La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Domina tra i fischi e Luis Alberto saluta «Voglio rescindere»

Salernitan­a stesa, però è contestazi­one Lo spagnolo: «Non chiedo un euro al club»

- Di Stefano Cieri

Che feeling

(PT) 3R

LAZIO (3-4-2-1) Mandas; Patric, Casale, Gila (dal 39’

s.t. Isaksen); Marusic (dal 13’ s.t. Hysaj), Vecino (dal 35’ s.t. Rovella), Kamada, Lazzari; F. Anderson, Luis

Alberto (dal 35’ s.t. Cataldi); Castellano­s (dal 35’ s.t. Pedro) PANCHINA: Sepe, Renzetti, A.

Anderson ALLENATORE: Tudor ESPULSI nessuno AMMONITI nessuno

CAMBI DI SISTEMA: nessuno BARICENTRO: BASSO (48.5m)

SALERNITAN­A (3-4-2-1) Costil; Gyomber, Boateng (dal 1’ s.t.

Manolas), Pirola; Zanoli (dal 1’ s.t. Sambia), Coulibaly, Maggiore (dal 1’ s.t. Legowski), Bradaric; Tchaouna, Candreva (dal 40’ s.t. Martegani); Ikwuemesi (dal 31’ s.t. Weissman) PANCHINA: Ochoa, Allocca, Pasalidis, Simy, Gomis, Fazio, Pellegrino, Pierozzi, Vignato ALLENATORE Colantuono

ESPULSI nessuno AMMONITI Coulibaly per gioco

scorretto

CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO: BASSO (50.2m)

ARBITRO Zufferli di Udine

VAR Paterna di Teramo NOTE spettatori 30 mila circa,

incasso n.c. Tiri in porta: 8-4. Tiri fuori: 8-3. In fuorigioco: 3-0. Angoli: 9-0. Recuperi: p.t. 3’; s.t. 5’ ischi e gol, mugugni e promesse di spettacolo. Ma soprattutt­o annunci di addii. Non c’è pace per la Lazio neanche nella sera in cui torna alla vittoria, tiene viva la speranza europea e, per la prima volta in stagione, segna quattro gol. Il largo successo sulla Salernitan­a non basta infatti a placare l’ira della curva e l’indifferen­za del resto dello stadio, ancora feriti dall’atteggiame­nto avuto dalla squadra biancocele­ste nelle ultime partite (il derby soprattutt­o) e, più in generale, nell’intera stagione. La contestazi­one, che accompagna l’intera partita, ha come bersaglio giocatori e società e risparmia il solo Tudor che, essendo appena arrivato, gode ancora di una comprensib­ile immunità.

FLuis se ne va Ma a rendere il clima ancora più torbido provvede Luis Alberto al termine della partita. Forse piccato dalla contestazi­one o sempliceme­nte infastidit­o dalle critiche che gli sono piovute addosso nelle ultime settimane, il Mago annuncia il suo addio alla Lazio a fine stagione. E lo fa senza giri di parole: «Non so quale sia il progetto per il futuro, so solo che io non ne farò parte. Questa è la mia ultima stagione con la Lazio, non voglio più un euro. Ho già chiesto la rescission­e. I prossimi quattro anni li lascio ad altri. Giusto farmi da parte da questo club che mi ha dato tanto. I miei stipendi li prenderann­o altri giocatori». In pratica, a distanza di un mese da quelle di Sarri, arrivano anche le “dimissioni” di Luis Alberto. Che lo spagnolo fosse uno dei maggiori indiziati ad essere sacrificat­o a fine anno per dare il via ad un nuovo corso era noto, ma che la situazione precipitas­se così all’improvviso in pochi l’avrebbero potuto prevedere.

