La Gazzetta dello Sport - Cagliari
Venezia travolgente
ILLUDE LA CREMONESE I CAMBI DI VANOLI RIBALTANO LA SFIDA
C
omo non mi scappi. Il Venezia firma l’aggancio (provvisorio?) al secondo posto e Vanoli non ne è solo l’allenatore, ma il suo capopopolo. L’ha vinta con i cambi, imponendo il ritmo necessario per ribaltare lo svantaggio e scatenando la folla in un secondo tempo da urlo, proprio come quelli che non ha risparmiato per tutta la gara. Firmando anche la resa della Cremonese, adesso ufficialmente fuori dai giochi per la promozione diretta e con molte domande da farsi in vista dei playoff. I 4 punti nelle ultime 6 partite sono la fotografia del flop sul quale interrogarsi, perché negli spareggi promozione servirà ben altra pasta. Il Venezia ha dimostrato cosa vuol dire voler vincere e ha mandato in tripudio il Penzo, che ha fatto registrare il record di presenze (10.869 tra paganti e abbonati) dopo la ristrutturazione.
Gli ospiti non sfruttano bene un primo tempo opaco dei veneti. Gytkjaer e Bjarkason firmano il sorpasso
Delirio Venezia
Miglior attacco era e miglior attacco s’è confermato, arrivando a 64 gol, con il vanto di averne segnati due alla miglior difesa della Serie B. Tutto in un secondo tempo carico di quelle emozioni che questa città sa sempre regalare. Perché nel primo, dopo una discreta partenza, il gol della Cremonese aveva smorzato l’entusiasmo del Venezia. In avvio una spinta di Bianchetti a Gytkjaer non ha convinto Marinelli a fischiare il rigore nemmeno dopo il silent check, per il resto la muraglia di Stroppa è stata in pieno controllo, soprattutto dopo il vantaggio. Nella ripresa tutto è cambiato. La vittoria interna numero 11 (il massimo in B) è arrivata dopo che Vanoli ha messo Bjarkason per lo spaesato Ellertsson e il Venezia s’è ripresentato come un’ondata travolgente, che dopo 3’ ha portato al pari: palla recuperata da Pohjanpalo e smistata a Gytkjaer, che dal limite ha controllato di sinistro e infilato con un terrificante rasoterra, dando un dispiacere a Stroppa dopo la doppietta con la quale portò il loro Monza in A nella finale playoff di Pisa 2022. Il gol ha avuto l’effetto del fiammifero acceso in una tanica di benzina, lo stadio stracolmo ha trascinato la squadra e dopo una grande occasione fallita da Pohjanpalo (15’, bravo Saro) e un paio di rischi firmati dal risveglio della Cremonese, è arrivato il ribaltone. Bjarkason si è visto parare un rigore in movimento al 26’ e poi s’è rifatto al 31’, dopo che Vanoli con Pierini aveva alzato ancora di più il baricentro: grandissima palla in verticale di Busio per lo stesso Bjarkason, che s’è accen
Rammarico Ciofani di tacco nel recupero sfiora il pareggio per la squadra di Stroppa
trato tagliando fuori Saro e ha infilato, mandando in delirio il Penzo.
Cremonese flop Un buon primo tempo è stato solo illusorio. Placata la sfuriata iniziale del Venezia, la Cremonese era andata in vantaggio con Vazquez, che dopo un cross di Collocolo dalla destra e assist di testa dal secondo palo di Pickel, ha girato in rete di sinistro il suo secondo gol stagionale, unica occasione per distinguersi nella serata. A quel punto, pieno controllo del match, forse fin troppo, senza approfittare di un Venezia rimasto stordito. Negativo l’approccio al secondo tempo della squadra di Stroppa, travolta dal Venezia favorito dal pari repentino. Un risveglio c’è stato a metà ripresa con tentativi di Coda (Svoboda in angolo) e Pickel (incursione perfetta e tocco a lato), troppo poco per non farsi sopraffare dagli assalti della squadra di Vanoli, andata poco dopo sul 2-1. A quel punto la Cremonese ha offerto un generoso finale e la grande occasione l’ha avuta Ciofani, che con un pregiato colpo di tacco al 92’ s’è visto negare il primo gol stagionale da Joronen, all’unico vero intervento della serata. Ma importantissimo, perché adesso la corsa alla promozione diretta s’è riaperta. La palla va a Genova: Como, ci sei?