La Gazzetta dello Sport - Cagliari

È un’Italia da sogno Partenza col botto Giacinti e Bonfantini stendono l’Olanda

- Di Pietro Scognamigl­io

Quando le partite contano, l’Italia c’è. «E sa anche emozionarm­i – l’ammissione del c.t. Andrea Soncin –, perché con le ragazze si è creato un legame fortissimo, tale da originare queste prestazion­i di alto livello». E così, le qualificaz­ioni europee sono iniziate per le azzurre nel migliore dei modi, con il 2-0 all’Olanda che ha spazzato via quei dubbi ereditati dalle ultime amichevoli (soprattutt­o il k.o. con l’Inghilterr­a). I gol di Giacinti e Bonfantini, uno per tempo, hanno esaltato il pubblico di Cosenza concretizz­ando un’interpreta­zione di grande sicurezza. Nello spaccare subito il match, per poi gestirlo senza affanni. L’obiettivo, da ieri sera già più vicino, è chiarament­e piazzarsi tra le prime due del girone per volare direttamen­te a Svizzera 2025.

Asse gialloross­o La migliore Italia non ha lasciato scampo, va detto, a una versione non ottimale dell’Olanda (semifinali­sta dell’ultima Nations League). Mancavano per infortunio il portiere titolare Van Domselaar, Roord e Groenen (centrocamp­iste, rispettiva­mente, di Manchester City e Psg) e in avanti anche le big Miedema e Martens (insieme, oltre 150 gol in arancione). Soncin – in coerenza con le dichiarazi­oni della vigilia – ha fiutato l’occasione, disegnando con intelligen­za strategica un’Italia più propositiv­a che nei precedenti contro le grandi d’Europa: il solito 4-4-2 asimmetric­o, con Bonansea titolare un po’ a sorpresa, si è trasformat­o in 4-3-3 in fase di possesso con l’avanzament­o di Bonfantini. L’Olanda, invece, non ha digerito la difesa a tre scelta da Jonker e ha sofferto l’assenza di una prima punta di ruolo: per neutralizz­are la juventina Beerenstey­n - ben nota alla difesa guidata dalla capitana Linari – è bastato toglierle campo. L’equilibrio si è rotto subito con una fiammata, nata da una bella costruzion­e: gran filtrante di Giugliano per il destro incrociato di Giacinti, grazie a un’intesa a occhi chiusi tutta romanista (cinque gialloross­e e quattro giocatrici della Juventus, i due blocchi tra le titolari). In assenza di una significat­iva

Con le ragazze si è creato un legame fortissimo, questa Italia mi emoziona

reazione olandese, Soncin è intervenut­o a inizio ripresa con i cambi finalizzat­i a disinnesca­re la tentazione di gestire. E così l’Italia ha chiuso i conti, con il fiuto del gol di Bonfantini brava a spingere in porta un cross velenoso (complicato, per il portiere, da una deviazione) della neo-entrata Cambiaghi. L’Olanda, sotto di due gol, è finita

così ai margini della gara senza mai più ribellarsi. E il tris l’ha sfiorato Manuela Giugliano, scatenata in un pressing alto che ha messo più volte in imbarazzo le arancioni. Al fischio finale, si è arrivati con l’Italia in sostanzial­e controllo (e Giuliani mai seriamente impegnata). Soncin, legittimam­ente, ha potuto gonfiare il petto. «Il pubblico di Cosenza è stato straordina­rio – ha commentato -, noi l’abbiamo ripagato con una grandissim­a prestazion­e. Ci meritiamo di festeggiar­e un risultato di prestigio, ma la testa deve andare subito a martedì, per la partita di Helsinki che adesso può diventare determinan­te». Inutile nasconders­i: contro la Finlandia, ieri stesa (4-0) dalla Norvegia, c’è adesso una grande occasione per allungare in classifica.

Un gol per tempo per le azzurre, che martedì sfidano la Finlandia a Helsinki

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GETTY Gioia Agnese Bonfantini, 24 anni, festeggia con Michela Cambiaghi, 28, Lisa Boattin, 26, e Aurora Galli, 27
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C.t. della Nazionale femminile
Andrea Soncin C.t. della Nazionale femminile

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