Coppia vincente Ma Luis Alberto, oltre che del dopopartit­a, è il grande protagonis­ta della serata anche in campo, in tandem con Felipe Anderson (il più fischiato dai biancocele­sti perché ormai “promesso sposo” della Juventus). I due trequartis­ti illuminano la scena, divertono e si divertono, mandando in crisi una Salernitan­a che fa fatica a trovare le motivazion­i, ma che a fare brutta figura non ci sta. Ma quando due giocatori così trovano l’ispirazion­e giusta e interagisc­ono alla perfezione diventa tutto più difficile. La squadra di Colantuono crolla già nel primo quarto d’ora. Colpita prima da Felipe (che ruba palla a Candreva e va a segnare con un’azione personale) e poi da Vecino sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Luis Alberto. I campani provano comunque a restare in partita e ci riescono grazie ad una combinazio­ne

Maggiore-Tchaouna che porta al gol del 2-1. Ma poi si arrendono definitiva­mente di fronte alla nuova trovata della premiata ditta Luis Alberto-Felipe Anderson. Il Mago inventa e il brasiliano segna ancora (in Serie A non realizzava una doppietta dal 25 ottobre 2015). Nella ripresa la partita diventa pura accademia. Ma sono sempre quei due, Luis e Felipe, a fare le cose migliori e a sfiorare il quarto gol. Che arriva poi nel finale grazie al nuovo entrato Isaksen.

Ripartenza Attorno ai due giocolieri che inventano e ricamano gira una Lazio più viva e convincent­e rispetto alle ultime uscite, nonostante le numerose assenze cui deve far fronte Tudor. Il tecnico croato ha di che essere soddisfatt­o. Dopo i passaggi a vuoto degli ultimi 180 minuti, il suo progetto può ripartire. Anche se serviranno banchi di prova più consistent­i di quello offerto ieri sera dalla Salernitan­a. Che dopo lo scatto d’orgoglio del match con il Sassuolo, all’Olimpico - dopo un inizio volitivo - alle prime difficoltà dà la netta sensazione di aver ormai già tirato i remi in barca.

TEMPO DI LETTURA 2’48” 5,5 MANDAS Spiazzato da

Tchaouna. Non diffonde sicurezza.

PATRIC Combattivo. Va anche in avanti con esperienza.

CASALE Dirige la retroguard­ia senza fronzoli.

6 GILA Non fa da barriera sul cross per il gol. Poi si riscatta da marcatore doc.

6,5 ISAKSEN Entra e segna.

6 MARUSIC Corre ma con meno ritmo de solito.

6 HYSAJ Entra subito nella gara. Temperamen­to e mestiere.

6,5 VECINO Vero tuttocampi­sta. Dalla mediana si proietta in area anche a segnare.

6 ROVELLA Assist per Isaksen.

6,5 KAMADA Tiene la posizione e resta negli ingranaggi.

5,5 LAZZARI Non duella sul colpo di testa di Tchaouna. Rientra sulla sinistra.

LUIS ALBERTO Due reti nascono dalle sue intuizioni. Reattivo e dinamico. Costil gli nega il gol.

6 CATALDI Entra e fa il suo.

6 CASTELLANO­S Sguscia per far sponda ma non riesce a trovare l’acuto personale. (Pedro s.v.)

6,5 ALL. TUDOR Tra infortuni ed esperiment­i, la Lazio sta riacquisen­do una sua manovra.

6,5 TCHAOUNA

COSTIL L’ultimo colpevole sui gol, ma qualcosa gli sfugge sempre.

5,5 Qualche impaccio iniziale, poi comincia a rimediare.

BOATENG Rispolvera­to per la sua esperienza. Macchinoso. Sostituito. 5,5 MANOLAS Entra per registrare la difesa. Qualcosa si vede.

5,5 PIROLA Felipe Anderson lo manda in ansia. Lotta sino alla fine. 4,5 ZANOLI Non dà la spinta che serve.

5,5 SAMBIA

SALERNITAN­A

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A sinistra il brasiliano Felipe Anderson, 31 anni lunedì prossimo, festeggia con lo spagnolo Luis Alberto, 31, il gol del 3-1 della Lazio alla Salernitan­a: assist di Luis e rete di Felipe. 7
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GYOMBER
IL MIGLIORE Svetta sul gol che dà l’illusione di poter riaprire la gara. Non si risparmia nei movimenti per cercare di riaprire la gara.
5 GYOMBER IL MIGLIORE Svetta sul gol che dà l’illusione di poter riaprire la gara. Non si risparmia nei movimenti per cercare di riaprire la gara.
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IL MIGLIORE Non segnava una doppietta in biancocele­ste dal 2015. Il suo contratto in scadenza già suscita nostalgia...

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