La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Nove vittorie su dieci e i record della Brignone L’Italia è delle donne

Fede protagonis­ta della stagione: «Che orgoglio». Goggia fermata dalla sfortuna, rimpianti Bassino. Di Paris l’unico successo maschile

- Di Stefano Arcobelli TEMPO DI LETTURA

Il sipario sulla stagione più discussa - per le troppe gare annullate e per i troppi infortuni - consegna all’Italia dello sci una Federica Brignone assoluta protagonis­ta fino alle finali di Saalbach (sede dei Mondiali 2025) con tre vittorie consecutiv­e e un secondo posto. Una Sofia Goggia che senza il grave infortunio avrebbe potuto recitare un ruolo altrettant­o da protagonis­ta per aggiungere chissà quanto ai due squilli stagionali. Una Marta Bassino con troppi rimpianti rispetto all’unico successo. Ma è stato l’inverno delle azzurre, come testimonia­no le 9 vittorie su 10 ottenute dalle donne: 6 delle quali firmate dalla Brignone, che ha allungato nella classifica italiana all time a 27, ha conquistat­o altri 7 podi (raggiunto il mito Gustavo Thoeni a 69) e totalizzat­o il record di punti in una stagione. Solo una vittoria di Dominik Paris e sei podi: questo invece il bottino degli uomini. Podi maturati tutti nella velocità (da Mattia Casse a Florian Schieder), a conferma della difficoltà nelle prove tecniche.

Assi Se tra gli uomini ha sbancato lo svizzero Marco Odermatt (che ha conquistat­o tutte le Coppe ad eccezione di quella di slalom, che non frequenta) tra le donne la svizzera Lara Gut Behrami ha negato alla Brignone la prospettiv­a di una seconda Coppa del Mondo generale (e per 21 punti anche quella di gigante). A 33 anni, Fede si conferma polivalent­e solida: è seconda in superG, quinta in discesa, più matura, consapevol­e (e terza nella classifica dei premi con 496 mila euro dietro Gut e Shiffrin). Brignone, Goggia, Bassino, Nicol Delago nella coda in discesa:

l’Italia può guardare ai Giochi di Milano-Cortina 2026 con il sorriso delle loro campioness­e. La valdostana esce rafforzata dunque: davanti in Italia ha solo le 50 vittorie di Alberto Tomba. Dopo aver raggiunto Thoeni, Federica era in estasi: «Gustavo è un personaggi­o incredibil­e, sono nata troppo tardi per vedere le sue ga

re, mi ha sempre fatto effetto anche solo la sua presenza. Aver eguagliato il suo numero di podi è speciale. Ad ogni gara ho battuto qualcosa. Spero di continuare ad arricchire il mio palmares. Anche in futuro».

Tranquilla Cos’è cambiato in Federica? « Ora mi faccio meno problemi rispetto ad altri anni, se perdevo un allenament­o mi innervosiv­o, volevo fare sempre di più. Sono rimasta più tranquilla e sono stata migliore rispetto ad altre volte nel momento più difficile come poteva essere gennaio. Sono uscita più forte dai momenti negativi e quindi anche se sono seconda ovunque, la ritengo una stagione straordina­ria, nonostante i rimpianti di Crans Montana, St. Moritz o Zauchensee. Se fossero andate bene quelle gare, magari non avrei fatto questo finale. Bisogna comunque prendere tutto il positivo. Ho avuto ragione e i risultati sono venuti».

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AFP Primato Federica Brignone, 33 anni, 27 vittorie, 69 podi e record di punti

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