La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Le coppie ai Giochi nella staffetta mista

- Di Andrea Buongiovan­ni

rattura alla base del quinto metatarso del piede sinistro. È l’esito della risonanza e della Tac alle quali Massimo Stano è stato sottoposto ieri pomeriggio all’Istituto di Medicina dello Sport del Coni, a Roma. Il campione olimpico della 20 km di marcia era in arrivo da Antalya, in Turchia, dove domenica, al termine della prima frazione della staffetta mista dei Mondiali a squadre di specialità, era stato costretto al ritiro. Intorno al 5° dei 12 km previsti, a un rifornimen­to è infatti inciampato in una bottigliet­ta, subendo una maledetta storta all’arto. Per riassumere con crudezza: il 32enne poliziotto pugliese sarà costretto a saltare gli Europei di Roma (la sua gara si

Fdisputerà sabato 8 giugno, tra 46 giorni), mentre si crede e si spera che i tempi di recupero gli possano consentire di essere protagonis­ta all’Olimpiade di Parigi, dove la 20 km da affrontare da oro uscente - prova d’apertura dell’intero programma dell’atletica a cinque cerchi - è in calendario giovedì 1° agosto e la staffetta mercoledì 7. La buona notizia è che la frattura è composta. Il resto fa gridare di rabbia.

La reazione Il settore sanitario federale coordinato dal dottor Andrea Billi ha applicato all’atleta un gambaletto di colla di zinco per la riduzione dell’edema e per l’immobilizz­azione articolare. Massimo dovrà osservare 15 giorni di stop assoluto. O meglio: 15 giorni con divieto di carico, durante i quali dovrà utilizzare le stampelle. Il gambaletto, a quel punto, verrà rimosso e una nuova Tac definirà il prosieguo del programma terapeutic­o. «Me l’aspettavo - ammette Stano - ero pronto al verdetto. Il dolore, rispetto a domenica, non è diminuito. Il viaggio dalla Turchia, nonostante l’assistenza e le sedie a rotelle, è stato complicato. E il piede, quando mi hanno tolto la fasciatura, era gonfio e livido. Nonostante ciò, sono sereno, ormai è successo: non posso che accettarlo e capire come recuperare il prima possibile. Per l’Olimpiade, vero obiettivo della stagione, c’è tempo. Insieme al mio allenatore Patrick Parcesepe e al mio fisioterap­ista Cristian Bruno cercherò subito di fare lavori alternativ­i per la parte superiore del corpo e per salvaguard­are l’aspetto organico, magari utilizzand­o una bici per braccia, visto che, non potendo bagnare

Ventidue hanno preso il pass ad Antalya secondo l’ordine di arrivo, di cui 5 come secondo team di uno stesso Paese (Giappone, Spagna, Australia, Cina e Colombia). Gli ultimi tre saranno assegnati tra le escluse in base alla lista dei tempi 2024 al 30 giugno

il gambaletto, non potrò fare piscina. Tra due settimane, poi, decideremo che strada intraprend­ere. Passo dopo passo, come sempre nella marcia. Intanto mi godrò i bambini».

Le prospettiv­e Il d.t. azzurro Antonio La Torre fa il punto. «Massimo domenica è stato epico - sottolinea - ha fatto 7 chilometri con un piede rotto. E poi abbiamo dovuto quasi costringer­lo a fermarsi. Ad Antonella Palmisano, che era in coppia con lui e da lui ha ricevuto il testimone, non abbiamo detto quanto successo: così ha gareggiato serena e dopo la frazione ha anche fatto quei test fisiologic­i che ci aiutano a interpreta­re la prova sempre meglio. Mi piace come Massimo sta reagendo: pensiamo al futuro. Di Europei non se ne parla. Ma se tra fine maggio e inizio giugno riprenderà a marciare, per i Giochi avrà due mesi giusti. Perderà qualche sicurezza, ma è così in condizione che non sarà un problema. La composizio­ne della staffetta olimpica? Esulto per il trionfo di Fortunato-Trapletti, grandissim­i. Applaudo Orsoni, a un nulla dal pass individual­e: nel caso sarà utile anche come riserva. Ma non metto il carro davanti ai buoi».

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