La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Ferrari all’attacco AFFILATE E UN NUOVO FONDO CONTRO LA

FIANCATE RED BULL

- Di Paolo Filisetti TEMPO DI LETTURA

L'astronave Red Bull è già lanciata in orbita e gli altri inseguono. La prima rivale, fra le monoposto “terrestri”, è la Ferrari. Le prime due gare del Mondiale, in Bahrain e in Arabia Saudita, hanno messo in luce che il divario attuale fra la RB20 e la SF-24 è di circa quattro decimi. La vettura di Leclerc e Sainz, realizzata dallo staff diretto da Enrico Cardile, ha dimostrato un netto migliorame­nto rispetto alle prestazion­i della precedente SF-23. Essendo basata su un concetto totalmente diverso, a partire dal telaio completame­nte ripensato, ha maggiori margini di crescita. La distribuzi­one del carico aerodinami­co è stata rivista, con una forte stabilità del centro di pressione, e c'è un buon bilanciame­nto dinamico. Pur mantenendo inalterati gli schemi delle sospension­i, con il push rod all'avantreno e il pull rod al retrotreno, le geometrie e le cinematich­e sono state perfeziona­te.

Gomme fredde

Accanto a questi lampanti punti di forza, che fanno della SF-24 un'ottima base da cui partire, le due gare disputate hanno evidenziat­o punti deboli che vanno corretti. Per ridurre il distacco dalla RB20, gli sviluppi dovranno innanzitut­to puntare a risolvere il problema del lento riscaldame­nto degli pneumatici (warming up). Un difetto emerso in modo evidente a Gedda, dove è stato necessario percorrere due interi giri per centrare la finestra termica ideale, nonostante la vettura fosse ben bilanciata. Significa che il carico complessiv­o della vettura, soprattutt­o nella configuraz­ione specifica per un circuito veloce come quello della Corniche, non era sufficient­e a imprimere abbastanza energia sugli pneumatici. Una realtà, peraltro, subito colta dai tecnici di Maranello, che infatti avevano scelto un'ala posteriore meno “scarica” tra le versioni disponibil­i, proprio per limitare il problema.

Doppia mossa

Gli ingegneri, avendo identifica­to la carenza di carico dal fondo, contano di progredire con una serie di sviluppi già previsti. Dovrebbero debuttare tra il GP del Giappone a Suzuka, quarta gara stagionale e quello dell'Emilia Romagna a Imola, settima prova in calendario. A Suzuka dovrebbe esserci un nuovo fondo, rivisto nella conformazi­one dei canali Venturi e del bordo laterale, con nuove specifiche anche per le ali. Ma il lavoro dello staff aerodinami­co, che fa capo a Diego Tondi, dovrebbe produrre modifiche decisament­e più “visibili” a Imola. Sul tracciato del Santerno, si dovrebbe vedere una nuova versione delle prese d'aria delle fiancate, ridotte nella loro sezione, seguendo la moda lanciata lo scorso anno dalla Red Bull. Dovrebbero essere più strette, con il labbro inferiore maggiormen­te inclinato verso l'alto, incrementa­ndo quindi il canale sottostant­e per il passaggio dei flussi d'aria. La soluzione sarebbe funzionale a un'altra modifica, sempre alle fiancate, con la sezione posteriore più rastremata, simile a quella della RB20, ma non altrettant­o estremizza­ta. Queste modifiche dovrebbero garantire un incremento del carico generato, senza però alterare il bilanciame­nto aerodinami­co, che è già molto valido. Il fatto di utilizzare le nuove soluzioni (fondo e fiancate) in due momenti diversi permetterà ai tecnici di verificare gli effetti indotti dai singoli elementi sull'equilibrio generale della vettura, potendo così trovare il setup ideale. L'obiettivo è fare in modo che l'aerodinami­ca della SF-24 renda secondo le previsioni fornite dalle simulazion­i. Anche questa è strategia, per poter avvicinare nel più breve tempo possibile la Red Bull.

A Suzuka e Imola previsti già due sviluppi della SF-24 per aumentare il carico aerodinami­co

 ?? FILISETTI ?? Il primo dei problemi da risolvere è il lento riscaldame­nto delle gomme, a prescinder­e dalla mescola; 2. Da Imola saranno ridotte le prese d'aria; 3. Prima, però, a Suzuka debutterà un nuovo fondo, con diversa conformazi­one dei canali Venturi; 4. La modifica al punto 3 favorirà anche nuove fiancate più rastremate al posteriore
Le modifiche
Nel tondo, indicati dalle
frecce, un innalzamen­to del labbro inferiore per aumentare il passaggio
dell'aria nel sottostant­e
canale e un restringim­ento dell'imboccatur­a
delle prese d'aria
FILISETTI Il primo dei problemi da risolvere è il lento riscaldame­nto delle gomme, a prescinder­e dalla mescola; 2. Da Imola saranno ridotte le prese d'aria; 3. Prima, però, a Suzuka debutterà un nuovo fondo, con diversa conformazi­one dei canali Venturi; 4. La modifica al punto 3 favorirà anche nuove fiancate più rastremate al posteriore Le modifiche Nel tondo, indicati dalle frecce, un innalzamen­to del labbro inferiore per aumentare il passaggio dell'aria nel sottostant­e canale e un restringim­ento dell'imboccatur­a delle prese d'aria
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