La Gazzetta dello Sport - Lombardia

La psicologia Focalizzar­si sulla risalita senza sprecare energie su questioni extra sportive

- DI CHE COSA PARLIAMO Filippo Cornacchia

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L’operazione rimonta della Juve, sospesa il 13 novembre dopo il 3-0 sulla Lazio, riprende oggi pomeriggio. Massimilia­no Allegri ripartirà dai giocatori non protagonis­ti al Mondiale (Bonucci, Chiesa e gli altri italiani, Cuadrado, Pogba, Soulé e Iling) e dalle sei vittorie consecutiv­e pre sosta che hanno permesso ai bianconeri di raggiunger­e il terzo posto. Il tecnico, in attesa di Vlahovic e degli altri dieci “mondiali”, si concentrer­à sugli aspetti tecnico-tattici e soprattutt­o su quelli psicologic­i: la priorità è isolare la squadra dai discorsi extra campo dopo lo tzunami societario che ha portato alle dimissioni del presidente Andrea Agnelli e di tutto il Cda.  Il messaggio ai giocatori è stato recapitato a caldo, a distanza, già la scorsa settimana. E oggi pomeriggio, alla ripresa degli allenament­i, verrà ribadito di persona a capitan Bonucci e compagni da Massimilia­no Allegri e dal d.s. Federico Cherubini: concentrat­i sul campo, senza farsi distrarre dalle questioni societarie, dalle varie intercetta­zioni e dai timori di eventuali punti di penalità in campionato. L’allenatore livornese, dopo le dimissioni del presidente Andrea Agnelli e di tutto il Cda (da Nedved all’a.d. Arrivabene), è stato investito da John Elkann del ruolo di leader e riferiment­o dell’area sportiva. Non un manager, ma molto più che un semplice tecnico. Allegri, abituato a esaltarsi nella tempesta, dovrà essere abile ad allenare anche la testa dei suoi giocatori. La priorità dell’allenatore è quella di isolare il gruppo per non sprecare energie in pensieri extra calcio. L’obiettivo è quello di compattare ancora di più il gruppo, arrivato alla sosta con sei vittorie consecutiv­e senza incassare reti, e riprendere così la missione (im)possibile: blindare la qualificaz­ione alla prossima Champions League (al momento i bianconeri sono terzi) e tentare la rimonta sul Napoli, attualment­e avanti di dieci punti. Il progetto è tanto ambizioso quanto stimolante. Già, trasformar­e un momento difficile in un trampolino per realizzare qualcosa di storico. Proprio come da richiesta di Andrea Agnelli che, dopo essersi dimesso, ha chiesto a staff e giocatori un trofeo per chiudere in bellezza il suo ciclo.

Il dirigente Federico Cherubini, 51 anni, è tra i pochi superstiti del terremoto societario dei giorni scorsi

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