La Gazzetta dello Sport - Cagliari
Skorupski e Turati super Frosinone, pari meritato
I due portieri grandi protagonisti Ndoye spreca tutto nel finale
OKOLI Zuccata al 27’ pt: Skorupski. Oltre a questo, solidità. 6,5 Addosso a Zirkzee che non splende.
BONIFAZI Ex che ritorna in campo: colpito da crampi, resiste.
ZORTEA Saelemaekers gli sfiora il viso coi tacchetti: rischio rosso. Gara di tenuta e alcune salite.
MAZZITELLI Il rendimento, certo, ma anche una conclusione e l’attenzione applicata sempre.
6,5 Sveglio, quindi capisce spesso che aria tira.
5,5 VALERI Attento agli strappi di Orsolini, che nel primo tempo lo rende fallibile. Dopo, così così.
Un ingresso che porta energia e strappi.
Scambia posizione con Soulé e resta più basso del solito.
Una volata subito e un colpo di testa sottoporta.
SOULÉ Ha Freuler alle calcagna, cerca zone vitali ma non è splendido come in altre occasioni. (Cuni s.v.) 5,5 CHEDDIRA Due occasioni nei primi 8’, poteva fare meglio ma Skorupski è stato decisivo.
ALL. DI FRANCESCO
Secondo risultato utile di fila, segnali di concretezza. Poteva vincerla. E perderla. Piccoli passi. l mondo poteva capovolgersi almeno tre volte. Dall’alba al tramonto. Il Bologna non va oltre il passettino dopo aver sfiorato il ko (Skorupski è stato il migliore in campo), i tre punti (Turati miracoloso sulla traversa al 94’, Ndoye sprecone) e anche l’inferiorità numerica per la grazia che Orsato ha concesso all’11’ del primo tempo a Saelemaekers, colpevole di aver alzato il piede ad altezza viso di Zortea. Sì: gara da 1X2. La risultante è che Eusebio Di Francesco ha collezionato due pareggi (e non succedeva da settembre) mentre
IThiago Motta s’è preso il “clean sheet” numero 14. Tutti contenti? Insomma...
Viaggi a rilento La sostanza è che Di Francesco l’ha gestita diversamente dal solito e in maniera scaltra e intelligente, plasmandosi anche contro la quarta in classifica; e che il Bologna ha bloccato la propria striscia di vittorie (otto nelle ultime nove gare) frenando ancora in trasferta, ovvero le gare da viaggio che hanno picchi ben inferiori rispetto alle prestazioni al Dall’Ara: nei suoi match fuori casa, Motta ha battuto Lazio, Salernitana, Empoli e Atalanta ma sono soltanto quattro le vittorie su 15 gare. La zampata da killerChampions non arriva. E in
Protagonista
questo caso le zampate perfette le ha fatte Skorupski: in tre occasioni, oltre a un retropassaggio acuminato di Calafiori, il portiere ha messo le manone e conservato un primo tempo in cui il Bologna non ha dato quasi minimamente segnali di propria identità per quanto lento e sonnolento. Così, più attendendo che andando a pressare alto (cosa fatta, ma meno di sempre), il Frosinone si è creato la salvaguardia del risultato puntando più tempo a ripartenze e sfruttamento degli errori pur avendo un baricentro superiore: se la gara non ha vissuto di un 2-0 nei primi otto minuti è perché Skorupski ha fermato in maniera perfetta Cheddira e Okoli. Di Francesco ha cambiato filosofia in nome della sopravvivenza: meno belli, più terra-terra. Le sfilate oggi non servono: sensatezza, adeguamento, street-style.
Maledizione-gol I ciociari non escono dalla Zona Rossa (e non vincono da gennaio, contro il Cagliari), il Bologna non prende la Juve e adesso deve stare attento alla Roma arrivato a due punti dal quarto posto. In tutto questo è evidente la maledizione del gol per Dan Ndoye: l’ala ha realizzato un solo gol in stagione, pesantissimo, all’Inter in Coppa Italia. In campionato, però, è ancora a zero dopo 31 giornate: assenze che... pesano. Ha avuto l’occasione di giornata a dieci soffi dal finale di partita e in zona recupero: palla dentro di Calafiori, sponda di Ferguson, caos d’area in cui Fabbian viene affossato e Ndoye fa una rovesciata pasticciata che sarebbe bastante per il gol se non ci fosse la manona di Turati a sbattere il tutto sulla traversa. A quel punto, ci sono due opzioni: che Ndoye la lasci a Freuler, il cui gol sarebbe stato comodissimo, o riprovarci. Ci riprova e il pallone s’alza: gol sbagliato. Al tramonto com’era stato all’alba.
BOLOGNA
TEMPO DI LETTURA 2’29”
Turati; Okoli, Romagnoli, Bonifazi; Zortea, Mazzitelli (dal 40’ s.t. Garritano), Barrenechea, Valeri (dal 20’ s.t. Lirola); Reiner (dal 20’ s.t. Brescianini), Soulé (dal 40’ s.t. Cuni); Cheddira (dal 30’ s.t. Seck). PANCHINA Frattali, Cerofolini, Marchizza, Baez, Kaio Jorge, Kvernadze, Ibrahimovic, Ghedjemis, Lusuardi.
Di Francesco CAMBI DI SISTEMA nessuno AMMONITI Romagnoli per gioco scorretto
ESPULSI nessuno
BARICENTRO MEDIO 53,3 METRI
Skorupski; Posch, Lucumi, Calafiori, Kristiansen (dal 30’ s.t. Lykogiannis); Freuler; Orsolini (dal 30’ s.t. Ndoye), Ferguson, Aebischer (dal 24’ s.t. Fabbian), Saelemaekers (dal 1’ s.t. Urbanski); Zirkzee (dal 35’ s.t. Castro). PANCHINA Bagnolini, Ravaglia, Ilic, Moro, Karlsson, Corazza, El Azzouzi, De Silvestri.
Motta
CAMBI DI SISTEMA nessuno
AMMONITI Saelemaekers, Kristiansen, Lykogiannis per gioco scorretto ESPULSI nessuno
BARICENTRO BASSO 49,9 METRI
Orsato di Schio VAR Valeri NOTE Spettatori 14.986. Incasso 333.902 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 3-6. Angoli 5-2. In fuorigioco 0-2. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.