha vinto otto delle ultime nove gare tornando in corsa con una rimonta miracolosa, l’Efes ha perso quattro delle ultime cinque. Lo scorso novembre, l’Olimpia proprio contro l’Efes toccò il punto più basso della sua stagione: perse di 29 punti in casa, segnando solo 51 punti, uscì tra i fischi del Forum ed Ettore Messina disse che era pronto a farsi da parte nel caso la squadra non avesse cambiato marcia. Venerdì scorso dopo aver dominato il Bayern, il Forum ha applaudito Messina e giocatori, soprattutt­o Shabazz Napier al coro «mvp, mvp».

I play Se l’Olimpia ha svoltato con l’arrivo del play statuniten­se, chi ha vinto il premio di mvp delle ultime due Final Four è Vasilije Micic. Il serbo è il fulcro nel gioco dell’Efes, non per caso è il secondo più utilizzato in tutta l’Eurolega con 31,4 minuti di media. Segna 16,6 punti a partita, 30 la scorsa settimana nella sconfitta con l’Alba Berlino, con 5,5 assist. «Micic ha tante abilità, può segnare in tanti modi o passare», dice Gianmarco Pozzecco, c.t. della Nazionale che ha battuto la sua Serbia agli ottavi di finale dell’ultimo Europeo e un anno fa era nello staff di Messina. «Non puoi pensare di fermare giocatori come lui ma solo decidere cosa togliergli. Ad esempio, cercare di isolarlo per ridurre la capacità di mettere in ritmo i suoi compagni. Al suo fianco, infatti, c’è uno come Shane Larkin». E non solo: nei quarti di un anno fa, fu decisivo il tedesco Tibor Pleiss con le triple. Quest’anno nell’Efes c’è anche Will Clyburn, una delle tante stelle che ha lasciato il Cska Mosca, terzo miglior realizzato­re in Eurolega con 17,2 punti di media.

Usa ed Europa Quando è arrivato Napier a fine gennaio, l’Olimpia era ultima in classifica alla pari con l’Alba Berlino. Con l’ingresso del play sono cambiati squadra e risultati, soprattutt­o in Eurolega. «Shabazz ha talento – dice l’ex play Pozzecco – è intelligen­te e ha personalit­à. Qualità necessarie per guidare una squadra di alto livello. La principale differenza con Micic è che è americano, nel senso che ha un’altra impostazio­ne di gioco. Sono convinto che le grandi di Eurolega abbiano tutte avuto un play europeo: Papaloukas, Diamantidi­s, Spanoulis, Chacho Rodriguez. Con tutto il rispetto, gli americani hanno qualcosa in meno perché giocano in modo diverso, è fisiologic­o. Senza palla in mano, ad esempio, sono più disinteres­sati al gioco». Poi c’è una differenza fisica: Micic ha una decina di centimetri in più: «Sì, il serbo ha più fisicità e pericolosi­tà in penetrazio­ne. A oggi nessuno ha attaccato Napier in difesa dove puoi permettert­i un giocatore piccolo come lui perché ha le spalle clamorosam­ente protette da due fenomeni come Hines e Melli».

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Pozzecco C.t. Italia
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