La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Cuore Giro Pogacar scalpita Ha provato crono, Livigno e sterrato

Lo sloveno resta a Montecarlo fino al via Il d.s. Matxin: «Tadej mai così forte»

- Di Ciro Scognamigl­io ci. sco.

affetto uando comincerà il Giro d’Italia — sabato 4 maggio con la Venaria Reale-Torino, mancano 11 giorni — Tadej Pogacar lo conoscerà di fatto già per un terzo, almeno. Il numero uno al mondo, protagonis­ta domenica dell’ennesima cavalcata favolosa alla Liegi, non vuole lasciare nulla al caso per il suo debutto nella corsa della Gazzetta. E ancor prima di pensare alla doppietta con il Tour, è focalizzat­o solo sulla caccia alla maglia rosa. Al punto da conoscere già parecchie tappe: quella dello sterrato verso Rapolano Terme e le due cronometro le ha viste in ricognizio­ne con il team. Nella giornata di Livigno si affrontera­nno strade e salite su cui si è allenato; stesso discorso per il finale di Andora. L’ascesa di Prati di Tivo l’ha già conquistat­a, vincendo lì la quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2021. Infine, con i compagni pedalerà giovedì 2 maggio, all’antivigili­a della grande partenza, proprio sul percorso della Venaria Reale-Torino. Siamo già a 7 su 21: non ce l’ha fatta a vedere il Monte Grappa (penultimo giorno), ma Fabio Baldato, uno dei d.s., lo conosce alla perfezione.

QVersione «Quando sei il numero uno al mondo, migliorare non è facile. Ma penso, che sotto ogni punto di vista, in questa prima parte di stagione stiamo vedendo il Tadej Pogacar migliore di sempre», spiega Joxean Fernandez Matxin, il responsabi­le della gestione sportiva della UaeEmirate­s. La squadra per il Giro d’Italia era stata già definita a dicembre: al fianco di Pogacar, ecco Rafal Majka, Felix Grossschar­tner, Mikkel Bjerg, Juan Sebastian Molano, Rui Oliveira, Domen Novak. Era previsto che ci fosse Jay Vine, però coinvolto nella caduta del 4 aprile al Giro dei Paesi Baschi — quella di Vingegaard, Roglic, Evenepoel - e quindi costretto alla rinuncia. Salvo sorprese, sarà sostituito da Vegard Stake Laengen. Niente italiani, dunque: era stata valutata la possibilit­à l giorno dei giorni per Elia Viviani è l’8 agosto 2024: all’Olimpiade di Parigi nel programma della pista c’è l’Omnium e il veronese andrà a caccia del terzo podio dopo l’oro di Rio 2016 e il bronzo a Izu nel 2021. Fin qui, nessuna sorpresa: lo scenario nuovo, sul quale si sta ragionando in Federazion­e, è quello di un doppio impegno per il portabandi­era azzurro (con Jessica Rossi) tre anni fa. Viviani — oggi atteso a Milano per i test in Galleria del vento, la sua assenza al Giro d’Italia è confermata — potrebbe essere uno dei tre nomi per la prova su strada in linea del 3 agosto nella Nazionale diretta da Daniele

IVeterano

Tattica Il Giro d’Italia 2024 parte subito “forte”: la prima tappa è parecchio mossa, e il secondo giorno c’è il severo test in salita di Oropa, teatro nel 1999 di una delle più grandi imprese di Pantani. Troppo presto per Pogacar per prendere la maglia rosa? No, se si ascoltano le parole del team principal Mauro Gianetti: «Quello è un giorno dove non si potrà fare melina, un traguardo così definisce la classifica e gli uomini principali non si nascondera­nno». Se tutto andasse secondo le previsioni, neppure si può dare per scontato che Tadej ceda poi il primato per una scelta tattica: «La rosa è la rosa e se la lasci, devi riprenderl­a...». Certamente adesso il Pogacar dei Monumenti (6 successi, 11 volte su 14 nei 5) lascia spazio a quello dei grandi giri e anche qui il ruolino di marcia è discreto, diciamo così. Cinque partecipaz­ioni, cinque podi: 2 successi e 2 secondi posti al Tour, 3° da neopro’ alla Vuelta. Il Giro d’Italia aspetta il numero uno.

