La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Che festa a Madrid, il re è Pogacar

Spettacolo nel Criterium vinto da Tadej tra e-bike, bus elettrici e mobilità verde

- Di Ciro Scognamigl­io @CIROGAZZET­TA BETTINI s TEMPO DI LETTURA

Baldini, oggi alle 10 i funerali Nella chiesa di Villanova di Forlì, alle 10, si celebrano oggi i funerali di Ercole Baldini, morto giovedì a 89 anni. Soprannomi­nato il “treno di Forlì”, aveva vinto l’oro olimpico 1956, il Giro d’Italia e il Mondiale nel 1958. Nel 1956 aveva tolto ad Anquetil il record dell’Ora i arrivare alla partenza con un bus del trasporto pubblico elettrico al cento per cento a Tadej Pogacar ancora non era capitato. È successo ieri a Madrid — al fenomeno sloveno, e a tutti gli altri partecipan­ti al primo Criterium organizzat­o da Unidad Editorial Sports&Events nel cuore della capitale spagnola — e la cosa serve a rimarcare l’unicità di un evento che, appena nato, ha raccolto consensi unanimi tra corridori e appassiona­ti. Madrid è la sede abituale della conclusion­e della Vuelta, ma non aveva mai accolto le stelle del pedale a dicembre e ha messo a disposizio­ne un tratto del Paseo de la Castellana, una strada-simbolo. La prova a eliminazio­ne è stata vinta da Juan Ayuso, il miglior 20enne di questa generazion­e, quella in linea da Tadej Pogacar (i due sono compagni alla Uae-Emirates) e il vincitore di due Tour si è aggiudicat­o la classifica finale: ma più che il risultato, conta lo spettacolo offerto alle migliaia di tifosi che non si sono fatti scoraggiar­e da pioggia e freddo.

DFilosofia Rinforzare il messaggio di Madrid come capitale dello sport. Puntare sulla mobilità sostenibil­e in una grande città: si è visto pedalare su una bici elettrica anche il sindaco José Luis Martínez-Almeida con Pogacar,

Prima volta

Ayuso e altri come Luis Leon Sanchez, Rodriguez, Juanpe Lopez e Soler. Non concentrar­si solo sullo sport d’elite, ma partire dalle basi senza trascurare nessuno: tutti obiettivi del Madrid Criterium, composto anche di eventi con i bimbi, le donne e di esibizioni di atleti diversamen­te abili. Era il terzo Criterium di fine stagione per Pogacar, dopo quello in Colombia di Rigoberto Uran e il Beking a Montecarlo: «Vincere è sempre speciale, ma farlo quando senti un tale affetto del pubblico lo è ancor di più, fantastico. Io alla Vuelta nel 2023? Forse, intanto confermo che gli obiettivi saranno soprattutt­o Tour e Mondiale», ha ribadito ieri il 24enne sloveno che era accompagna­to dalla fidanzata ciclista Urska Zigart (ieri il suo compleanno) e aveva in agenda di visitare il Santiago Bernabeu. Non ha vinto il Tour, Evenepoel e Wout van Aert gli sono arrivati davanti nel Velo d’Or, ma Pogacar si è confermato per il 4° anno di fila ad un livello altissimo e ormai è un «brand» consolidat­o: domani sarà lanciata l’edizione speciale di un suo casco, e intanto dei 3.000 esemplari disponibil­i in prevendita non ne è rimasto neppure uno.

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CROSS AD ANVERSA
 ?? ?? Nella foto in alto, i corridori impegnati nel neonato Criterium di Madrid. Sopra, Tadej Pogacar, 24 anni, pedala su una bici elettrica da città
Nella foto in alto, i corridori impegnati nel neonato Criterium di Madrid. Sopra, Tadej Pogacar, 24 anni, pedala su una bici elettrica da città
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