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Bennati, e magari capitanata da Alberto Bettiol. Una scelta simile è stata fatta dalla Danimarca: per la strada ha convocato Morkov che nell’Americana, in pista, difenderà il titolo di 3 anni fa. La convocazio­ne di Viviani in quota strada liberebbe un posto in pista e darebbe al c.t. Marco Villa la possibilit­à di convocare un pistard in più: considerat­o comunque che, se al meglio, i titolari del quartetto sono Ganna, Milan, Consonni e Lamon, oro 2021. Tra l’altro sono stati ufficializ­zati i posti olimpici per l’Italia della pista: 4 (più 1 riserva) nelle gare di endurance maschile (quartetto, Omnium e Americana); 4 (più 1 riserva) nelle stesse gare di endurance femminile; 1 keirin e 1 sprint femminile (correrà Miriam Vece). Per le scelte definitive la scadenza è il 7 luglio: e se qualche altro azzurro, con risultati importanti, dimostrass­e di poter essere competitiv­o per un podio su strada, i ragionamen­ti potrebbero essere diversi. Le medaglie non sono mai certe finché non sono appese al collo, ma la Federciclo nelle scelte privileger­à le specialità e i settori con le maggiori possibilit­à di podio.

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Ma dove passa Tadej Pogacar? Guardate l’affetto attorno allo sloveno alla Strade Bianche, dominata con un epico attacco di 81 chilometri. Lo sloveno, 25 anni, ha vinto 6 classiche Monumento (Fiandre, 2 Liegi e 3 Lombardia), più due Tour (2020 e 2021). È al debutto al Giro
Quanto Ma dove passa Tadej Pogacar? Guardate l’affetto attorno allo sloveno alla Strade Bianche, dominata con un epico attacco di 81 chilometri. Lo sloveno, 25 anni, ha vinto 6 classiche Monumento (Fiandre, 2 Liegi e 3 Lombardia), più due Tour (2020 e 2021). È al debutto al Giro
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Il 107° Giro d’Italia scatterà sabato 4 maggio con la Venaria Reale-Torino; arrivo domenica 26 a Roma al Colosseo. Dislivello totale di 44.650 metri.
Partenti
Al via ci sono 22 squadre e 176 corridori. Presentazi­one giovedì 2 maggio al Parco del Valentino di Torino alle 20.30
Due crono Foligno-Perugia (7a tappa,
10/5: 40,6 km) e Castiglion­e delle StiviereDe­senzano (14a, 18/5: 31,2 km).
Sei arrivi in salita
Oropa (2a tappa, 5/5), Prati di
Tivo (8a, 11/5), Cusano Mutri (10a, 14/5), Livigno Mottolino (15a, 19/5),
Santa Cristina Valgardena (16a, 21/5) e Passo Brocon (17a, 22/5). La Cima Coppi è il Passo dello Stelvio. Ultima e decisiva salita alla penultima tappa: il Monte Grappa, da fare due volte
21 tappe 3.400 km Il 107° Giro d’Italia scatterà sabato 4 maggio con la Venaria Reale-Torino; arrivo domenica 26 a Roma al Colosseo. Dislivello totale di 44.650 metri. Partenti Al via ci sono 22 squadre e 176 corridori. Presentazi­one giovedì 2 maggio al Parco del Valentino di Torino alle 20.30 Due crono Foligno-Perugia (7a tappa, 10/5: 40,6 km) e Castiglion­e delle StiviereDe­senzano (14a, 18/5: 31,2 km). Sei arrivi in salita Oropa (2a tappa, 5/5), Prati di Tivo (8a, 11/5), Cusano Mutri (10a, 14/5), Livigno Mottolino (15a, 19/5), Santa Cristina Valgardena (16a, 21/5) e Passo Brocon (17a, 22/5). La Cima Coppi è il Passo dello Stelvio. Ultima e decisiva salita alla penultima tappa: il Monte Grappa, da fare due volte
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Elia Viviani, 35 anni, portabandi­era azzurro a Tokyo

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